Il 3 luglio arriva nelle sale cinematografiche italiane “Albatross”, un film che ripercorre la storia di Almerigo Grilz, uno dei primi videoreporter italiani a documentare i conflitti armati nel mondo durante gli anni Ottanta. La pellicola, diretta da Giulio Base e interpretata da Francesco Centorame nel ruolo principale, offre uno sguardo intenso sulla figura di un giornalista coraggioso che ha raccontato guerre spesso ignorate dai media tradizionali. Questo film rappresenta anche una sfida produttiva per il cinema italiano indipendente, capace di narrare vicende globali con risorse limitate.
Chi era almerigo grilz e come nacque l’agenzia stampa albatross
Almerigo Grilz iniziò la sua carriera negli anni Ottanta dopo un periodo di militanza politica giovanile. Insieme ai colleghi Gian Micalessin e Fausto Biloslavo fondò l’agenzia stampa Albatross. In quegli anni il giornalismo televisivo stava vivendo una trasformazione rapida: nuovi canali televisivi richiedevano contenuti freschi e veloci. Grilz si distinse per la sua capacità di viaggiare in zone di guerra senza grandi supporti tecnici o economici, spinto solo dalla passione per il racconto diretto delle realtà più dure.
La scelta del nome “Albatross” simboleggiava forse quel volo libero sopra i conflitti mondiali che Grilz voleva compiere con le sue telecamere. Il suo lavoro si concentrava su territori come Afghanistan, Mozambico, Libano ma anche paesi asiatici come Tailandia e Cambogia dove pochi giornalisti osavano avventurarsi in prima persona.
Realizzazione del film: tra piccole risorse e grandi ambizioni narrative
Il regista Giulio Base ha scritto e diretto “Albatross” cercando di mantenere fede alla complessità della vita del protagonista pur disponendo di un budget ridotto rispetto alle produzioni internazionali a cui questa storia potrebbe aspirare. Le riprese principali sono state effettuate a Trieste – città natale dello stesso Grilz – mentre alcune scene sono ambientate nei luoghi reali dei conflitti narrati.
Francesco Centorame interpreta Almerigo con attenzione ai dettagli biografici ed emotivi; nella video intervista rilasciata insieme a Base emerge chiaramente quanto questo progetto sia stato vissuto come una responsabilità verso la memoria storica italiana legata all’informazione sul campo.
Il cast comprende attori come Michele Favaro, Linda Pani e Giancarlo Giannini che contribuiscono ad arricchire la narrazione con ruoli secondari ma significativi per ricostruire quell’epoca turbolenta attraverso gli occhi del reporter.
Distribuzione e sostegno istituzionale alla produzione italiana
“Albatross” è prodotto da One More Pictures in collaborazione con Rai Cinema ed è sostenuto dal Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema promosso dal Ministero della Cultura italiano. Anche Apulia Film Commission insieme alla Friuli Venezia Giulia Film Commission hanno fornito contributi fondamentali per portare avanti questo progetto cinematografico impegnativo nonostante le limitazioni economiche tipiche delle produzioni indipendenti italiane.
La distribuzione affidata a Eagle Pictures garantirà una presenza nelle sale nazionali a partire dal 3 luglio 2025 permettendo così ad un pubblico ampio di conoscere meglio non solo l’uomo dietro l’obiettivo ma anche le dinamiche geopolitiche degli anni Ottanta viste attraverso lo sguardo diretto dei reporter sul campo.
L’interesse suscitato dal film testimonia quanto ancora oggi ci sia bisogno di raccontare storie vere legate all’informazione internazionale fatta senza filtri né compromessi editoriali; storie capaci inoltre d’illuminare aspetti poco noti della nostra recente storia contemporanea tramite esperienze personali intense ed autentiche.