Esplosione di un iPhone al liceo Spallanzani di Tivoli provoca evacuazione e paura in classe
Un iPhone esplode in una classe del liceo “Lazzaro Spallanzani” di Tivoli, causando evacuazione e intervento dei vigili del fuoco. Nessun ferito, ma emergono preoccupazioni sulla sicurezza dei dispositivi elettronici.

Un iPhone è esploso in una classe del liceo scientifico "Lazzaro Spallanzani" di Tivoli, causando l’evacuazione temporanea della scuola. Nessuno è rimasto ferito grazie al rapido intervento di vigili del fuoco e forze dell’ordine. L’incidente ha evidenziato i rischi delle batterie al litio e l’importanza di misure preventive e formazione sulla sicurezza nei dispositivi elettronici portatili. - Unita.tv
Negli ultimi tempi, incidenti legati ai dispositivi elettronici portatili hanno attirato l’attenzione per i rischi che possono comportare. Il caso più recente riguarda un iPhone esploso all’interno di una classe del liceo scientifico “Lazzaro Spallanzani” di Tivoli la mattina del 21 maggio 2025. L’episodio ha causato la temporanea evacuazione della scuola e ha fatto scattare un intervento immediato da parte di vigili del fuoco e forze dell’ordine. Vediamo nel dettaglio cosa è successo, quali sono state le cause e come si sono mossi gli enti di sicurezza e la comunità scolastica.
Accaduto durante l’esplosione al liceo spallanzani
L’evento si è verificato intorno alle 8:40 in una delle aule del primo piano, precisamente la quarta E, nel liceo scientifico di Tivoli. Lo studente titolare del telefono ha avvertito un surriscaldamento della batteria del suo iPhone, accompagnato da una fuoriuscita di fumo. In una reazione istintiva, ha lanciato il dispositivo verso il pavimento. Subito dopo, il telefono ha iniziato a deformarsi e ha causato un’esplosione. La situazione si è fatta subito confusa, con studenti e insegnanti che hanno abbandonato i propri posti spaventati.
La dirigente scolastica, Maria Cristina Berardini, ha deciso di evacuare immediatamente l’edificio per evitare qualsiasi pericolo. Alcuni collaboratori della scuola hanno controllato la situazione utilizzando un estintore per fermare eventuali fiamme. Poco dopo sono arrivati i vigili del fuoco da Villa Adriana, insieme a pattuglie della polizia e carabinieri. Nonostante il forte spavento, nessuno è rimasto ferito e dopo circa un’ora le lezioni sono state riprese.
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Cause tecniche dietro l’esplosione della batteria
Le indagini hanno stabilito che il malfunzionamento della batteria ai polimeri di litio è stato il motivo dello scoppio. Queste batterie, comuni nei dispositivi portatili come smartphone, possiedono una densità energetica elevata ma possono essere pericolose se si generano cortocircuiti interni. Spesso questo accade a causa di impatti, sovraccarichi o difetti prodotti in fase di fabbricazione.
Le batterie al litio-polimero sono scelte per la loro leggerezza e capacità di accumulare energia, ma possono diventare instabili in condizioni anomale. L’incidente al liceo di Tivoli si incastra quindi in un quadro di rischio non frequente, ma noto, causato da un surriscaldamento eccessivo che provoca la liquefazione del materiale e poi l’esplosione.
I fattori che possono causare questa instabilità sono molteplici: un uso intensivo e prolungato del telefono sotto carica, difetti interni nascosti, o anche danni meccanici che compromettono la batteria. In questo caso, il principio di sicurezza è saltato portando a un rapido peggioramento della situazione all’interno dell’aula.
Intervento delle autorità e gestione dell’emergenza
La risposta di vigili del fuoco, polizia e carabinieri è stata veloce e organizzata. La priorità era assicurare l’incolumità degli studenti e del personale. Evacuare la scuola è stata la prima misura adottata da Maria Cristina Berardini per evitare altri rischi in quella situazione.
Il distaccamento dei vigili del fuoco di Villa Adriana ha controllato che non ci fossero più focolai accesi e ha verificato la stabilità della zona colpita dall’esplosione. La loro presenza ha permesso di rassicurare la comunità scolastica e di riportare ordine. Le forze dell’ordine hanno contribuito a mantenere la calma e a delimitare l’area per evitare intrusioni pericolose.
