Eugenio finardi racconta la lotta contro l’acufene e la perdita dell’udito mentre prepara nuovo album e tour

Eugenio Finardi affronta problemi di salute uditiva, ma continua a creare musica con il nuovo album “Tutto” e un tour progettato per rispettare le sue esigenze acustiche.
Eugenio Finardi affronta problemi uditivi gravi, ma lancia il nuovo album "Tutto" e un tour adattato per tutelare la sua salute, con soluzioni tecniche innovative per continuare a fare musica. - Unita.tv

Lo storico cantautore milanese Eugenio finardi si trova ad affrontare problemi seri di salute uditiva che hanno inciso sulla sua carriera. L’acufene e la perdita parziale dell’udito, complicazioni accumulate in anni di concerti e incidenti, non gli hanno impedito di avviare un nuovo progetto discografico e organizzare un tour. Il suo percorso e le strategie messe in campo per gestire queste difficoltà sono al centro dell’attenzione.

L’impatto dell’acufene e della perdita uditiva sulla carriera di eugenio finardi

Eugenio finardi ha condiviso dettagli importanti sulla sua condizione in un’intervista al Corriere della Sera. La perdita dell’udito non è nata all’improvviso, ma è il risultato di più fattori accumulati nel tempo. Oltre al normale processo di invecchiamento, l’artista ha subito un trauma acustico forte: un’esplosione a cui è stato molto vicino. A questo si aggiunge l’esposizione continua, per oltre cinquant’anni, ai suoni potenti delle batterie durante i concerti, una fonte nota di danni uditivi per molti musicisti. Finardi ha ricordato come musicisti come Pete Townshend abbiano affrontato situazioni simili. L’impatto di questi fattori ha portato a un acufene persistente, quel fastidioso ronzio che accompagna e limita la percezione sonora, e a una riduzione sensibile della capacità uditiva. Questa realtà ha obbligato il cantautore a ripensare il modo di vivere la musica dal vivo e in studio.

‘tutto’, il nuovo album che esplora temi ampi e personali

Nonostante le difficoltà, Finardi ha portato avanti la creazione del suo ultimo lavoro discografico, intitolato ‘Tutto’. L’album si presenta come un viaggio che mette insieme elementi della vita personale e riflessioni più ampie. Nei brani affronta argomenti che vanno dalla fisica quantistica al futuro, fino alle esperienze legate ai figli, integrando in modo diretto ed esplicito tutto ciò che ha segnato la sua esistenza e la sua arte. La produzione musicale ha richiesto un adattamento particolare, vista la sua sensibilità uditiva. Con il produttore Giuvazza maggiore, Finardi ha scelto di ridurre drasticamente la presenza della batteria acustica, tradizionalmente molto invasiva, per dare spazio ad arrangiamenti elettronici che rispettano le sue esigenze senza sacrificare l’intensità musicale. Il risultato è un suono calibrato, capace di raccontare la vita e il tempo senza sovraccaricare l’ascolto con frequenze troppo aggressive.

Il tour giugno 2025: soluzioni per una musica dal vivo senza danni

Il prossimo viaggio live di Finardi parte il 6 giugno, con un programma che non trascura la sua salute e la condizione uditiva. Sul palco, l’allestimento tecnico è studiato in modo peculiare. Due casse frontali garantiranno un’equilibrata diffusione del suono, lontano dalle alte frequenze e volumi eccessivi che rendono difficile l’esibizione e mettono a rischio il benessere. La scelta di una batteria elettronica si rivela educativa in questa ottica: permette di controllare il livello del volume, evitando il fastidio acustico causato dalla batteria acustica, spesso troppo invasiva per Finardi. L’artista ha spiegato come il rumore di quest’ultima lo faccia ‘girare la testa’ e lo ‘assordi’, un problema che con il nuovo strumento si evita. Questa soluzione tecnica offre la possibilità di mantenere l’esperienza musicale dal vivo intensa e autentica, senza rinunciare alla sostenibilità per l’artista che sale sul palco.

La sfida continua di eugenio finardi

Eugenio finardi cade spesso a una sfida comune per tanti musicisti di lunga data e trova nuove vie per continuare a fare musica, adattandosi a una condizione che colpisce chi vive immerso nei suoni da decenni. L’uscita del nuovo album e il tour rappresentano così un momento importante, in cui si intrecciano salute, arte e impegno sul palco.