La procura di civitavecchia ha affidato una superperizia genetica per chiarire il mistero delle lacrimazioni e trasudazioni che interessano la statua della madonna di trevignano romano e il quadro del cristo. Secondo l’analisi, le tracce biologiche rilevate sugli oggetti sacri appartengono a una sola persona. Questo elemento apre una nuova fase nell’inchiesta per truffa ai danni dei fedeli, che vede coinvolti direttamente i protagonisti legati alla vicenda.
Risultati della superperizia: dna esclusivo di gisella cardia
Il genetista forense emiliano giardina ha condotto gli esami richiesti dalla giudice vittoria sodani, titolare delle indagini preliminari. La sua analisi si è concentrata su quattro punti precisi: entrambe le guance della statua della madonna, oltre al volto e alla veste del quadro raffigurante il cristo. Dai tamponi effettuati è emerso che tutte le tracce biologiche appartengono esclusivamente a gisella cardia , considerata la presunta veggente di Trevignano Romano.
Non sono state trovate altre impronte o materiale genetico riconducibile al marito gianni cardia, anch’egli indagato nel procedimento. Questa evidenza scientifica limita fortemente l’ambito degli attori coinvolti nella possibile manipolazione degli oggetti religiosi. Il documento ufficiale firmato da Giardina riporta con precisione i metodi adottati per garantire l’attendibilità dei risultati.
Approfondimenti tecnici: tac e controlli escludono meccanismi artificiali
Per escludere ogni sospetto su eventuali trucchi o dispositivi nascosti nelle opere sacre, lo stesso esperto ha sottoposto sia la statuetta sia il quadro a tomografie computerizzate . Questi controlli hanno permesso di osservare internamente gli oggetti senza danneggiarli o alterarne lo stato originario.
L’esame non ha rivelato alcun sistema meccanico in grado di produrre lacrimazioni o trasudazioni artificiali dalle superfici analizzate. Questo conferma che i fenomeni riscontrati non derivano da interventi tecnici ma sono collegabili soltanto alle sostanze biologiche rinvenute tramite i tamponamenti.
Le procedure seguite rispettano rigorosamente la catena di custodia prevista dalla legge per prove così delicate; ciò garantisce l’integrità delle analisi svolte fino al 6 febbraio 2025, data riportata nel fascicolo dell’indagine in corso presso la procura locale.
Implicazioni dell’indagine sulla vicenda religiosa a trevignano romano
L’esito della superperizia rappresenta un passaggio cruciale nell’evoluzione dell’inchiesta contro chi avrebbe potuto sfruttare eventi miracolosi falsificati ai danni dei fedeli devoti alla madonna e al cristo venerati nel paese laziale. L’attribuzione univoca del dna potrebbe orientare ulteriormente le verifiche giudiziarie verso responsabilità precise all’interno del nucleo familiare Cardia.
Questa svolta arriva dopo anni in cui fenomeni inspiegabili avevano attirato curiosità ma anche dubbi crescenti tra cittadini ed esperti esterni. Ora spetterà agli investigatori valutare come questi elementi si inseriscono nel contesto più ampio delle accuse mosse dalla procura riguardo possibili truffe legate alla devozione popolare.
Nel frattempo restano sotto osservazione tutti gli sviluppi processuali legati alle testimonianze raccolte finora insieme ai nuovi accertamenti tecnico-scientifici disposti dagli organi competenti sul territorio laziale. “La verità emerge passo dopo passo, grazie alla scienza e alla giustizia,” hanno commentato fonti investigative.