
Un acceso confronto tra Rose Villain e Shade mette in luce le tensioni e le divergenze nella musica italiana contemporanea, tra critiche sull’originalità e stili comunicativi opposti. - Unita.tv
Un recente scambio acceso tra rose villain e shade ha riacceso l’attenzione sulle tensioni all’interno della musica italiana, tra frecciate e commenti pungenti. Il confronto si è acceso dopo alcune dichiarazioni di rose villain, seguite da una risposta diretta e dura di shade.
Rose villain nega di conoscere shade durante un podcast
Durante una puntata del podcast est radio, rose villain ha partecipato a un gioco chiamato “smash or pass”, dove si dovevano giudicare canzoni scelte casualmente. Quando è comparsa la traccia “bene ma non benissimo” di vito shade, rose villain ha chiesto chi fosse l’artista, mostrando di non conoscerlo. Ha poi espresso un giudizio netto sul brano, definendolo “non il suo vibe”. Questo gesto ha scatenato la reazione di shade, che ha interpretato la mancata conoscenza e il giudizio critico come un affronto pubblico.
Tensioni nella scena musicale attuale
Questa frase del podcast non è passata inosservata, soprattutto perché rose villain è un’artista nota e il fatto che non conoscesse shade ha suscitato un certo clamore nel pubblico. In realtà, il momento ha evidenziato le distanze tra alcune figure della scena musicale attuale, spesso sulle posizioni opposte anche riguardo al modo di fare musica e comunicare.
La risposta di shade con un dissing diretto e tagliente
Shade non si è fatto attendere. Qualche ora dopo il podcast ha pubblicato un video di dissing rivolto direttamente a rose villain. Nel suo freestyle ha usato parole affilate, attaccando non solo lei ma la scena musicale più in generale. Ha iniziato sfottendo la cantante per i suoi capelli blu, un dettaglio fisico diventato simbolo nel suo attacco: “l’unica quarantenne coi capelli blu, che rispetto è Bulma”, ha detto.
Accuse di mancanza di originalità
Shade ha messo in dubbio la sincerità degli artisti attuali, accusandoli di scopiazzare e fare pezzi solo per apparire. Ha definito le canzoni di rose villain “minestre riscaldate”, lasciando intendere si tratti di musica poco originale e a tratti imitata. Ha aggiunto di essere invece la “pizza dell’indomani”, ovvero qualcosa che resta e migliora anche col tempo.
Nel passaggio più caustico, il rapper torinese ha anche commentato la presenza in classifica di certi artisti, riferendosi a loro come “rapper così ritardati che mi hanno rivalutato tutti come Alberto Stasi”, un riferimento duro e colorito alla bassa qualità percepita della musica rap contemporanea.
Shade ha terminato il suo intervento vantando i propri risultati, dicendo di aver vinto “ogni contest”, e sottolineando che il suo livello è “monster”, un chiaro riferimento alla competizione red bull 64 bars, ma mettendo in evidenza di stare su un piano superiore, lontano dal “creator con un content”.
La replica ironica di rose villain in risposta al dissing
Rose villain non ha lasciato cadere il discorso. Con un tono decisamente sarcastico ha risposto a shade, ribadendo la sua posizione e sdrammatizzando con una battuta: “bulma è una mia cosplayer”. L’uso di ironia ha in parte alleggerito la tensione, ma ha allo stesso tempo confermato che la questione non è affatto chiusa.
Il confronto tra i due protagonisti ha preso a circolare sui social, dividendo i fan in chi sostiene rose villain e chi invece apprezza la presa di posizione di shade. L’attenzione del pubblico è alta anche grazie al fatto che la polemica si basa su dinamiche comuni nell’ambiente musicale italiano, fra punti di vista diversi su come si costruisce la carriera e su quali siano i valori autentici.
Lo scontro come specchio delle tensioni nella musica italiana contemporanea
Il botta e risposta fra rose villain e shade non è solo uno scambio di frecciate personali. Tocca temi più ampi, dal ruolo dell’autenticità al modo in cui artisti e rapper percepiscono il loro pubblico e la scena in cui operano. Shade ha criticato pesantemente la mancanza di originalità e la tendenza a costruire un’immagine più che una carriera solida. Rose villain, dall’altra, ha mostrato distacco verso alcune dinamiche della scena, senza risparmiare giudizi netti su musica e artisti emergenti.
Riflessi sul panorama musicale italiano
Questa situazione evidenzia come la musica italiana stia attraversando fasi di conflitto e confronto all’interno stessa delle sue figure più note. Le dichiarazioni e le reazioni dei due artisti indicano un malessere diffuso, che si traduce in contrapposizioni forti e pubbliche. La polemica potrebbe aprire un dibattito più ampio sui criteri con cui si misura il valore artistico e sulla competitività interna al settore musicale oggi.
Staremo a vedere se questa “faida” si allargherà o se rimarrà un confronto isolato. Resta comunque un caso interessante per capire come le dinamiche mediatiche e artistiche incrociano rivalità e posizioni diverse, e quanto queste influenzino l’immagine degli artisti nel pubblico e nei media.