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Doppio gioco con alessandra mastronardi su canale 5: una fiction italiana tra poker e spionaggio

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"Doppio gioco" è una fiction italiana in quattro serate, in onda su Canale 5 dal 27 maggio 2025, che unisce spionaggio e introspezione psicologica. Alessandra Mastronardi interpreta Daria Giraldi, una giovane con talento nell’interpretare le persone, coinvolta in una missione sotto copertura per catturare un criminale internazionale. La serie, diretta da Andrea Molaioli, si distingue per un approccio rif - Unita.tv
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Doppio gioco segna il ritorno di alessandra mastronardi in una fiction in prima serata su canale 5, a partire dal 27 maggio 2025. La serie, prodotta da RTI e Fabula Pictures, propone una trama in quattro serate che fonde temi di spionaggio con un’ambientazione tutta italiana. Mastronardi interpreta Daria Giraldi, il cui talento nel leggere le persone la spinge in una squadra sotto copertura per catturare un criminale internazionale. La fiction offre un approccio diverso al genere spy story grazie a una narrazione che privilegia i personaggi e le loro trasformazioni. Abbiamo raccolto dettagli sul progetto dal cast e dal regista Andrea Molaioli, scoprendo il dietro le quinte di questo titolo.

La trama e il personaggio di daria giraldi

Doppio gioco ruota attorno a Daria Giraldi, interpretata da alessandra mastronardi, una giovane donna capace di cogliere sfumature e segnali nel comportamento degli altri. Questa capacità le è stata trasmessa dal padre, deceduto in un incidente quando lei era bambina. L’uomo le aveva insegnato a interpretare i gesti e le espressioni al gioco del poker, affinando uno sguardo attento e analitico sulle persone. La protagonista viene arruolata dal maggiore Ettore Napoli, un ufficiale interpretato da Simone Liberati, per una missione sotto copertura. L’obiettivo è catturare Gemini, un criminale internazionale impersonato da Max Tortora. La serie sfrutta quindi il tema del poker non solo come gioco, ma come metafora delle dinamiche relazionali e del gioco di ruolo insito nelle azioni di spionaggio.

Un ruolo centrale per daria

La capacità di leggere gli altri infonde a Daria un ruolo centrale nella storia, perché il suo sguardo esperto diventa indispensabile in situazioni di tensione e imprevisti. La figura del padre, non presente direttamente ma chiave per la sua formazione, contribuisce a dare profondità psicologica alla sua interpretazione. La serie intende così coniugare aspetti della suspense con riflessioni sui legami familiari e sulle conseguenze di traumi infantili.

Un’italianità marcata nella spy story

Il regista andrea molaioli sottolinea che doppio gioco si distanzia dalle classiche spy story di stampo anglosassone o nordamericano. I riferimenti a titoli internazionali ci sono, ma non rappresentano uno studio maniacale o un modello da replicare pedissequamente. L’opera nasce piuttosto dal gusto personale degli autori e si inserisce nel contesto di una fiction italiana dai tratti riconoscibili.

Molaioli precisa come le sceneggiature privilegino le svolte narrative legate alla crescita dei personaggi, piuttosto che la mera spettacolarizzazione di sequenze d’azione o di intrighi. Gli episodi muovono la storia grazie alle scelte interiori dei protagonisti, spesso conflittuali, che si trovano a gestire consapevolezze nuove e impreviste. Questa gestione della narrazione rende doppio gioco un prodotto con una struttura più contenuta e riflessiva rispetto a molti spy thriller d’oltreoceano.

Un racconto radicato nel contesto italiano

L’obiettivo è offrire al pubblico una fiction che racconta storie di spie filtrate dal vissuto italiano, con ambientazioni locali e dinamiche riconoscibili, meno eccessive e più introspettive rispetto ai grandi successi internazionali. Questo rende il progetto molto radicato nel suo contesto produttivo e culturale.

Gli attori tra poker e interpretazione

Il gioco del poker si intreccia con il lavoro degli attori, perché bluff e interpretazione sembrano due facce della stessa medaglia. Max Tortora, che interpreta il criminale Gemini, riconosce che il bluff richiede capacità recitative e che i veri pokeristi spesso agiscono da attori nel gestire le proprie espressioni. L’esperienza sul set ha fatto riflettere anche alessandra mastronardi, che ha ammesso di non essere una buona bluffatrice, nonostante il suo mestiere di attrice.

“Ho visto l’interpretare un ruolo non come una finzione ma come un rivivere emozioni autentiche.” Questo suo approccio rende difficile fingere consapevolmente, come invece chiede il bluff. Simone Liberati, invece, confessa di non amare i giochi da tavolo e di non divertirsi al poker, mostrando un distacco ironico da quella pratica.

Nel complesso, l’interazione tra l’arte dell’interpretazione e quella del poker aggiunge uno strato di complessità ai personaggi. Gli attori devono calarsi nei loro ruoli con attenzione alle sfumature psicologiche, mentre il tema del gioco sottolinea il doppio livello di realtà nel racconto.

Il dietro le quinte e il lavoro di squadra

Sul set, la collaborazione tra regista e attori ha richiesto equilibrio e condivisione. Andrea Molaioli ha spiegato di non dare troppi consigli diretti, scegliendo invece di lavorare insieme al cast per trovare la miglior via narrativa. La forza di doppio gioco sta nella convivenza di più generi e approcci, dalla suspense all’azione, passando per momenti di introspezione.

Il regista insiste sul valore della conversazione continua tra interpreti e regia, un processo di costruzione collettiva in cui ogni contributo viene ponderato e integrato. Questa filosofia evita imposizioni rigide e lascia spazio a esplorazioni personali di ogni attore, valorizzando la loro sensibilità nei confronti dei personaggi.

Gli interpreti hanno confessato anche qualche difficoltà, per esempio mastronardi ha riconosciuto di non essere riuscita a perfezionare il bluff come avrebbe voluto. Scambi scherzosi tra il cast hanno stretto rapporti, mentre ognuno arricchiva il proprio bagaglio umano e professionale. L’esperienza è stata una palestra per nuove competenze, specialmente nel genere action, poco frequentato dai protagonisti fino ad ora.

Doppio gioco azienda una prova sulla duttilità del talento italiano, tra tensione e gioco di ruoli, raccontando un’Italia capace di misurarsi con atmosfere internazionali mantenendo il proprio sguardo personale e concreto.

Written by
Matteo Bernardi

Matteo Bernardi è un blogger versatile che racconta con passione e precisione temi legati a cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. La sua scrittura unisce rigore informativo e attenzione per i dettagli, con l’obiettivo di offrire ai lettori contenuti aggiornati, accessibili e mai banali. Ogni suo articolo è pensato per informare e stimolare il pensiero critico.

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