L’ultimo weekend al cinema negli Stati Uniti mostra una netta vittoria di dragon trainer, il reboot firmato dreamWorks che ha scatenato l’entusiasmo del pubblico. Il film ha superato le attese con incassi robusti e un impatto significativo anche oltreoceano. In parallelo, emerge con forza material love, prodotto da A24 che mette al centro un insolito triangolo sentimentale tra Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans. Allo stesso tempo, alcuni titoli attesi come ballerina registrano risultati meno brillanti, mostrando le difficoltà di certi spin-off nel conquistare il pubblico.
Dragon trainer e il successo al box office statunitense e internazionale
Dragon trainer, diretto da Dean Deblois noto per aver creato il franchise originale, ha ottenuto un esordio di rilievo negli Stati Uniti. Il film ha incassato 83 milioni di dollari in 4.356 sale, con una media per sala di ben 19.214 dollari. Questi numeri superano le previsioni degli analisti e confermano il gradimento del pubblico per questa nuova versione della saga ambientata nel regno dei vichinghi. Il successo si riflette anche sul mercato globale, dove il film ha raggiunto 114 milioni di dollari di incassi, portando il totale mondiale vicino ai 198 milioni.
Investimenti e rating
Il progetto ha richiesto un investimento rilevante: il budget è stato di 150 milioni di dollari, a cui si aggiungono altri 100 milioni spesi per la promozione. Nonostante questa mole di spesa, dragon trainer si conferma uno dei film con rating PG più redditizi da tempo, seguendo le tracce di altri titoli che hanno ottenuto risultati simili come un film Minecraft e Lilo & Stitch.
La capacità di dragon trainer di conquistare diverse fasce d’età e offrire un intrattenimento visivo riconoscibile ha contribuito a consolidare questo esordio notevole. L’affluenza nelle sale, ancora fortemente segnate dalla concorrenza di streaming e uscite digitali, sottolinea l’interesse per produzioni che uniscono animazione e storie di avventura in modo efficace.
Material love: la scommessa di A24 e la risposta del pubblico
In terza posizione spicca material love, una commedia romantica fuori dagli schemi che A24 ha messo in campo con decisione, puntando su un cast solido e una regia fresca firmata da Celine Song. Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans sono i protagonisti di questo triangolo sentimentale dai toni insoliti, che ha raccolto 12 milioni di dollari in 2.844 sale. La media per sala, pari a 4.219 dollari, è un dato incoraggiante per un film con un budget di 20 milioni.
Un commento sul film
David A. Gross, esperto di mercato cinematografico, ha definito la pellicola una storia perfetta per questa fascia, evidenziando il potenziale della regista Celine Song.
Material love trova spazio come controprogrammazione estiva, rivolta a un pubblico adulto in cerca di storie diverse dalla consueta offerta blockbuster.
Questo risultato premia una strategia rischiosa: l’attenzione a contenuti più intimisti e meno previsti nelle programmazioni di massa. Le dinamiche tra i personaggi, unite a una scrittura calibrata, sembrano aver colpito nel segno, facendo emergere una proposta originale in un periodo spesso dominato da grandi produzioni d’azione e fantasy.
Il percorso di material love potrebbe segnare la strada per nuove forme di racconto sentimentale nelle sale italiane e internazionali, confermando A24 come uno dei produttori più attenti alle novità narrative.
La parabola di altri titoli: mission impossible e ballerina sotto osservazione
Il continuo successo di mission: impossible – the final reckoning resta solido ma mostra segni di rallentamento: con altri 10,3 milioni in cassa, ha superato i 166 milioni di incassi negli USA, mentre complessivamente è arrivato sopra i 506 milioni nel mondo. Questo nonostante il budget estremamente elevato, stimato intorno ai 400 milioni di dollari, renda ancora lontana la soglia del profitto per gli investitori.
L’interesse intorno alla saga con Tom Cruise regge, ma le spese record del film complicano la valutazione finanziaria. Gli incassi devono comunque crescere molto per coprire sia i costi di produzione che la quota trattenuta dalle sale cinematografiche.
Ballerina: spin-off in difficoltà
Al contrario, ballerina, lo spin-off di John Wick con Ana De Armas, fatica a mantenere il ritmo sperato. L’action movie, con un rating R per la violenza esplicita, ha incassato 9,4 milioni nel weekend d’esordio, scivolando al quinto posto. Il totale in patria è di 41,8 milioni, mentre dall’estero arrivano ulteriori 50 milioni, per un quantitativo globale di 91,5 milioni.
Il film spicca per un budget di 90 milioni, superiore ai capitoli precedenti di John Wick, ma questa spesa non si riflette pienamente nel gradimento del pubblico. Il calo di interesse evidenziato dal posizionamento e dal dato relativo al weekend suggerisce una risposta meno entusiasta, forse legata a una proposta meno originale o al timore dei contenuti forti.
Ballerina sembra dunque un titolo che, pur legato a un brand noto, incontra difficoltà sul mercato, segnalando che neanche un cast di richiamo come Ana De Armas garantisce il successo quando il pubblico si mostra distratto.
La competizione tra titoli diversi, dai grandi blockbuster animati alle romcom adulte fino agli action violenti, continua a movimentare le classifiche di incasso, offrendo un quadro variegato del mercato cinematografico nel 2025.