Don Camillo e l’onorevole Peppone: il terzo capitolo della saga in onda su Rete 4

Sabato 5 aprile, Rete 4 trasmette “Don Camillo e l’onorevole Peppone”, film del 1955 con Fernandel e Gino Cervi, che esplora le sfide politiche di Brescello nel dopoguerra.
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Don Camillo e l'onorevole Peppone: il terzo capitolo della saga in onda su Rete 4 - unita.tv

Sabato 5 aprile, alle ore 21:25, Rete 4 trasmetterà il terzo capitolo della celebre saga cinematografica dedicata a Don Camillo e Peppone. Il film, intitolato “Don Camillo e l’onorevole Peppone“, rappresenta un’importante continuazione delle storie scritte da Giovannino Guareschi, che ha anche contribuito alla sceneggiatura. Questo lungometraggio, prodotto nel 1955 da Rizzoli Film e diretto da Carmine Gallone, è parte di una serie che ha affascinato generazioni di spettatori. La colonna sonora, firmata da Alessandro Cicognini, accompagna le avventure dei due protagonisti, rendendo l’atmosfera ancora più coinvolgente.

I protagonisti e il cast del film

Nel film “Don Camillo e l’onorevole Peppone“, i ruoli principali sono affidati a Fernandel e Gino Cervi, che interpretano rispettivamente Don Camillo e Peppone. Questi due personaggi, già noti al pubblico per le loro vivaci interazioni, tornano a far parlare di sé in un contesto che riflette le tensioni politiche dell’epoca. Accanto a loro, ritroviamo Leda Gloria nel ruolo della moglie di Peppone e Saro Urzì, che interpreta il personaggio de “il Brusco”. La presenza di attori di talento contribuisce a dare vita a una storia ricca di umorismo e riflessioni sulla società italiana del dopoguerra.

La trama: Brescello e le sue sfide politiche

Ambientato nel pittoresco paese di Brescello, “Don Camillo e l’onorevole Peppone” si svolge nell’immediato dopoguerra, un periodo caratterizzato da forti contrasti tra il Partito Comunista e quello Democristiano. La comunità è divisa su questioni importanti, come la proposta di installare un monumento dedicato alla pace nel centro del paese. In questo contesto, Don Camillo si trova a dover affrontare non solo le sfide spirituali, ma anche le ambizioni politiche del suo amico e rivale, Peppone.

Peppone, infatti, ha deciso di candidarsi come deputato a Roma. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, deve prima ottenere l’attestato di quinta elementare. Don Camillo, pur non condividendo l’idea di Peppone, decide di sostenerlo durante l’esame di italiano, un momento che segna una temporanea alleanza tra i due. Ma la loro amicizia è destinata a essere messa alla prova, poiché, una volta eletto, Peppone si trova di fronte a una scelta cruciale: continuare la sua carriera politica o tornare a Brescello, dove il suo cuore appartiene.

Un finale inaspettato e il legame tra i due protagonisti

Dopo essere salito sul treno diretto a Roma, Peppone si rende conto che la sua vera vocazione è quella di sindaco del suo amato paese. Questo momento di introspezione lo porta a rinunciare all’incarico di deputato, dimostrando che, nonostante le divergenze politiche, il legame con Brescello e la sua comunità è ciò che conta di più. La pellicola si chiude su una nota di riflessione, sottolineando l’importanza delle radici e dell’identità, elementi che caratterizzano la vita di ogni individuo.

Don Camillo e l’onorevole Peppone” non è solo un film comico, ma un’opera che invita a riflettere sulle dinamiche sociali e politiche dell’epoca, mantenendo viva la tradizione di Guareschi e il suo sguardo critico sulla società italiana. Con il suo mix di umorismo e serietà, il film continua a essere un classico amato dal pubblico, pronto a intrattenere anche le nuove generazioni.