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Elodie conquista San Siro trasformando lo stadio in una discoteca con uno show da 37 canzoni

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L'8 giugno 2025 Elodie ha trasformato San Siro in una grande pista da ballo con un concerto di oltre due ore, coinvolgendo 45mila spettatori e segnando una tappa fondamentale nella sua carriera, tra musica, ospiti e messaggi di inclusione. - Unita.tv
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Il 8 giugno 2025 Elodie ha portato a San Siro un concerto che ha trasformato lo stadio milanese in una vasta pista da ballo. La cantante ha riunito 45mila persone in uno spettacolo lungo più di due ore, fatto di musica, ospiti e coreografie. Questo evento segna un momento decisivo nella carriera di Elodie, che dal suo inizio umile in discoteca è arrivata a calcare uno dei palchi più prestigiosi d’Italia.

Un viaggio da discoteca a san siro

Andrea Delogu, su X, ha sintetizzato con una frase il percorso di Elodie: “da lavorare in discoteca a calcare il palco di San Siro.” La serata di domenica 8 giugno ha mostrato una progressione netta nella carriera della cantante. Non si è trattato solo di un salto di popolarità, ma di una crescita artistica evidente che ha portato a un’esibizione capace di tenere incollati 45mila spettatori per oltre due ore.

San Siro è diventato un vero e proprio tempio della musica e del divertimento grazie alla presenza di Elodie, che ha guidato il pubblico in una serata dal ritmo incalzante. Da un lato si è mantenuta l’atmosfera delle discoteche a cui la cantante era legata all’inizio, dall’altro si è vista una produzione complessa, pensata per uno dei palchi più grandi d’Italia.

Durata e struttura dello spettacolo

Lo show di Elodie è durato due ore e 25 minuti, durante i quali sono state eseguite 37 canzoni. Lo spettacolo si è sviluppato in quattro atti, ognuno con un mix di performance live, coreografie e momenti visivi intensi. La presenza di vasche d’acqua sul palco, ledwall in alta definizione e la partecipazione di ballerini in formazioni che ricordano direttamente quelle di Beyoncé, ha dato allo show un ritmo altamente spettacolare.

Il concerto non ha mai dato al pubblico la possibilità di una pausa: ogni brano si è incastrato nell’altro mantenendo alta l’energia. L’inserimento di drag queen rimaste sul palco durante tutto lo show ha aggiunto un elemento di spettacolo unico, mentre alcuni messaggi su temi sociali come l’uguaglianza sono stati diffusi con slogan creativi come “MAGA” .

Ospiti e messaggi di inclusione

La scaletta ha previsto diversi duetti con artisti come Achille Lauro, Gianna Nannini e Gaia. Questi momenti di collaborazione hanno contribuito a sottolineare l’importanza dell’inclusione nello spettacolo. Anche la presenza della bandiera della Palestina è stata un gesto significativo, inserito in uno show che ha espresso sensibilità verso questioni di attualità e giustizia sociale.

La partecipazione di dj come la russa Nina Kravitz, nota per le sue posizioni politiche controverse e precedentemente esclusa da alcuni festival, ha aggiunto un elemento di discussione. L’Elodie Show del 2025 ha richiamato l’attenzione anche per questo tipo di scelte, dimostrando come la musica possa accogliere voci diverse, pur tra occasionali polemiche.

Scenografie, riferimenti a madonna e impatto sul pubblico

Elodie ha curato ogni dettaglio della performance, dai costumi firmati alle coreografie eseguite con precisione da un corpo di ballerini numeroso. L’impianto scenico ha previsto un uso intenso di luci e video, rendendo ogni momento dello spettacolo dinamico e ipnotico.

Non sono mancati riferimenti espliciti a Madonna, con richiami alle sue tournée storiche come il Confession Tour del 2006 e il Girlie Show del 1993. Alcuni passaggi musicali e la disposizione dei ballerini sul palco hanno riportato alla mente quegli eventi, sottolineando la passione di Elodie per la diva americana.

Nonostante i cambi di ritmo, l’identità dello show è stata forte e definita. La cantante è apparsa concentratissima, segno di quanto si sia preparata con cura per questo appuntamento di rilievo nella sua carriera.

Equilibrio tra featuring e protagonismo personale

Il concerto, con 37 canzoni, ha visto numerosi featuring che hanno arricchito la scena ma, allo stesso tempo, attenuato l’impatto diretto della cantante come unica protagonista. Alcuni momenti di grande intensità sono stati le esecuzioni di “America” di Gianna Nannini, con un gesto affettuoso tra le interpreti sul palco, e “Rolls Royce” di Achille Lauro, da sempre uno dei brani più coinvolgenti.

Questa abbondanza di collaborazioni alimenta una discussione aperta nel mondo della musica sui limiti del protagonismo femminile nei grandi show collettivi. La somiglianza, a livello stilistico e scenografico, tra artisti emergenti e affermati rischia di generare una certa omogeneità, che si riflette anche nella moda e nei look scelti.

Riflessione sulla scena musicale e i singoli

Oggi gli album musicali, più che storie complete, sono spesso raccolte di singoli pensati per funzionare nei palinsesti radio e streaming. Dietro questi singoli ci sono autori che lavorano per molte voci del panorama musicale, riducendo a volte quella differenza distintiva che un tempo caratterizzava ogni artista.

Alla luce di questa situazione, risulta comprensibile la scelta di concerti con molti ospiti, anche se si perde un po’ di quella carica unica che solo una star può offrire. Restano però momenti in cui il pubblico si lascia andare, dimostrando di apprezzare quelle rare scintille di protagonismo puro offerte dalle interpreti.

San Siro, con lo show di Elodie, ha assistito a un evento che mette insieme ambizione, musica e spettacolo, segnando probabilmente uno dei grandi capitoli della musica live italiana del 2025.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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