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Diego abatantuono a 70 anni tra ricordi, crisi economica e nuovi orizzonti con pupi avati

Diego Abatantuono, icona del cinema italiano, riflette sulla sua carriera tra successi e difficoltà finanziarie, evidenziando l’importanza della famiglia e la svolta artistica con Pupi Avati.

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Diego Abatantuono, icona del cinema italiano, riflette sulla sua carriera tra successi, difficoltà finanziarie e la svolta artistica con Pupi Avati, aprendo uno sguardo intimo sul suo percorso personale e il rapporto con la famiglia in vista del suo settantesimo compleanno. - Unita.tv

Diego Abatantuono, attore simbolo del cinema italiano degli ultimi quattro decenni, si prepara a festeggiare il suo settantesimo compleanno il 29 maggio 2025. In questi giorni ha aperto uno spiraglio sulla sua vita, raccontando episodi poco noti del suo percorso professionale e personale. Lo sguardo si concentra su momenti di successo e cadute, fino alla ritrovata stabilità grazie a una svolta nel lavoro con Pupi Avati.

L’ascesa con il terrunciello e le difficoltà finanziarie negli anni ’80

Negli anni Ottanta, Diego Abatantuono ha conquistato il pubblico con il personaggio del ‘terrunciello’, un ruolo comico che gli ha regalato fama e popolarità. Quel personaggio lo ha portato a lavorare intensamente sulla scena cinematografica, apparendo in numerosi film di successo legati a quell’immagine spigliata e ironica. Ma dietro quella facciata brillante, la gestione economica non era altrettanto solida. Abatantuono ha raccontato che, durante le riprese di film come ‘Attila’, si trovava a firmare assegni molto consistenti, mentre ignorava che le tasse su quei guadagni non venivano regolarmente versate. Nel suo racconto emerge la consapevolezza di non aver mai seguito con attenzione le questioni fiscali, portandolo a un peso crescente di debiti. Quegli anni, seppur intensi sul piano professionale, si sono tradotti in mesi difficili sul fronte personale, legati a problemi economici e una certa instabilità.

Un periodo di alti e bassi

Le difficoltà finanziarie nascoste dietro una carriera in ascesa mostrano un lato poco noto dell’esperienza di Diego Abatantuono, rivelando che il successo non sempre coincide con la sicurezza economica.

L’incontro con pupi avati e la svolta verso ruoli più profondi

La carriera di Abatantuono ha preso una direzione nuova quando ha iniziato a collaborare con il regista Pupi Avati. Un aspetto curioso di questo passaggio è il fatto che prima di scegliere Abatantuono, Avati aveva provato a coinvolgere Lino Banfi per una storia che poi invece avrebbe visto Abatantuono protagonista. L’attore ha dichiarato: “Se Lino Banfi avesse accettato, sarebbe andato tutto diversamente”. Questa chiamata ha rappresentato un cambio di rotta, distaccandolo dai personaggi tipici del suo passato comico per avvicinarlo a ruoli più maturi e riflessivi. Con Avati, Abatantuono ha lavorato a film che hanno mostrato diverse sfumature del suo talento, consolidando il suo percorso artistico. L’incontro con il regista ha dato una spinta nuova alla sua carriera, facendolo uscire da quella immagine stereotipata e portandolo verso interpretazioni più profonde e articolate.

La sfida di ruoli più complessi

Questo momento ha segnato un punto di svolta per Abatantuono, ampliando il suo spettro interpretativo e mostrando una versatilità che prima non era stata esplorata.

Il passare del tempo: riflessioni di diego abatantuono sul futuro e la famiglia

Ora che si avvicina ai settanta, Abatantuono si confronta con i cambiamenti imposti dall’età, anche sul piano emotivo e riflessivo. In un’intervista recente ha ammesso di non essersi mai davvero reso conto di cosa significhi diventare anziani, raccontando come solo intorno ai sessant’anni abbia cominciato a percepire quei segnali di cambiamento, spesso spostando lo sguardo altrove, come “uno struzzo”. Il suo racconto mette in luce un risveglio tardivo, una presa di coscienza arrivata quando ormai certi momenti passano inesorabilmente. Nel percorso personale, un ruolo rilevante assume la famiglia e in particolare il rapporto con i nipoti. Abatantuono definisce quell’esperienza “una cosa bellissima”, un conforto e una gioia in una fase diversa della vita. Il tempo che scorre non cancella le passioni, ma porta a guardare con occhi nuovi al quotidiano, tra ricordi e nuovi affetti che si aggiungono alla storia di un’artista ancora presente sullo schermo.

Uno sguardo al futuro e alla famiglia

Il legame con i nipoti rappresenta per Diego Abatantuono una fonte di piacere e di rinnovata energia in una fase nuova della sua esistenza.

Diego Abatantuono, con le sue confessioni, illumina lati meno noti della sua vita, svelando il prezzo di scelte passate e le sfide di un’età che impone riflessioni profonde. A 70 anni, resta un volto che il pubblico italiano continua a seguire, oltre la comicità, nella sua evoluzione d’attore e uomo.