Belve Crime ha raccolto notevole attenzione nelle ultime settimane, non solo per il pubblico ma anche per alcune polemiche nate attorno al programma. Fabrizio Corona, ex re dei paparazzi, ha mosso accuse precise sul compenso percepito da Massimo Bossetti per la sua partecipazione al programma, scatenando una risposta dura da Fremantle, la società che produce Belve, e aprendo la strada a possibili azioni legali.
Belve crime tra successo di pubblico e critiche di corona
Belve Crime ha conquistato un buon seguito tra gli spettatori, riscontrando anche molte reazioni positive sui social. Tuttavia non sono mancate le critiche, in particolare da parte di Fabrizio Corona e Selvaggia Lucarelli. Se la giornalista si è limitata a esprimere un parere personale sulla trasmissione, Corona, nel suo podcast Falsissimo, ha attaccato la produzione del programma avanzando l’ipotesi che Massimo Bossetti avrebbe ricevuto un compenso di una «cifra a quattro zeri» per la sua apparizione. Queste affermazioni hanno subito sollevato polemiche poiché, secondo Fremantle, non corrisponderebbero al vero.
Fremantle ha precisato con una nota ufficiale che nessun pagamento è stato fatto a Massimo Bossetti per la partecipazione a Belve Crime. La società ha espresso l’intenzione di agire in tribunale per tutelare la propria reputazione e quella della giornalista Francesca Fagnani, conduttrice del programma. La questione ha acceso un dibattito sul confine tra informazione e spettacolo e sulle modalità di compenso nelle trasmissioni televisive dedicate a casi giudiziari.
La risposta di fabrizio corona e la tensione legale in corso
Dopo la smentita di Fremantle, Fabrizio Corona ha replicato su Instagram, riaffermando le sue accuse e sostenendo di avere prove a supporto delle sue dichiarazioni sul compenso a Massimo Bossetti. Corona ha anche criticato la posizione di Fremantle e della Rai 2, insinuando che dietro la negazione ci sia solo retorica. Nel suo intervento ha ribadito di considerare Francesca Fagnani una giornalista valida, ma ha spiegato che dopo anni di battaglie personali ha deciso di affrontare temi per lui sensibili, anche rischiando critiche e contenziosi.
Il nodo centrale della controversia è la veridicità delle affermazioni di Corona e le possibili ripercussioni legali qualora Fremantle decida di procedere per diffamazione o calunnia. Corona ha sottolineato che una querela infondata si tradurrebbe a sua volta in un atto di calunnia e ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori sviluppi sul caso.
L’audio con l’avvocato di massimo bossetti tra dubbi e chiarimenti parziali
A rafforzare la sua posizione, Fabrizio Corona ha pubblicato un audio in cui si sente una conversazione con Claudio Salvagni, avvocato difensore di Massimo Bossetti. Nel dialogo Corona chiede se il suo assistito abbia accettato di partecipare al programma perché fosse stato pagato un importo rilevante. L’avvocato si limita a rispondere che quella domanda va rivolta al diretto interessato, evitando di confermare o smentire qualsiasi compenso.
Questo audio però non prova concretamente quanto affermato da Corona, poiché manca una dichiarazione esplicita. Da qui nasce un ulteriore elemento di incertezza che alimenta la disputa tra le parti. L’assenza di conferme dirette rende difficile sciogliere la questione senza ulteriori verifiche o documenti ufficiali.
La questione resta al centro dell’attenzione mediatica
La vicenda rimane al centro dell’attenzione mediatica, tra accuse, smentite e possibili sviluppi giudiziari. L’evolversi del caso mostrerà quali conferme emergeranno e quali decisioni adotteranno gli attori coinvolti.