Film da non perdere nel weekend: avventure, drammi e storie di resistenza
Un weekend al cinema a San Diego presenta tre film imperdibili: “Mr. Morfina” di Dan Berk e Robert Olsen, “Nonostante” di Valerio Mastandrea e “Le assaggiatrici” di Silvio Soldini, ognuno con storie avvincenti.

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Un fine settimana al cinema offre l’opportunità di immergersi in storie avvincenti e personaggi indimenticabili. Tra le pellicole da vedere, spiccano titoli come “Mr. Morfina”, una commedia che gioca con i cliché dei supereroi, e “Nonostante”, un’opera profonda e riflessiva di Valerio Mastandrea. Non mancano nemmeno le emozioni forti con “Le assaggiatrici”, un film storico che affronta tematiche importanti. Ecco un’analisi dettagliata di queste opere.
Mr. Morfina: un’avventura senza limiti
Ambientato a San Diego, “Mr. Morfina” racconta la storia di Nathan “Nat” Caine, interpretato da Jack Quaid, un giovane vicedirettore di banca affetto da un disturbo congenito che gli impedisce di percepire il dolore fisico. Questa condizione lo porta a vivere una vita di isolamento e frustrazione, fino a quando non incontra Sherry Margrave, una giovane e affascinante dipendente della banca, interpretata da Amber Midthunder. La loro relazione segna un cambiamento radicale nella vita di Nat, che si ritrova coinvolto in una serie di eventi drammatici.
La trama prende una piega inaspettata quando, dopo una rapina in banca, Sherry viene rapita. Senza esitazione, Nat decide di inseguire i rapitori, affrontando situazioni pericolose senza alcun timore. La polizia, però, inizia a sospettare di lui, creando un ulteriore strato di tensione narrativa. I registi Dan Berk e Robert Olsen offrono una commedia action che si distingue per il suo umorismo surreale e per i colpi di scena, rendendo la visione un’esperienza coinvolgente. Nonostante alcune prevedibilità nella trama e una durata di circa due ore, il film riesce a intrattenere con il suo stile fresco e originale, richiamando alla mente le commedie degli anni Novanta e prendendo in giro i cinecomics moderni.
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Jack Quaid, già noto per il suo ruolo in “The Boys”, offre una performance strepitosa, mentre il film si distingue per il suo mix di azione e comicità. Tuttavia, è consigliabile per un pubblico non impressionabile, dato che alcune scene possono risultare forti, come quelle che mostrano ossa spezzate utilizzate come armi.
Nonostante: riflessioni sul limbo dell’esistenza
“Nonostante”, diretto e interpretato da Valerio Mastandrea, offre uno sguardo profondo e delicato sulla vita e la morte. La storia si svolge all’interno di un ospedale, dove un uomo, interpretato dallo stesso Mastandrea, vive in un limbo di monotonia e isolamento. La sua esistenza cambia quando una nuova paziente, Dolores Fonzi, entra nella sua vita, portando con sé una carica di irrequietezza e rabbia. La presenza di questa donna, che non accetta la sua condizione di “prigioniera”, rompe il silenzio e l’equilibrio della stanza.
Il film affronta tematiche complesse come il coma e la fragilità della vita, utilizzando un linguaggio onirico e una narrazione che invita alla riflessione. La regia di Mastandrea riesce a mantenere un tono originale e leggero, nonostante la gravità dei temi trattati. Il cast, che include attori di talento come Mastandrea e Fonzi, contribuisce a creare un’atmosfera intima e coinvolgente. Per chi ha apprezzato opere precedenti come “La linea verticale” di Mattia Torre, “Nonostante” rappresenta un ulteriore passo nella carriera di Mastandrea come regista.
Le assaggiatrici: un racconto di resistenza e coraggio
“Le assaggiatrici”, diretto da Silvio Soldini, è un film storico ambientato nella Germania del 1943. La trama ruota attorno a un gruppo di otto donne che, in un rifugio segreto di Adolf Hitler, hanno il compito di assaporare i piatti preparati per il Führer, assicurandosi che non siano avvelenati. Queste donne, che rischiano la vita ogni giorno, rappresentano una forma di resistenza in un’epoca in cui la scarsità di cibo rende la loro missione ancora più drammatica.
Soldini realizza un adattamento intenso del romanzo di Rosella Postorino, ispirandosi a storie realmente accadute. Questo film rappresenta il primo lavoro “in costume” dell’autore milanese, che torna a esplorare il tema della violenza sulle donne, già affrontato in altre sue opere. La violenza psicologica subita dalle protagoniste è palpabile, e il film riesce a trasmettere un messaggio potente attraverso la sua narrazione.
La fotografia evocativa di Renato Berta, con toni seppia che richiamano l’epoca storica, e le partiture musicali di Mauro Pagani, arricchiscono ulteriormente l’esperienza visiva. “Le assaggiatrici” non è solo un film da vedere, ma un’importante riflessione su cosa significhi vivere sotto un regime totalitario, ricordando le atrocità del passato e l’importanza della memoria storica.
Queste tre pellicole offrono un’ampia gamma di emozioni e riflessioni, rendendo il weekend al cinema un’opportunità imperdibile per gli amanti del grande schermo.