dentro gli studi tat productions: come luce, texture e modelli danno vita a asterix & obelix su netflix

La serie animata Asterix & Obelix: Il duello dei capi su Netflix combina CGI innovativa e dettagli tecnici, rivelando il lavoro di TAT Productions per creare un mondo gallico vibrante e coinvolgente.
La serie animata in CGI *Asterix & Obelix: Il duello dei capi*, disponibile su Netflix, è il risultato di un lavoro dettagliato di illuminazione, texture e modellazione realizzato da TAT Productions, che unisce fedeltà al fumetto e innovazione tecnica per creare un mondo animato coinvolgente e visivamente ricco. - Unita.tv

La serie animata Asterix & Obelix: Il duello dei capi è approdata su Netflix portando in scena i celebri personaggi in una veste in CGI mai vista prima. Per capire come prende forma questo mondo, abbiamo visitato gli studi TAT Productions lo scorso autunno. Qui si svolge un lavoro tecnico e artistico dietro le quinte che plasma ogni dettaglio del villaggio gallico, dai giochi di luce alle texture, fino ai modelli dei personaggi. Lo sguardo dietro le quinte rivela come si intrecciano aspetti visivi e tecnici per raggiungere quel risultato che il pubblico può ora ammirare sullo schermo.

Il ruolo della luce nel creare atmosfere diverse tra villaggio gallico e roma

La prima tappa del nostro racconto è la postazione dedicata all’illuminazione, forse uno degli ultimi passaggi nella produzione della serie animata. Davanti al monitor della responsabile della luce osserviamo come prende forma sempre più chiara la scena, a partire da una fonte primaria: il sole. Non basta però affidarsi solo a questa fonte naturale. Il lavoro è quello di posizionare diverse luci ausiliarie per costruire un’ambientazione credibile che trasmetta sensazioni diverse secondo il contesto.

Nel villaggio gallico, la luce deve comunicare calore e vitalità, quasi a far scaldare lo schermo. I dettagli luminosi accentuano le piccole case, la vegetazione, i volti degli abitanti, tutti elementi che diventano vibranti grazie a questo intervento sapiente. Dall’altra parte, gli ambienti romani puntano su toni più freddi e solidi: la luce qui sottolinea la maestosità delle strutture più rigide, giocando su contrasti netti e ombre profonde. I minimi spostamenti della luce, o variazioni di intensità e temperatura, modificano l’intero senso della scena. Il lavoro richiama quello di un direttore della fotografia, che crea con la luce non solo materiali, ma emozioni e identità diverse.

La texture: dettagli che trasformano superfici in realtà animate

Procedendo nel percorso di visita, arriviamo nel reparto che si occupa delle texture. Qui si definisce come appaiono gli oggetti e i materiali nelle scene. Si considera tutto, dal legno delle costruzioni alle stoffe dei vestiti, passando per le pietre dei pavimenti. La base di partenza è una libreria di materiali consolidata da TAT Productions che in questo caso viene arricchita con elementi specifici del mondo di Asterix & Obelix.

Questo passaggio costruisce il livello di dettaglio visibile nello show. Le texture infatti danno spessore e carattere alle superfici, e sono proprio loro che la luce evidenzia o attenua. Qui si trova l’elemento che rende reale il disegno, il punto d’incontro tra fotorealismo e stile fumettistico. Nessun dettaglio è lasciato al caso: quando ci mostrano gli oggetti animati accanto alle reference reali usate come ispirazione si apprezza tanto il realismo nella resa delle superfici quanto l’occhio per mantenere l’effetto cartone, necessario per integrarsi nel mondo animato complessivo.

Il difficile equilibrio nella modellazione poligonale dei personaggi

Al centro della scena restano i personaggi, modellati in CGI su basi poligonali. Trasporre in tre dimensioni il tratto fumettistico ha richiesto soluzioni diverse dal passato. Nei film live-action o nell’animazione tradizionale l’adattamento era più diretto, mentre in questo caso la struttura interna dei modelli deve sottostare anche a leggi fisiche legate ai movimenti.

Il corpo rotondo di Obelix, per esempio, presenta gambe corte nascoste sotto gli ampi pantaloni. Capire dove posizionare l’articolazione del ginocchio è stato complesso per rendere credibili le camminate o le corse. Un altro problema è nato osservando il naso di Asterix, un tratto molto distintivo nei fumetti, che risulta invece problematico se visto da vicinissimo o da diverse angolazioni. Così è stato necessario adattare la forma per evitare che il naso finisse per nascondere gli occhi, cosa che nel fumetto non crea problemi ma in CGI sarebbe stata evidente.

La soluzione tra fedeltà e funzionalità

La soluzione è un compromesso tra fedeltà al disegno originale e funzionalità nei movimenti e nelle inquadrature. Il risultato sono modelli molto precisi e agili, che danno vita a una rappresentazione fedele ma al tempo stesso compatibile con le esigenze tecniche dell’animazione 3D. Dai protagonisti alle comparse, ogni personaggio è stato scolpito seguendo questi criteri, restituendo la giusta espressività insieme a movimenti naturali.

Tat productions e il risultato finale su netflix

TAT Productions ha lavorato in sincronia tra i diversi reparti per costruire un mondo animato che rispetta lo spirito di Asterix e Obelix e coinvolge i nuovi spettatori con immagini curate nel dettaglio. La sfida di trasformare fumetti storici in una serie in CGI si è tradotta in un percorso fatto di scelte tecniche precise, di rifiniture sulle superfici, di un uso della luce calibrato per raccontare più di una semplice scena.

Ora, la serie è disponibile su Netflix e tutto il pubblico può vedere con i propri occhi il risultato di questo lavoro che ha attraversato animazione, modellazione, illuminazione e texture, raggiungendo una resa finale che coniuga stile classico e nuove tecnologie. Vedere questo dietro le quinte aiuta a capire l’importanza di ogni dettaglio che fa funzionare una produzione di questo tipo nel 2025.