Il pronto intervento e il coordinamento tra personale scolastico e forze pubbliche hanno limitato danni e ripercussioni sull’attività didattica. La decisione di riprendere le lezioni dopo circa 60 minuti sottolinea una capacità di affrontare emergenze di questo tipo in modo rapido.
Effetti dell’incidente sulla comunità scolastica
La paura suscitata dall’esplosione si è rapidamente trasformata in preoccupazione tra ragazzi e genitori. Gli studenti hanno raccontato di aver vissuto momenti di confusione e spavento, ma hanno anche riconosciuto che la reazione degli insegnanti ha evitato il peggio. I genitori, informati dell’accaduto, hanno mostrato apprensione ma si sono detti soddisfatti per la gestione tempestiva da parte della scuola e delle autorità.
In effetti, il fatto che nessuno sia rimasto ferito ha contribuito a ridurre tensioni e a riportare fiducia negli ambienti della scuola. L’incidente ha sollevato comunque domande su come prevenire rischi simili e sull’importanza di educare i ragazzi a utilizzare correttamente strumenti tecnologici.
Questo evento ha ricordato a tutti che anche in luoghi come le scuole possono verificarsi situazioni di emergenza legate ai dispositivi elettronici portatili. Ogni passo fatto per aumentare la sicurezza e la conoscenza di questi rischi diventa quindi cruciale.
Incidenti simili in italia e all’estero
La storia recente registra vari casi di batterie esplose o incendi causati da dispositivi mobili. Non si tratta di eventi isolati. In Spagna, un incendio provocato da una batteria difettosa ha causato la morte di quattro persone all’interno di una abitazione.
Anche in Italia si sono verificati incidenti simili. Nel 2023 a Napoli, l’esplosione di una power bank dentro una classe ha portato all’intossicazione di sette studenti. Questi precedenti dimostrano come la sicurezza delle batterie e dei dispositivi portatili rimanga un problema concreto.
La frequenza e le conseguenze di questi episodi spingono a riflettere sull’importanza di controlli rigorosi e sull’adozione di misure preventive. È evidente che anche semplici apparecchi possono causare danni gravi quando mancano accorgimenti sulla manutenzione e sull’uso corretto.
Dubbi sulla sicurezza degli edifici scolastici e dispositivi
Dopo l’esplosione a Tivoli, sono emerse critiche sull’efficacia delle misure di sicurezza nelle scuole. Alcuni hanno chiesto controlli più strette sui dispositivi elettronici che gli studenti portano con sé ogni giorno. Altri hanno sollevato l’importanza di aggiornare i protocolli per affrontare situazioni d’emergenza di questo tipo.
La sicurezza degli edifici scolastici passa anche attraverso la formazione del personale e la pianificazione di evacuazioni rapide e ordinate. In questo caso, le procedure hanno funzionato, ma rimane la sfida di trovare modi per prevenire casi come quello dell’iPhone esploso.
Differenti soggetti coinvolti, dalla scuola alle autorità, potrebbero discutere di come migliorare monitoraggi e sistemi di allarme interni, oltre a sensibilizzare le famiglie e gli studenti sugli usi appropriati delle tecnologie.
Linee guida per evitare nuovi incidenti con dispositivi mobili
Il caso di Tivoli evidenzia quanto sia cruciale stabilire regole chiare sull’uso e la manutenzione dei dispositivi portatili all’interno delle scuole. Studenti e personale dovrebbero ricevere istruzioni su come riconoscere segnali di malfunzionamento, come surriscaldamenti o fumo.
Inoltre, la manutenzione regolare delle batterie, l’uso di accessori certificati per la ricarica e il rispetto delle indicazioni del produttore sono passaggi fondamentali. Le scuole possono integrare queste pratiche nelle loro politiche di sicurezza, con campagne di informazione e controlli periodici.
Per prepararsi a possibili emergenze, serve che il personale sia addestrato a rispondere con prontezza a episodi simili e che i piani di evacuazione siano rivisti e testati con regolarità.
L’obiettivo è contenere i rischi legati alle batterie al litio e creare ambienti scolastici più sicuri, senza rinunciare alle opportunità offerte dalla tecnologia.