Forte terremoto di magnitudo 5.9 nel mediterraneo avvertito anche in Sicilia e Calabria
Un terremoto di magnitudo 5.9 ha colpito il Mediterraneo, avvertito in Italia meridionale e in altri paesi, senza danni gravi ma con allerta per possibili scosse successive.

Un terremoto di magnitudo 5.9 con epicentro al largo di Kasos (Creta) ha scosso il Mediterraneo, avvertito anche nel Sud Italia, senza causare danni ma aumentando la vigilanza nelle aree coinvolte. - Unita.tv
Un terremoto ha scosso il Mediterraneo nella notte tra lunedì e martedì, creando allarme in varie nazioni dell’area. La scossa si è sentita distintamente in diversi paesi intorno al mare nostrum, inclusa l’Italia meridionale, dove ha destato preoccupazione. L’evento giunge in un contesto già caratterizzato da frequenti movimenti sismici.
Epicentro e caratteristiche del terremoto
Il sisma si è verificato alle 00:51 ora italiana, con magnitudo misurata a 5.9. Il punto di origine è stato localizzato al largo dell’isola di Kasos, nella zona intorno a Creta, con un ipocentro a oltre 80 chilometri di profondità. Questa profondità ha influito sulla propagazione del movimento tellurico, permettendo che fosse percepito su distanze considerevoli.
L’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e il servizio geologico degli Stati Uniti hanno confermato questi dati, evidenziando come la profondità abbia reso la scossa meno superficiale ma più ampia nel suo raggio di azione. Il terremoto ha raggiunto, infatti, nazioni lontane come Israele, Giordania, Libano ed Egitto, generando allarmi e segnalazioni da parte delle popolazioni locali.
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Questo tipo di evento sismico in mare, con ipocentro profondo, tende ad amplificare il raggio in cui le vibrazioni vengono rilevate, anche se l’intensità si attenua rispetto a scosse più superficiali. Non si registrano, al momento, effetti gravi sulla superficie o danni strutturali nei paesi colpiti, ma la percezione è stata netta soprattutto nelle zone vicine all’epicentro.
La scossa avvertita nel sud italia
Anche alcune regioni italiane hanno avvertito chiaramente il terremoto. In particolare, sono giunte numerose segnalazioni dalla Sicilia orientale e dalla Calabria meridionale, con l’area del Ragusano particolarmente interessata. Molti residenti hanno raccontato di aver sentito il terreno tremare durante le ore notturne, svegliati dal movimento inatteso.
Nonostante la naturale apprensione, non sono stati rilevati danni né feriti, elemento che conferma la natura relativamente profonda del sisma. Questo episodio ha riacceso le preoccupazioni in città già segnate da eventi sismici recenti, dove la vulnerabilità a queste scosse è alta.
Il Sud Italia, ricca di faglie attive, si trova spesso a fare i conti con queste scosse che, pur non causando conseguenze gravi, ricordano ai residenti i rischi associati. Le protezioni antisismiche e i controlli da parte delle autorità restano al centro della prevenzione in queste aree.
Ripercussioni e vigilanza nelle aree colpite
Il terremoto ha messo in allerta i sistemi di monitoraggio in tutta la zona mediterranea. Le autorità dei vari paesi coinvolti hanno confermato che continueranno a seguire l’evolversi della situazione, pronti a intervenire nel caso di nuove scosse o emergenze.
La percezione del sisma ha spinto molte comunità a verificare edifici e infrastrutture, soprattutto in regioni vicino all’epicentro. Attività di controllo e di informazione sono state attivate per garantire la sicurezza della popolazione.
Il ricordo dei precedenti terremoti nel bacino Mediterraneo spinge a mantenere alta la guardia. La ricorrenza di questi eventi impone una preparazione costante negli enti di protezione civile e nei cittadini, abituati a risposte rapide e precise in caso di emergenza.
Il fatto che nessun danno serio si sia verificato in questa occasione non allenta l’attenzione dagli esperti, che tengono sotto controllo eventuali scosse secondarie legate al terremoto principale, fenomeno frequente proprio in questa area geografica.