Un fatto insolito è accaduto in una palestra: una donna di 41 anni ha subito un arresto cardiaco durato 17 minuti senza battito, ma ce l’ha fatta. La sua testimonianza, intensa e dettagliata, racconta momenti di grande tensione e un’esperienza fuori dal corpo, un racconto raro e diretto su cosa si prova in situazioni così estreme.
Arresto cardiaco improvviso in palestra: cosa è successo a Victoria Thomas
Victoria Thomas, 41 anni, era in palestra quando ha cominciato a sentirsi male. “Ero stanca, confusa”, ha detto. Poi è caduta a terra, priva di sensi. L’emergenza è scattata subito. I soccorritori hanno iniziato la rianimazione, ma il cuore non dava segni di vita. Hanno continuato a insistere, anche se passava il tempo e la situazione sembrava senza speranza. Per Victoria quei minuti sono sembrati infiniti. Rimanere senza battito per più di un quarto d’ora è un evento gravissimo, che mette a dura prova sia la persona che presta soccorso.
Di solito, senza ossigeno il cervello subisce danni irreparabili. Per questo, il suo salvataggio è davvero straordinario. Victoria ha raccontato che il cuore “non batteva proprio”, mentre lei si trovava in uno stato a metà tra coscienza e incoscienza, una condizione difficile da spiegare e da comprendere appieno.
L’esperienza fuori dal corpo di Victoria: il racconto di un momento unico
Nel pieno dell’arresto cardiaco, Victoria ha vissuto un’esperienza fuori dal corpo, quel fenomeno di cui si parla poco e che la scienza ancora fatica a spiegare. “All’improvviso è diventato tutto nero”, ha raccontato. “Poi ho visto me stessa dall’alto, come se stessi fluttuando vicino al soffitto della palestra”. Da lì ha guardato il suo corpo e i soccorritori al lavoro. Non ha provato quella sensazione di pace o luce che spesso si sente descrivere in casi simili; lei ha visto solo ciò che c’era intorno, macchine e persone.
Un dettaglio che l’ha colpita sono state le sue gambe, che le sembravano gonfie. Un particolare confermato anche dalle foto scattate poco prima dell’incidente. Questa precisione dà concretezza al suo racconto e mostra quanto fosse reale la sua esperienza. Il fenomeno fuori dal corpo resta un mistero, un confine sottile tra biologia e percezione.
Il ritorno alla vita dopo 17 minuti senza battito e il lungo cammino in terapia intensiva
Dopo 17 minuti senza battito, qualcosa è cambiato: il cuore di Victoria ha ricominciato a battere, lentamente ma in modo stabile. I medici, che non si sono mai arresi, si sono detti sorpresi dalla sua forza. Il fatto che Victoria fosse giovane e in buona salute ha sicuramente giocato un ruolo importante nella decisione di continuare le manovre di rianimazione.
Subito dopo, è stata portata al Bristol Royal Infirmary e tenuta in coma farmacologico per tre giorni, una scelta necessaria per aiutare il cervello a riprendersi. Quando si è svegliata, ha iniziato un percorso di riabilitazione e controllo. La sua sopravvivenza dopo un arresto così lungo è un caso raro, che dimostra la forza dell’essere umano e l’importanza di un soccorso tempestivo. La sua storia continua a essere seguita con attenzione da medici e specialisti.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Davide Galli