Scopri cosa ha detto Eli Roth sulla detenzione di Greta Thunberg da parte dell’esercito israeliano* e perché i suoi post hanno fatto infuriare il web.*
Eli Roth, regista famoso per film horror come The Green Inferno e Aftershock, si è scagliato contro Greta Thunberg in modo molto duro. Tutto è partito da un episodio recente: l’attivista svedese è stata fermata dall’esercito israeliano mentre cercava di portare aiuti umanitari a Gaza via mare.
In un post su Instagram, diventato virale, Roth ha scritto una frase che ha fatto subito scalpore: “Dovrebbe essere divorata dai cannibali”. Una dichiarazione choc, soprattutto considerando che il cannibalismo è proprio uno dei temi del suo film del 2013 The Green Inferno.
Come la scena del cannibalismo è diventata un insulto a greta thunberg
La scelta di Roth non è casuale. Nel suo film The Green Inferno, infatti, si parla proprio di cannibalismo in una tribù amazzonica. Ma usare questa immagine per augurare del male a Greta Thunberg ha scatenato molte reazioni negative.
Il regista avrebbe potuto scegliere altre espressioni forti o critiche più dirette, ma ha preferito richiamare una delle sue scene più violente per attaccare l’attivista. Questo ha fatto pensare a molti che volesse provocare volutamente.
Eli roth accusa greta di antisemitismo e alza la posta sui social
Non contento, Roth ha rincarato la dose con un altro post sempre su Instagram. Qui ha accusato Greta di diffondere propaganda antisemita e si è rivolto direttamente ai suoi follower: “Se avete pubblicato la propaganda antisemita di Greta, per me siete morti”.
Questa frase dura ha acceso ulteriormente il dibattito online. Molti utenti hanno criticato Roth per aver usato parole così pesanti in un contesto già molto delicato come quello del conflitto israelo-palestinese.
Le reazioni social non si sono fatte attendere
Il commento di Roth ha scatenato ondate di messaggi sia a favore sia contro il regista. Alcuni lo hanno difeso sostenendo che stava semplicemente esprimendo la sua opinione politica, altri invece lo hanno accusato di alimentare odio e divisione.
In ogni caso, quando si toccano temi così sensibili come la situazione in Medio Oriente o figure pubbliche come Greta Thunberg, le polemiche sono praticamente inevitabili.
Un momento difficile per eli roth anche sul fronte cinematografico
Questi scontri social arrivano mentre Eli Roth sta attraversando una fase complicata nella sua carriera cinematografica. Il suo ultimo film Borderlands è stato uno dei flop più clamorosi degli ultimi anni.
Il budget elevatissimo non è stato ripagato dagli incassi al botteghino e durante le riprese lo stesso Roth è stato sostituito da Tim Miller per alcune scene aggiuntive che hanno cambiato quasi metà del film.
Tra flop e nuovi progetti: cosa bolle in pentola per il regista horror?
Nonostante le difficoltà con Borderlands, Eli Roth non si ferma. Attualmente sta lavorando alla produzione del sequel di Thanksgiving, uno slasher horror che aveva sorpreso positivamente qualche anno fa grazie al suo successo inatteso.
Questo progetto sembra essere una nuova occasione per lui di tornare alla ribalta nel mondo dell’horror dopo qualche passo falso recente.
Quando cinema e politica si intrecciano troppo da vicino
Il caso dei commenti di Eli Roth su Greta Thunberg mostra quanto sia complicato oggi parlare apertamente sui social quando si toccano questioni politiche delicate come il conflitto israelo-palestinese o l’attivismo ambientale.
I personaggi pubblici rischiano spesso di finire nel mirino delle polemiche se esprimono opinioni forti o divisive. E i fan possono trasformarsi rapidamente in critici spietati o sostenitori accaniti.
Per ora resta da vedere se queste dichiarazioni avranno conseguenze sulla carriera o sull’immagine pubblica del regista americano nei prossimi mesi. Intanto i riflettori restano puntati sulle tensioni internazionali che coinvolgono anche figure simbolo come Greta Thunberg.
