Home durante il tour a new york barry diller svela il set più drogato visto alla paramount: popeye di robert altman

durante il tour a new york barry diller svela il set più drogato visto alla paramount: popeye di robert altman

Barry Diller rivela dettagli inediti sul set di Popeye, evidenziando l’uso diffuso di sostanze stupefacenti e il clima particolare durante la produzione del film diretto da Robert Altman nel 1980.

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Barry Diller, ex CEO di Paramount Pictures, ha rivelato che sul set del film "Popeye" (1980) si respirava un clima di uso diffuso di droghe, con episodi di traffico di cocaina, rendendo quella produzione una delle più "cocainomani" del suo periodo alla guida dello studio. - Unita.tv

Barry diller, ex ceo della paramount pictures, ha raccontato alcuni dettagli inediti sul lavoro dietro le quinte di uno dei film più particolari prodotti dallo studio durante i suoi anni di gestione. Il racconto ai margini della tappa newyorkese dedicata alla promozione del suo libro di memorie “Who Knew”, ha acceso i riflettori su episodi curiosi legati al set di popeye, il film di robert altman del 1980. Quel set, secondo diller, rappresenta il massimo esempio dell’uso di sostanze durante una produzione cinematografica del tempo.

Il racconto di diller sulla promessa della cocaina nel set di popeye

Durante l’incontro con il pubblico a new york, barry diller ha risposto senza esitazioni quando gli è stato chiesto quale fosse il set più “cocainomane” in cui aveva messo piede durante la sua direzione della paramount. La risposta, “popeye”, ha sorpreso molti, data la fama del film e la figura luminosa di robin williams nel cast. diller ha ricordato che il film, girato a malta sotto la regia visionaria di robert altman, era letteralmente permeato da una presenza massiccia di sostanze stupefacenti tra chi lavorava dietro e davanti alle camere.

Secondo diller, l’uso di droghe era talmente diffuso e visibile da non poter essere ignorato o nascosto. Raccontando un particolare più inquietante, ha spiegato che le scatole di pellicola spedite quotidianamente a los angeles per la lavorazione venivano sfruttate per il traffico di cocaina. Quella pratica testimonia non solo il livello di normalizzazione, ma anche l’ambiente sopra le righe di quel periodo sul set. La sensazione che diller ha riportato è stata quella di un clima “tutti strafatti”, una situazione inusuale ma definita quasi routine da chi era coinvolto nella produzione.

Il contesto di barry diller alla guida della paramount pictures

barry diller ha guidato la paramount pictures dal 1974 al 1984, un periodo segnato da una serie di successi cinematografici diventati poi pietre miliari per la cultura pop americana. Sotto la sua direzione uscirono film come la febbre del sabato sera, grease, i predatori dell’arca perduta e beverly hills cop. Ogni pellicola di quel decennio ha lasciato un segno nello scenario hollywoodiano, affermando la paramount come uno studio dal grande peso artistico e commerciale.

Proprio all’interno di quella esperienza va inquadrata la produzione di popeye, che pure non ebbe lo stesso impatto clamoroso sulla critica come altri titoli della casa ma riuscì a raggiungere un buon risultato al botteghino. Questo contesto aiuta a capire come diller, pur essendo abituato a gestire grandi progetti, abbia trovato proprio in popeye un caso fuori dall’ordinario legato alle condizioni di lavoro e all’ambiente che circondava il set.

Popeye: il film, il cast e le reazioni del pubblico e della critica

popeye rappresenta uno dei primi ruoli importanti sul grande schermo per robin williams dopo i successi televisivi in happy days e nello spin-off mork & mindy. La sua partecipazione al progetto segnò il passaggio dalla tv al cinema per un attore allora in crescita e dal carattere esplosivo.

Accanto a lui, nel ruolo di olive oyl, c’era shelley duvall, attrice spesso scelta da robert altman per i suoi lavori. La commistione tra la regia particolare di altman e gli interpreti creò un prodotto che, per quanto strano, conquistò il pubblico fino a incassare 60 milioni di dollari globali. Il budget iniziale, molto più basso, garantì un buon margine di profitto. Le critiche però si divisero: molte recensioni evidenziarono stranezze e debolezze nel tono e nella realizzazione, creando un clima di giudizio contrastato tra esperti e spettatori.

Nonostante le tensioni emerse e le atmosfere poco convenzionali sul set, popeye resta un capitolo particolare nella storia di paramount pictures e nella carriera di diller, capace di rivelare come anche dietro alcune produzioni apparentemente curiose si celino dinamiche complesse e stravolgenti.