La 78ª edizione del festival di Cannes si svolge dal 13 al 24 maggio 2025 sulla costa azzurra, confermandosi ancora una volta come un appuntamento di grande richiamo per il cinema mondiale. L’evento riunisce registi, attori e critici da ogni parte del globo, con una selezione ufficiale ricca di titoli e debuttanti alla regia. Al centro dell’attenzione ci sono non solo i film in gara, ma anche le scelte sul red carpet, con nuove regole e una forte attenzione alla sostenibilità ambientale.
Date e cerimonie: l’apertura e la chiusura con protagonisti francesi e omaggi a icone del cinema
Il festival è iniziato il 13 maggio con la cerimonia di apertura, che ha visto la proiezione del film francese Leave One Day di Amélie Bonnin. Questa pellicola ha dato il via a una kermesse ricca di appuntamenti fino al 24 maggio, giorno della cerimonia finale dove verrà assegnata la Palma d’Oro, il premio più ambito. Il ruolo di conduttore per le serate di apertura e chiusura è affidato a Laurent Lafitte, attore e regista francese già padrino nel 2016.
La giuria e il premio onorario
La giuria del concorso principale è guidata da Juliette Binoche, che presiede un gruppo di personalità del mondo dello spettacolo come Halle Berry, Jeremy Strong, Alba Rohrwacher e Carlos Reygadas. Un momento di forte emozione è stato l’omaggio riservato a Robert De Niro, insignito della Palma d’Oro Onoraria. Questo premio celebra la carriera dell’attore che ha segnato la storia del cinema internazionale con centinaia di film e ruoli iconici.
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La selezione ufficiale comprende 19 titoli provenienti da diversi paesi, con temi e generi variegati. Spiccano opere italiane come Fuori di Mario Martone, che racconta la vita di Goliarda Sapienza durante la sua detenzione a Rebibbia. Valeria Golino interpreta la scrittrice, mettendo in scena la sua trasformazione interiore e il riscatto personale.
Wes Anderson porta in gara The Phoenician Scheme, un’avventura dallo stile inconfondibile con attori come Michael Cera e Mia Threapleton. Ari Aster presenta Eddington, un western psicologico dove le tensioni fra sceriffo e sindaco in una cittadina americana offrono uno scenario di conflitti intensi. Richard Linklater omaggia la nouvelle vague con un film che richiama atmosfere e stili del cinema francese anni ’60.
Tra gli altri titoli degni di nota ci sono Alpha di Julia Ducournau, un thriller che punta sulla narrazione non convenzionale, e Sentimental Value di Joachim Trier, che esplora dinamiche familiari complesse. Il brasiliano Kleber Mendonça Filho racconta con The Secret Agent la fuga di un accademico in un Brasile segnato dalla dittatura militare, interpretato da Wagner Moura. Dal Mediterraneo arrivano RomerÃa di Carla Simón e Sirat di Oliver Laxe, due storie rispettivamente su tradizioni religiose spagnole e su riconciliazione familiare nel deserto marocchino. Infine, The History of Sound di Oliver Hermanus approfondisce il rapporto tra memoria, suono e identità .
Sezioni parallele e debutti alla regia: volti nuovi e riflessioni sulla crescita e l’identitÃ
La sezione Un Certain Regard si apre a esperimenti e narrazioni personali firmate da registi al loro debutto. Scarlett Johansson presenta Eleanor the Great, un film che parla di crescita e forza interiore. Kristen Stewart porta sullo schermo The Chronology of Water, tratto dal memoir di Lidia Yuknavitch, per raccontare la complessità dell’identità femminile.
Nuovi registi e storie diverse
Tra i debuttanti alla regia c’è anche Harris Dickinson con Urchin, una storia di formazione ambientata in un contesto urbano difficile. L’Italia è presente con due pellicole: Le città di pianura di Francesco Sossai, un road movie che segue un trio composto da due uomini e uno studente nel Veneto, e Testa o croce? di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, un film sulle scelte della vita in un contesto rurale. Dalla Nigeria, Akinola Davies Jr. esplora i legami familiari in My Father’s Shadow, mentre Tarzan e Arab Nasser raccontano la vita in una zona di conflitto con Once Upon a Time in Gaza.
Eventi speciali e omaggi: anteprime fuori concorso e riflessioni sociali
Il festival riserva anche proiezioni fuori concorso, molto attese dal pubblico. Tra queste, Mission: Impossible – The Final Reckoning di Christopher McQuarrie, ultimo episodio della saga con Tom Cruise, attira l’attenzione per le scene d’azione e la star che ha ricevuto una standing ovation. Spike Lee presenta Highest 2 Lowest, opera che mette a fuoco disuguaglianze sociali e tensioni razziali negli Stati Uniti.
La francese Rebecca Zlotowski porta Vie Privée, un dramma intimo che esplora le relazioni personali. L’omaggio a Robert De Niro si estende anche a momenti dedicati ai suoi film e alle sue interpretazioni, rafforzando la presenza storica del festival nel mondo del cinema.
Novità sul red carpet: dress code sostenibile e nuovi divieti
Sul red carpet si percepisce una svolta verso la responsabilità ambientale: molti ospiti scelgono abiti realizzati con materiali eco-compatibili. Jennifer Lawrence, protagonista di Die, My Love di Lynne Ramsay, ha sfoggiato un abito firmato da una stilista emergente, mentre Tom Cruise ha raccolto applausi per la sua presenza legata a Mission: Impossible.
Le attrici Scarlett Johansson e Kristen Stewart, debuttanti alla regia, sono state tra le più fotografate. Quest’anno sono entrate in vigore regole nuove: vietati abiti trasparenti, nudità , strascichi e selfie sul tappeto rosso. Sono invece ammesse scarpe senza tacco, per favorire comodità e sicurezza.
Film italiani in gara e focus sulle storie nazionali
L’Italia fa sentire la sua voce nella selezione ufficiale e nelle sezioni parallele. Fuori di Mario Martone si conferma uno dei titoli più importanti in concorso. Negli altri spazi, Testa o croce? e Le città di pianura portano in scena storie legate a contesti rurali e urbani italiani, raccontate con uno sguardo autentico.
La presenza italiana riflette temi sociali, culturali e personali che si intrecciano nella narrazione, mettendo in luce volti e luoghi poco raccontati nel cinema mainstream.
Palma d’oro alla carriera: un tributo a robert de niro
La consegna della Palma d’Oro alla carriera a Robert De Niro durante la serata inaugurale segna uno dei momenti più attesi del festival. L’attore, simbolo del cinema americano dagli anni Settanta a oggi, riceve un riconoscimento che sottolinea la sua influenza e l’impatto sulle generazioni di spettatori e artisti.
Il premio richiama una carriera fatta di ruoli intensi e di scelte cinematografiche che hanno spesso sfidato la realtà e i limiti della recitazione.
Il festival di Cannes 2025 mostra così una combinazione di tradizione e novità , dove le storie di tutto il mondo e diverse generazioni di cineasti si incontrano sotto i riflettori della costa azzurra. Le tensioni politiche, i cambiamenti culturali e la spinta verso una maggiore attenzione all’ambiente si riflettono in ogni aspetto dell’evento, dal programma alle scelte stilistiche.