Enrica Bonaccorti ha aperto il suo racconto su un capitolo privato poco conosciuto: il suo matrimonio con daniele pettinari, padre della figlia verdiana. Dopo appena due anni, la storia con pettinari si interruppe bruscamente, lasciando enrica sola con una bambina piccola da accudire. Le sue parole, raccolte durante un’intervista a “La volta buona”, invitano a entrare nel vissuto di quei mesi difficili, segnati da assenze, bugie e difficoltà pratiche.
Un matrimonio breve e instabile
Il matrimonio tra Enrica Bonaccorti e daniele pettinari cominciò con aspettative che non trovarono seguito. Enrica racconta di un rapporto già fragile, dove le differenze caratteriali e di età giocavano un ruolo. Pettinari, più grande di lei quasi di dieci anni, si presentava come un uomo dai sogni ampi ma poco concreti. La conduttrice ha ricordato come la realtà del quotidiano mettesse subito in luce contraddizioni tra le promesse e la situazione reale. Una delle scoperte più amare riguardò la casa dove vivevano: non di proprietà di pettinari, come lui aveva detto, ma affittata, un dettaglio che segnò un cambiamento importante nel loro percorso. Da quel momento, enrica e la figlia si trasferirono nella casa della madre della conduttrice, un passaggio che evidenziò le difficoltà economiche e familiari crescenti.
La scomparsa di daniele pettinari e le difficoltà economiche per enrica
Dopo solo due anni di vita coniugale, daniele pettinari scomparve improvvisamente dalla vita di enrica e di loro figlia, lasciandola sola a portare avanti tutto il peso della maternità appena iniziata. Nel racconto, la conduttrice precisa che la figlia verdiana aveva solo 11 mesi quando il padre sparì, senza lasciare spiegazioni né un supporto economico. La mancata partecipazione di pettinari alla crescita della bambina si è tradotta anche in assenza di sostegno finanziario. Enrica ha spiegato senza giri di parole di non aver mai ricevuto alcun contributo dall’ex marito, traducendo questa mancanza come una sua responsabilità personale, evidenziando il confronto con altre donne che invece avevano mariti facoltosi a garantire stabilità economica.
Verdiana: crescere senza padre e la scelta del cognome
Verdiana, unica figlia di Enrica Bonaccorti e daniele pettinari, è cresciuta in un ambiente dove l’assenza paterna non ha inciso sulla sua quotidianità in modo diretto. Enrica ha sottolineato che la ragazza non ha mai cercato la figura del padre né avvertito una mancanza che la spingesse a cercare un dialogo. Cresciuta sotto la protezione della madre e della nonna, verdiana ha in seguito scelto di adottare il cognome materno, una decisione accolta senza difficoltà dalle autorità competenti. Ha spiegato che per lei portare un cognome legato a una famiglia sconosciuta non rappresentava un valore positivo, così ha preferito mantenere il legame con la propria madre attraverso il nome.
La rimozione dei segni del passato: il distacco dai ricordi del matrimonio
Enrica Bonaccorti ha scelto di tagliare ogni legame materiale con il suo matrimonio finito male. Il suo gesto più forte è stato quello di non conservare alcuna fotografia delle nozze e buttare via l’abito da sposa, simbolo di un periodo al quale non vuole più pensare. Ha mantenuto soltanto un dettaglio: una cintura rossa che faceva parte dell’abito, che ricorda in modo preciso. La giacchetta bianca dell’abito, con bottoni dello stesso colore e tessuto della cintura, resta così nella sua memoria solo come un capo unico ma ormai privo di significato affettivo. Questo distacco materiale riflette il tentativo di voltare pagina e costruire un presente diverso per sé e per la figlia.
