L’ultimo saluto ad alvaro vitali, protagonista di oltre 150 film e volto noto della commedia sexy all’italiana, si è svolto in una chiesa quasi deserta nonostante i numerosi ricordi pubblici e le manifestazioni di affetto sui social. Claudio Di Napoli, regista e amico stretto dell’attore, ha raccontato con voce carica di delusione la realtà dell’evento: poche decine di persone presenti invece della folla che ci si aspettava. Questo episodio mette in luce la distanza tra il ricordo collettivo online e la partecipazione reale a un addio che avrebbe meritato maggiore attenzione.
La presenza ridotta alla cerimonia funebre
Claudio Di Napoli ha spiegato come si aspettasse una grande affluenza data l’importanza culturale e popolare di alvaro vitali. Invece nella chiesa erano presenti non più di 150-200 persone. Tra queste c’erano pochi volti noti del cinema italiano: Carlo Verdone è stato l’unico attore famoso presente fisicamente alla cerimonia. Assenti invece colleghi storici come lino banfi ed enrico montesano così come amici personali tra cui renato zero, che vive nelle vicinanze ma non ha partecipato.
Assenze pesanti nel mondo dello spettacolo
Il regista ha sottolineato anche l’assenza totale delle attrici con cui vitali aveva lavorato negli anni d’oro della sua carriera: né edwige fenech né nadia bengala hanno presenziato all’evento insieme a nessun altro rappresentante del mondo cinematografico o delle istituzioni legate allo spettacolo. Questa mancanza pesa soprattutto perché Vitali era stato un volto amatissimo da diverse generazioni grazie alle sue interpretazioni comiche.
Il dispiacere per un addio senza il calore sperato
Secondo Di Napoli questa assenza generale conferma il timore che alvaro vitali nutriva negli ultimi anni riguardo all’oblio dopo una vita trascorsa sotto i riflettori. Per lui vedere quella chiesa semi-deserta sarebbe stata una ferita profonda; avrebbe pensato a uno scherzo o a un errore nel convocare le persone più vicine.
Il vuoto riscontrabile durante la cerimonia funebre non riguarda solo gli aspetti artistici ma anche quelli umani: rapporti svaniti nel tempo e promesse rimaste tali hanno lasciato spazio alla solitudine dietro ai tanti messaggi commemorativi diffusi tramite video o post social ma mai concretizzati in presenza reale.
L’assenza del figlio di alvaro vitali
Nemmeno ennio, figlio biologico dell’attore, era presente per motivi legati alla salute; Di Napoli ha riferito come vitali fosse molto preoccupato per suo figlio e desiderasse raggiungerlo a vercelli per offrirgli sostegno nei momenti difficili.
Una testimonianza amara sulla memoria collettiva dello spettacolo italiano
Questa cerimonia funebre segna uno spartiacque doloroso nella percezione pubblica verso figure chiave del cinema popolare italiano degli anni passati. Alvaro Vitali resta nella memoria attraverso i suoi personaggi comici ma quel ricordo sembra svanire quando arriva il momento concreto dell’addio definitivo.
La scarsa partecipazione fisica dimostra quanto spesso le parole scritte o registrate sui social restino distanti dalle azioni realizzate dal vivo davanti alle bare dei protagonisti dello spettacolo nazionale. Il gesto finale verso chi ha fatto ridere milioni appare fragile quando manca la presenza tangibile degli amici o dei colleghi più stretti sul palco della vita quotidiana fuori dai riflettori digitalizzati.