Il progetto “fango – storia di una alluvione” nasce da un ampio lavoro sul territorio che ha coinvolto più di 350 persone tra soccorritori e cittadini. Da queste testimonianze è stato realizzato un podcast, premiato nel 2024 e ascoltato da oltre mezzo milione di utenti. Ora, alcune delle storie più forti raccolte in audio sono diventate una serie tv che ricostruisce la notte dell’alluvione, mostrando l’impatto del cambiamento climatico sulle comunità emiliano-romagnole.
Come è nato il progetto e l’importanza delle testimonianze
L’idea di raccontare l’alluvione attraverso le voci dirette delle persone coinvolte si è realizzata grazie a un lavoro sul campo durato mesi. Gli autori Marco Cortesi e Mara Moschini hanno raccolto oltre 350 racconti da soccorritori, vigili del fuoco, agenti e cittadini comuni che hanno vissuto gli eventi. La raccolta comprende audio originali come telefonate di emergenza, video amatoriali, messaggi inviati durante quella drammatica notte. Questi materiali hanno permesso di costruire una narrazione autentica e partecipata.
Un podcast premiato e seguito
Il primo passo è stato la produzione di un podcast, che ripropone 10 storie di coraggio e difficoltà con le voci originali dei protagonisti. L’opera ha ricevuto riconoscimenti e ha raggiunto un pubblico di più di mezzo milione di ascoltatori entro il 2024. Questo risultato ha confermato l’interesse verso un racconto che mette al centro l’esperienza umana, non solo i dati sull’alluvione.
Trasformazione della memoria orale in una serie tv coinvolgente
Partendo dalle testimonianze raccolte per il podcast, Cortesi e Moschini hanno selezionato quattro racconti particolarmente significativi. Hanno costruito una serie tv che combina narrazione, interviste dirette e materiali video inediti. La serie consente di rivivere la notte dell’alluvione con una forza emotiva che coinvolge spettatori e osservatori meno informati. Ogni episodio approfondisce le difficoltà incontrate da chi ha fronteggiato l’emergenza, mostrando il lavoro di soccorritori e volontari.
Lo spazio dato alle immagini amatoriali e ai filmati inediti offre dettagli spesso invisibili nelle cronache giornalistiche tradizionali. Il racconto si distribuisce tra diversi protagonisti: vigili del fuoco impegnati nei soccorsi, polizia provinciale che gestiva le procedure di sicurezza, tecnici di ARPAE coinvolti nel monitoraggio ambientale. Questo insieme di voci rende la narrazione più completa e complessa.
Il racconto dell’alluvione alla luce del cambiamento climatico
La serie tv non si limita a descrivere il dramma come un evento isolato. Attraverso la testimonianza diretta di enti come ARPAE e delle autorità locali, emerge il legame fra eventi meteorologici estremi e l’evoluzione del clima. La notte dell’alluvione diventa specchio di una realtà più ampia, che influenza la vita quotidiana delle comunità e mette alla prova la capacità di risposta delle istituzioni e dei cittadini.
Effetti del cambiamento climatico
Il progetto mostra le conseguenze di un mutamento in atto, dove le condizioni climatiche aumentano la frequenza e l’intensità di fenomeni come l’alluvione. A partire da queste vicende, la narrazione invita a riflettere sulla necessità di adottare strategie di prevenzione basate sui dati scientifici e sulla resilienza delle persone coinvolte. Il racconto diretto di chi ha vissuto l’alluvione offre anche un lungo raccordo fra realtà sociali, ambientali e istituzionali.
La partecipazione diretta di soccorritori e istituzioni locali
La produzione della serie ha coinvolto attivamente vari corpi impegnati nella gestione dell’emergenza. I vigili del fuoco, protagonisti in prima linea, hanno raccontato le difficoltà e i momenti più critici della notte. La polizia provinciale ha dato testimonianza dell’organizzazione pratica sul campo, tra evacuazioni e interventi urgenti. La collaborazione con ARPAE e altre strutture della regione Emilia-Romagna ha permesso di integrare la narrazione con dati tecnici e monitoraggi ambientali.
Una testimonianza collettiva
Questa partecipazione ha reso il racconto più autentico, evitando semplificazioni. Ogni episodio riflette la varietà di ruoli e responsabilità che hanno dovuto affrontare la situazione critica. Le persone coinvolte hanno portato esperienze dirette, spesso raccapriccianti, chiarendo le dinamiche e le difficoltà concrete durante la calamità. La serie diventa così una testimonianza collettiva di come una catastrofe possa interessare tutta la società, da chi opera sul campo fino a chi subisce le conseguenze.