Francesco Cicchella, noto comico e imitatore italiano, ha condiviso con Fanpage.it dettagli affascinanti sul suo approccio all’arte dell’imitazione. Con il suo spettacolo “Tante belle cose“, Cicchella riflette su come nascono le sue performance e sul mondo dello spettacolo, rivelando esperienze significative e relazioni con altri artisti.
L’arte dell’imitazione: un processo creativo personale
Cicchella descrive il suo processo creativo come una forma di “ritratto” dei personaggi che decide di imitare. Le sue imitazioni nascono da un mix di ammirazione e, talvolta, da una certa avversione. “Quando ho iniziato, le mie imitazioni erano il risultato di una forte passione per un artista o, al contrario, di una frustrazione nei confronti di un brano musicale che sentivo ripetutamente alla radio”, spiega. Questo approccio duale gli consente di esplorare diverse sfumature dei personaggi, esagerando tratti distintivi per creare un effetto comico.
Il comico fa un esempio concreto parlando della sua ammirazione per Michael Bublè, un artista che ha influenzato il suo amore per il jazz, genere che ha studiato anche al conservatorio. Tuttavia, non esita a menzionare che alcune canzoni, come quelle di Giusy Ferreri, che erano onnipresenti, lo hanno spinto a creare parodie come forma di sfogo. Cicchella sottolinea l’importanza di avere una connessione personale con il materiale che interpreta, sia esso positivo o negativo.
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Incontri e benedizioni: il rapporto con Gigi D’Alessio
Uno dei momenti più significativi della carriera di Cicchella è stato il suo incontro con Gigi D’Alessio, un artista che ha imitato con grande successo. “È stato l’unico a cui ho chiesto una sorta di benedizione”, racconta, rivelando che inizialmente temeva una reazione negativa da parte del cantante. Contrariamente alle aspettative, D’Alessio si è dimostrato molto aperto e ha apprezzato l’imitazione, inviando un messaggio entusiasta dopo la prima esibizione di Cicchella a “Made in Sud“.
Questo episodio mette in luce un aspetto importante del mondo dello spettacolo: la possibilità di costruire rapporti autentici anche con coloro che si imitano. Cicchella ha avuto la fortuna di conoscere molti dei personaggi che ha parodiato, creando legami che vanno oltre la semplice imitazione.
Riflessioni sul mondo dello spettacolo
Cicchella non esita a esprimere il suo punto di vista sul panorama attuale dello spettacolo, affermando che, secondo la sua esperienza, “è fatto più da famelici stronzi che da persone perbene”. Questa affermazione riflette una certa disillusione nei confronti di un settore in cui, a suo avviso, molte persone sono più interessate al successo personale che all’arte in sé.
Tuttavia, il comico riconosce anche l’importanza di incontrare artisti che condividono la sua visione, come Angelo Pintus, con cui ha sviluppato un’amicizia sincera. La loro connessione è nata sul palco e si è estesa nella vita privata, dimostrando che esistono ancora relazioni genuine nel mondo dello spettacolo.
Le relazioni con i colleghi e l’evoluzione della comicità
Cicchella riflette anche sulle sue esperienze con altri comici, come Alessandro Siani, con cui ha condiviso momenti significativi all’inizio della sua carriera. Nonostante non si sentano da qualche anno, il ricordo di quelle esperienze rimane vivo. Parlando del gruppo di “Made in Sud“, Cicchella sottolinea quanto tempo abbia trascorso con i suoi colleghi, affermando che queste relazioni hanno creato legami profondi.
Tuttavia, riconosce che ogni artista deve trovare la propria strada, specialmente dopo un periodo di grande successo. La comicità, secondo Cicchella, ha subito cambiamenti significativi con l’avvento di nuove piattaforme e format, come i reality e TikTok.
Critica al bombardamento di contenuti
Nel suo spettacolo attuale, Cicchella affronta anche una critica al sovraccarico di informazioni e contenuti a cui il pubblico è sottoposto. “Oggi, gli effetti negativi sembrano superare quelli positivi”, afferma, evidenziando come la confusione possa influenzare le nuove generazioni. L’esempio di un bambino che passa da un video di Gigi Proietti a uno di un artista sconosciuto illustra come la qualità e il valore delle performance possano perdersi in un mare di contenuti.
Cicchella invita a riflettere su come il panorama della comicità stia cambiando e su come gli artisti debbano adattarsi a queste nuove dinamiche, mantenendo sempre un occhio critico sulla qualità e sull’autenticità del loro lavoro.