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ÈStoria film festival 2025 a gorizia: cinema e storia si incontrano sul tema delle città

Il èStoria Film Festival 2025 a Gorizia esplora il legame tra cinema e storia, presentando film significativi come “L’uomo con la macchina da presa” e “Le mani sulla città”, in un contesto culturale ricco.

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Il èStoria Film Festival 2025 a Gorizia esplora il rapporto tra cinema e storia attraverso film che riflettono sulle trasformazioni urbane e sociali, celebrando la città come spazio di memoria e cambiamento. - Unita.tv

Il rapporto tra cinema e storia torna protagonista a Gorizia con l’edizione 2025 di èStoria Film Festival, in programma dal 26 maggio al 1° giugno presso il Kinemax di Gorizia. L’evento propone una selezione di film che riflettono sulle trasformazioni urbane e i loro risvolti sociali, offrendo al pubblico titoli significativi come “L’uomo con la macchina da presa” e “Le mani sulla città“. Questo festival conferma il suo ruolo di punto di riferimento per chi cerca nel cinema uno specchio della storia e della società.

La nascita e l’evoluzione del èStoria film festival

èStoria Film Festival ha mosso i suoi primi passi nel 2021, con l’intento di creare uno spazio dove cinema e storia si incontrano, dialogano e si completano. L’evento nasce per mettere in luce come la narrazione filmica possa raccontare vicende storiche in modo diretto e coinvolgente. Ogni edizione ruota attorno a un tema che guida la selezione dei film, spaziando dal documentario alla fiction, passando per opere meno conosciute ma di grande valore culturale. Si tratta di un’occasione per appassionati e studiosi di approfondire questioni storiche attraverso linguaggi audiovisivi.

Tra gli ospiti di rilievo che hanno partecipato alle passate edizioni si ricordano figure come Diane Atkinson, Paolo Caneppele e Frederick Wiseman, che hanno arricchito il festival con la loro esperienza e testimonianze. L’assegnazione del Premio èStoria Film Festival rappresenta un riconoscimento per chi propone opere capaci di unire rigore storico e qualità artistica. La manifestazione si è confermata negli anni un punto di riferimento per riflessioni che uniscono cinema, storia e società.

Due film-simbolo del festival

L’uomo con la macchina da presa“, documentario del 1929 firmato da Dziga Vertov, sceglie un linguaggio sperimentale per mostrare la vita metropolitana nelle città sovietiche di Mosca, Kiev e Odessa. La pellicola mette in scena la realtà urbana con riprese che catturano lavoro, svago e movimento, realizzate attraverso una macchina da presa portatile seguita dal regista. Questo film è spesso considerato un caposaldo del cinema muto per l’approccio innovativo alla rappresentazione del quotidiano e per la celebrazione della macchina da presa come strumento di cattura dinamica del reale.

Da un punto di vista storico, l’opera riflette i cambiamenti della società sovietica degli anni Venti, focalizzandosi sull’urbanizzazione e sull’attività produttiva. Le immagini di città che vivono e si trasformano diventano una testimonianza visiva poderosa, scevra da dialoghi ma ricca di ritmo e calore metropolitano.

Le mani sulla città” è un film del 1963 diretto da Francesco Rosi che racconta le vicissitudini di un imprenditore nel settore edilizio di Napoli, impegnato a espandere il proprio potere sfruttando la corruzione e un sistema politico clientelare. Si tratta di una denuncia sociale e politica, ambientata in una Napoli in piena espansione edilizia ma travolta da pratiche illegittime. Rosi costruisce un ritratto impietoso delle logiche che governano la crescita urbana e delle tensioni che essa provoca.

Il film appartiene alla stagione neorealista, ma ne esce con un taglio più investigativo e documentaristico, mostrando non solo la città ma anche i meccanismi nascosti che ne forzano lo sviluppo. È diventato un punto di riferimento nel cinema italiano per l’analisi delle storture sociali legate alla crescita delle città.

Il tema della città al centro dell’edizione 2025

L’edizione 2025 di èStoria Film Festival si intreccia con la XXI edizione del Festival internazionale della Storia, in programma dal 29 maggio al 1° giugno e dedicato al tema “Città“. Questa scelta tematica coinvolge diversi linguaggi e discipline, puntando a indagare le trasformazioni urbane e le loro conseguenze, economiche, sociali e culturali.

La coincidenza con la nomina di Nova Gorica e Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025 assume un valore simbolico, evidenziando il ruolo delle città come luoghi di incontro e scambio culturale. Il programma del festival include eventi aperti al pubblico, con alcune giornate a ingresso libero e momenti riservati ai sostenitori della rassegna attraverso prenotazioni anticipate.

Il festival intende offrire uno sguardo ampio sulle città, non solo come spazi fisici ma anche come luoghi della memoria, della politica e dell’arte. Documentari, film e incontri si alternano per raccontare aspetti differenti, dal passato alla società contemporanea, tracciando un percorso che mette in luce varie dimensioni della vita urbana.

Il valore culturale e sociale delle opere in programma

I film “L’uomo con la macchina da presa” e “Le mani sulla città” incarnano una specifica idea di città e società che si riflette nell’intero programma. Il primo sottolinea l’energia di una realtà in movimento e la forza del mezzo cinematografico di raccontare la modernità, mentre il secondo denuncia meccanismi di potere e dinamiche di corruzione che plasmano la città e la vita dei suoi abitanti.

Questi lavori mettono a fuoco il rapporto complesso tra spazio urbano e realtà sociale, offrendo al pubblico un’occasione per riflettere sulle trasformazioni delle città nel tempo. Il cinema diventa così uno strumento per approfondire temi storici, mostrando sia la bellezza che le contraddizioni della vita urbana.

La presenza di questi film nel programma sottolinea la volontà del festival di mettere in relazione passato e presente, storia e realtà, attraverso immagini capaci di restituire il senso delle trasformazioni sociali e politiche connesse alle città.

Reazioni e contestualizzazioni nel mondo del cinema e della storia

L’inserimento di tali film nel cartellone ha raccolto interesse tra gli addetti ai lavori e tra gli appassionati di storia e cinema. Queste opere sono viste come un ponte tra il passato e la contemporaneità che stimola discussioni sulla capacità del cinema di documentare e interpretare eventi storici complessi e realtà sociali.

Non mancano critiche, in particolare rispetto alla scelta di film con contenuti molto legati a certi momenti storici specifici, come quello italiano degli anni ’60, che alcuni vedono distante dal pubblico internazionale. Nonostante questo, l’approccio interdisciplinare del festival, che unisce cinema, storia e altri ambiti culturali, viene riconosciuto come un vantaggio che arricchisce la riflessione sul tema della città.

Le proposte cinematografiche e gli eventi paralleli diventano così un terreno di confronto aperto, capace di coinvolgere diversi pubblici e di stimolare un dialogo su come la narrazione visiva possa raccontare questioni storiche e sociali anche complesse.

L’appuntamento a Gorizia con èStoria Film Festival 2025 segna dunque un momento di grande attenzione culturale, capace di intrecciare arte, storia e realtà urbana, nel cuore di una città che quest’anno assume un ruolo simbolico e internazionale come Capitale Europea della Cultura.