Il Festival di Venezia 2025 riserva ampio spazio a pellicole italiane in diverse sezioni del concorso, tra storie di vita, crimine e biografie di artisti. Dalla lotta alla criminalità organizzata degli anni ’70, passando per racconti di formazione e biografie musicali, le proposte nazionali offrono uno spaccato variegato di temi e generi. Scopriamo quali film e serie italiane si affacciano tra i titoli più attesi della manifestazione.
Venezia Spotlight: la sfida italiana tra autobiografie e crimini negli anni ‘70
Nella selezione Venezia Spotlight emergono produzioni italiane che raccontano storie di ribellione e lotta. Spicca “Ammazzare stanca” di Daniele Vicari, un’opera ambientata tra gli anni ‘70 e l’espansione della ‘ndrangheta calabrese. Il film è incentrato sul percorso di un giovane che si oppone al destino segnato dalla criminalità familiare, offrendo uno sguardo realistico su un periodo cruciale per l’Italia, quando la mafia calabrese estendeva il suo potere dal Sud fino al Nord del paese. Il racconto si basa su eventi reali, enfatizzando il conflitto tra tradizione e desiderio di riscatto.
Questa sezione mette a confronto diversi stili narrativi, ma il peso delle tematiche sociali e familiari resta dominante, confermando l’interesse verso storie di resistenza individuale in contesti difficili. “Ammazzare stanca” si distingue per la sua capacità di unire documentazione storica e drammaturgia personale senza scadere negli stereotipi, andando a scavare nelle implicazioni culturali delle infiltrazioni mafiose negli anni di maggior espansione.
Orizzonti: nuovi volti e temi contemporanei nelle produzioni italiane
La sezione Orizzonti ospita altre iniziative italiane, con sguardi differenti sulla società attuale e le sue emozioni. Tra queste, “Il rapimento” di Arabella di Carolina Cavalli mette in scena un intreccio complesso con attori come Benedetta Porcaroli, Lucrezia Guglielmino e Chris Pine. Il film affronta il tema della cattura in senso metaforico e reale, esplorando le dinamiche di potere, vulnerabilità e identità attraverso una narrazione moderna e psicologica.
“Un anno di scuola”, diretto da Laura Samai, aggiunge una prospettiva sui giovani e l’ambiente scolastico con un cast guidato da Stella Wendick e Giacomo Covi. Il film racconta esperienze di formazione, conflitti generazionali e il rapporto con l’apprendimento, mettendo in luce la complessità delle relazioni tra studenti e insegnanti. L’attenzione alle sfumature psicologiche rende questo titolo un ritratto intimo e ricco di dettagli, all’interno di un contesto educativo contemporaneo.
Questi titoli sottolineano la vitalità della scena italiana nel presentare temi profondi, pur mantenendo una narrazione accessibile e aggiornata. Le trame puntano sulla rappresentazione delle emozioni e sulla riflessione sociale, contribuendo a ampliare l’offerta culturale del festival con uno sguardo fresco e attento ai cambiamenti generazionali.
Fuori Concorso: serie e documentari italiani in anteprima al festival
La sezione Fuori Concorso del Festival di Venezia riserva visibilità a produzioni italiane di diversa natura, tra serie e documentari. “Portobello” di Marco Bellocchio è una delle serie selezionate, con i primi due episodi presentati durante la manifestazione. Il lavoro di Bellocchio rappresenta un approfondimento narrativo che vuole coniugare riflessioni personali con temi allargati, consolidando la presenza del regista nel panorama audiovisivo nazionale.
Accanto a questa, “Il Mostro” di Stefano Sollima presenta i primi quattro episodi, consolidando un approccio intenso e realistico al racconto seriale. La serie esplora personaggi e vicende connotate da una forte tensione drammatica, elementi ricorrenti nelle produzioni del regista, noto per il suo stile diretto e crudo.
Tra i Fuori Concorso, spicca anche la presentazione del documentario “Nino. 18 giorni”, diretto da Toni D’Angelo, figlio di Nino D’Angelo. Il film propone un ritratto vivido e toccante del cantautore e attore napoletano, attraversando diversi generi musicali e esperienze di palcoscenico. Il documentario si concentra sull’eredità artistica e personale di Nino D’Angelo, preannunciando la sua uscita nelle sale italiane in autunno. Questo lavoro si distingue per la capacità di raccontare la lunga carriera di un artista legato alle sue radici con autenticità e intensità emotiva.
Le produzioni Fuori Concorso confermano l’ampiezza e la complessità dell’arte audiovisiva italiana, proponendo contenuti diversificati che vanno dalla fiction al documentario biografico, contribuendo a rendere la kermesse veneziana una vetrina completa per il cinema e le serie nazionali.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Elisa Romano