L’appuntamento con l’Eurovision song contest 2025 inizia ufficialmente a Basilea, città svizzera scelta per ospitare la manifestazione musicale. Le semifinali si terranno il 13 e 15 maggio, trasmesse da Rai 2, mentre la finale del 17 maggio andrà in onda su Rai 1. Il clima attorno all’evento è già teso, soprattutto per le proteste rivolte alla delegazione israeliana durante la tradizionale sfilata sul cosiddetto Turquoise Carpet.
Tensioni e proteste contro la delegazione israeliana durante la sfilata a Basilea
La tradizionale parata delle delegazioni ai piedi del municipio di Basilea ha visto una partecipazione vivace e contestazioni forti. Un gruppo di manifestanti si è radunato per esprimere dissenso verso la partecipazione d’Israele, esponendo cartelli con slogan come “Benvenuti al genocide song contest” e “Israele toglie la vita ai bambini”. Le proteste hanno richiamato anche messaggi pro Palestina, con richieste esplicite di fermare la situazione nella striscia di Gaza.
Immagini di protesta e contestazioni simboliche
Non solo firme e slogan: alcuni attivisti si sono stesi a terra, dando un’immagine forte e simbolica del dissenso. La presenza sotto il municipio ha raccolto un numero significativo di persone, creando un’atmosfera tesa durante la sfilata che invece si svolge solitamente in un clima di festa e celebrazione musicale. Le contestazioni sono state particolarmente dirette all’indirizzo della delegazione israeliana, che tuttavia ha proseguito il percorso senza farsi coinvolgere dagli episodi di protesta.
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La reazione della delegazione israeliana e le parole di yuval raphael
Nonostante il contesto ostile, la delegazione d’Israele ha affrontato la sfilata mantenendo la sua presenza con serenità. Yuval Raphael, cantante e rappresentante del paese, ha continuato a sorridere e a sventolare la bandiera israeliana. La sua reazione ha mostrato determinazione e serenità, segnalando una volontà di mantenere il focus sulla musica.
Al termine della parata la cantante ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha descritto il legame particolare con la Svizzera, raccontando di aver vissuto a Ginevra da bambina con la famiglia e di essersi sentita accolta in questo paese. Raphael ha dipinto Basilea come una città caratterizzata da “bellissimo paesaggio, verde e bellissimo fiume”. Il riferimento all’aria fresca svizzera e i ricordi legati a questo luogo hanno evidenziato una dimensione personale oltre alla scena musicale internazionale.
Un legame personale con basilea
La relazione personale con la città svizzera aggiunge un ulteriore livello emotivo alla sua partecipazione, mitigando per un momento le tensioni politiche che circondano l’evento.
Yuval raphael, sopravvissuta al massacro di hamas, porta un messaggio di pace
Dietro la figura di Yuval Raphael c’è una storia drammatica, che la lega in modo diretto al conflitto in Medioriente. Raphael è sopravvissuta al massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023 durante un rave party al confine con la striscia di Gaza. Quell’attacco ha provocato la morte di almeno 1200 persone e il rapimento di circa 250 ostaggi.
La cantante ha più volte sottolineato come questa esperienza personale influenzi la sua scelta musicale e il messaggio che vuole trasmettere con la sua canzone. Interpretata in ebraico, francese e inglese, la sua performance cerca di unire diversi mondi attraverso parole di pace, unità e amore. In un’intervista a La Stampa ha voluto ribadire che per lei la priorità riguarda gli ostaggi: “Dovrebbero essere a casa da molto tempo” ha detto, chiedendo con forza che vengano liberati al più presto.
Questa vicenda umana rende la presenza di Yuval Raphael all’Eurovision 2025 un evento che va oltre la competizione musicale, portando in scena anche drammi e speranze legati a uno dei conflitti più duri ancora in corso. Intanto, mentre la manifestazione prosegue, il dibattito pubblico attorno alle questioni internazionali resta acceso.