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Dieci film per accompagnare vacanze e viaggi: tra treni, aerei, navi e strade

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Film per viaggi: storie tra treni, aerei e strade. - Unita.tv
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Nel periodo in cui molti si preparano a partire per una pausa dalle routine quotidiane, il cinema offre una varietà di spunti per immergersi nel mondo del viaggio senza muoversi dal divano. Abbiamo selezionato dieci film che esplorano diversi modi di spostarsi, dai treni alle strade, attraversando generi e culture senza mai scadere in drammi o situazioni ansiogene, fatta eccezione per un titolo. Ecco un viaggio attraverso pellicole che accompagnano come compagne di viaggio ideali.

Viaggiare in treno attraverso storie e generi

Il treno resta uno dei mezzi più rappresentati nel cinema per raccontare storie densa di suspense, riflessione e relazioni umane. L’esempio forse più noto è “Assassinio sull’Orient Express”, adattamento dell’omonimo romanzo di Agatha Christie, che offre due versioni molto apprezzate. Quella del 1974, diretta da Sidney Lumet, con un cast che include Albert Finney nel ruolo di Hercule Poirot, e la versione più recente del 2017, firmata da Kenneth Branagh, che interpreta anche il protagonista, supportato da nomi come Johnny Depp e Michelle Pfeiffer. Questi film combinano il mistero con lo spazio chiuso del treno, trasformando il viaggio in un gioco di deduzione.

Un’altra tappa significativa è “Il treno per il Darjeeling” di Wes Anderson , che segue tre fratelli in un viaggio attraverso l’India. Qui il viaggio sul treno diventa un’occasione per esplorare i conflitti familiari, la crescita personale e l’incontro con culture diverse. Anderson narra il trasporto non solo come un movimento fisico ma come un processo di riconciliazione interiore e scoperta.

Più recente e meno convenzionale è “Snowpiercer” di Bong Joon Ho, ambientato su un treno che percorre un mondo congelato dopo una catastrofe climatica. Il film, tratto da una graphic novel francese, utilizza il treno come microcosmo della società, dove le divisioni sociali e le lotte di potere si manifestano in modo estremo. Con un cast che comprende Chris Evans e Tilda Swinton, il viaggio assume una dimensione politica e sociale, radicalmente diversa dai classici treni narrativi.

Aerei tra commedia e surreale, senza panico

Se l’aereo spesso evoca nel cinema tensione e situazioni drammatiche, alcuni film scelgono di puntare su toni più leggeri e ironici, offrendo un ritratto meno ansiogeno del viaggio aereo. Un classico del genere comico è “L’aereo più pazzo del mondo” , opera del trio ZAZ. Il film, diventato un cult, è una parodia dei disaster movie degli anni ’70 e gioca con le convenzioni del cinema dell’epoca in modo farsesco e metacinematografico, mettendo in scena una serie di eventi assurdi a bordo di un volo.

Più recente è “Gli amanti passeggeri” di Pedro Almodóvar, ambientato quasi interamente durante l’atterraggio di emergenza di un aereo. La pellicola usa questo momento critico come pretesto per esplorare i rapporti umani e le emozioni a bordo, intrecciando surreale e commedia. Il film non punta sul panico, ma utilizza l’ambientazione circoscritta per far emergere storie di vita, spesso grottesche, ma con una punta di tenerezza.

Crociere e navi da sogno tra ironia, metafore e riflessioni sociali

Il viaggio in nave nelle pellicole si presta a racconti in cui la dimensione chiusa e limitata del mezzo amplifica dinamiche personali e sociali. “Gli impenitenti” , con Jack Lemmon e Walter Matthau, rappresenta una commedia che prende spunto dalla crociera per raccontare un viaggio di recupero personale e sociale in età avanzata. Il cliché del buddy movie si trasforma in riflessione sui legami umani e sui cambiamenti del tempo.

L’adattamento del monologo di Alessandro Baricco “Novecento”, “La leggenda del pianista sull’oceano” diretto da Giuseppe Tornatore, vede nell’oceano un luogo sospeso fuori dal tempo dove si dispiega una vita intera. Tim Roth interpreta un pianista cresciuto a bordo di una nave, simbolo di un microcosmo universale e metafisico. La musica di Ennio Morricone accompagna la narrazione, che si offre in chiave poetica e simbolica.

Infine, un film più recente e tagliente è “Triangle of Sadness” di Ruben Östlund, vincitore della Palma d’Oro. La trama segue una crociera di lusso che diventa un’arena per smascherare ipocrisie sociali e lotte di potere. Il regista svedese costruisce una satira feroce del mondo occidentale contemporaneo, giocando con il grottesco e mettendo in scena un ordine sociale che crolla sotto i propri eccessi.

Viaggi su strada e cammino come scoperte di sé e cambiamento

Concludiamo la selezione con due pellicole che rappresentano viaggi molto diversi, ma accomunate dalla spinta verso la scoperta personale. “Y tu mamá también” di Alfonso Cuarón è un road movie ambientato in Messico, che racconta la storia di due adolescenti e una donna più grande, uniti in un viaggio che li porta a confrontarsi con desideri, differenze sociali e crescita. Il film unisce elementi di commedia, dramma e formazione, mettendo al centro il passaggio all’età adulta e l’esplorazione della propria identità.

“Wild” , diretto da Jean-Marc Vallée e basato su memorie reali, segue Cheryl Strayed nel suo lungo cammino a piedi sul Pacific Crest Trail. Il viaggio nella natura si fa metafora di rinascita e ricerca di senso, affrontando temi come il dolore, la solitudine e la forza interiore. La protagonista sfida le proprie paure e limiti, trovando in ogni passo un modo per ricostruire la sua vita.

Questi dieci film offrono punti di vista diversi sull’atto del muoversi, dal viaggio fisico al percorso interiore. Le storie raccontate mostrano come il viaggio possa essere occasione di scoperta, confronto e trasformazione, evitando le narrazioni convenzionali di crisi o pericolo. La scelta spazia attraverso generi, paesi e mezzi di trasporto, confermando che il viaggio resta un tema centrale capace di coinvolgere pubblico e autori in modi molto diversi.

Ultimo aggiornamento il 27 Luglio 2025 da Matteo Bernardi

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Matteo Bernardi

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