Home Ex attrice ucraina accusa rocco siffredi di violenza sul set: “gridavo dal dolore”

Ex attrice ucraina accusa rocco siffredi di violenza sul set: “gridavo dal dolore”

La testimonianza di Diana, ex attrice p0rn0, rivela violenze e manipolazioni subite sul set con Rocco Siffredi, sollevando interrogativi sulle condizioni di lavoro nel settore e il silenzio degli abusi.

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L’inchiesta delle Iene ha portato alla luce la testimonianza di Diana, ex attrice ucraina, che accusa Rocco Siffredi di violenza fisica e psicologica sul set, rivelando un ambiente di manipolazione e silenzi nel mondo del cinema per adulti. - Unita.tv

L’inchiesta delle Iene ha riportato alla luce una testimonianza sconvolgente di Diana, ex attrice ucraina del mondo del p0rn0, che ha raccontato davanti alle telecamere di Roberta Rei le difficoltà e la violenza subita sul set con Rocco Siffredi, uno dei nomi più noti nel settore. La donna ha descritto un ambiente dove la pressione e la manipolazione erano all’ordine del giorno, con conseguenze drammatiche per lei. Le accuse riguardano una violenza fisica e psicologica che ha segnato profondamente la sua vita.

Da modella a attrice p0rn0: la storia di diana e l’inganno

Diana è entrata nel mondo del cinema per adulti in modo quasi accidentale. Originaria dalla Russia, arrivò in un paese dell’Est Europa, l’Ungheria, senza conoscere l’inglese e senza alcuna esperienza. Aveva poco più di vent’anni, spaventata e inesperta, quando entrò in contatto con una “setta” che l’ha spinta verso questo mondo. Attorno a lei, molte altre ragazze ucraine e russe erano costrette ad accettare lavori simili per motivi economici o personali. Lei stessa ha detto che è stata la sua agente a indirizzarla verso rocco siffredi, certo della sua fortuna nel ricevere quella “scelta”.

In quella fase, Diana non guardava neanche video p0rn0, non conosceva bene la realtà in cui sarebbe entrata ma aveva capito alcune condizioni: avrebbe dovuto girare scene senza rapporti anali, solo orali. L’aspettativa era che tutto fosse professionale e rispettoso. Il poster di Siffredi nella casa delle modelle, con la scritta “I want you”, contribuiva a creare un alone di mitologia attorno a lui, rendendo più difficile contestare o rifiutare proposte all’apparenza autorizzate o desiderate.

La manipolazione e la violenza durante il set

Una volta arrivata sul set, Diana ha descritto un ambiente che le ha causato un forte disagio fin dal primo momento, con una stanza e un divano bianco che sono diventati luogo di un’esperienza traumatica. Rocco Siffredi, secondo il suo racconto, appariva molto dolce e gentile, ma poi divenne insistente rispetto a una scena anale. Nonostante il suo netto rifiuto, lui ha iniziato a manipolarla con parole rassicuranti e una pressione psicologica pesante: “dai, ce la puoi fare”, “non ti farò male”.

La violenza vissuta da diana

Questa dinamica ha creato uno stato di confusione e paura in Diana che, durante la scena, ha vissuto una vera e propria violenza. Lei ha detto chiaramente di aver urlato dal dolore, di essere pianta e di essersi sentita profondamente abusata in modo fisico e psicologico. Quel momento ha segnato il suo corpo e la sua mente, tanto che rivedere il servizio delle Iene ha riacceso quel trauma come un brivido terribile.

La difficoltà di fronteggiare la violenza e il silenzio dell’ambiente

Diana ha raccontato di aver cercato di opporsi fisicamente a rocco siffredi, usando le mani per fermarlo, ma non è servito. La forza dell’uomo e la sua giovane età – ventuno anni, magra e fragile – hanno reso impossibile reagire efficacemente. La scena, iniziata senza alcuna preparazione, è stata fonte di un dolore intenso e di una dissociazione dal proprio corpo che ha richiesto anni di terapia per essere compresa ed elaborata.

Nonostante tutto, Diana ha dovuto continuare a girare altre scene con lui, in un clima di odio profondo ma senza alternative reali. L’ambiente lavorativo si è rivelato soffocante. Quando ha provato a raccontare la sua esperienza all’agenzia che la rappresentava, ha ricevuto un messaggio sinistro: era meglio tacere per avere chance future, mantenendo un atteggiamento amichevole verso rocco siffredi. Questo silenzio imposto ha contribuito a tenere nascosti gli abusi e ha complicato la vita di Diana, che ha dovuto lottare da sola per trovare una via d’uscita.

Il silenzio di rocco siffredi

Al momento rocco siffredi non ha fornito alcun commento o risposta alle accuse di Diana. La vicenda rimane sotto i riflettori grazie al servizio delle Iene, che ha dato voce a una testimonianza forte e difficile. Nel frattempo, la discussione sulla tutela delle attrici e degli attori adulti torna al centro del dibattito pubblico, con nuove domande sulle condizioni di lavoro e rispetto nei set cinematografici. La storia di Diana impone una riflessione urgente sulle dinamiche di potere e sul coraggio di chi decide di raccontare la verità.