Dean Deblois sta vivendo un momento cruciale del suo percorso cinematografico. L’uscita dei live action di due sue creazioni, Lilo & Stitch e Dragon Trainer, ha attirato l’attenzione di appassionati e critici. Il regista è tornato sulle sue terre vichinghe di Berk per dirigere in prima persona il nuovo adattamento in carne e ossa, portando sullo schermo con tecnologie sofisticate la coppia formata da hiccup e il drago Sdentato.
Il cast e la nuova veste di dragon trainer
Il film live action di Dragon Trainer vede protagonisti giovani attori che danno vita ai personaggi amati della saga animata. Mason Thames interpreta hiccup, il vichingo curioso, e Nico Parker è astrid, personaggio cardine delle vicende. Gerard Butler torna a interpretare stoick, ruolo che aveva doppiato nella trilogia originale, stavolta vestendo il personaggio anche fisicamente. Questo segna un passaggio importante nella trasposizione, per unire la voce e la presenza sullo schermo, rafforzando l’impatto emotivo.
La presenza di Butler fa sperare i fan in un ritorno anche di cate blanchett nel ruolo di valka, madre di hiccup e personaggio chiave nell’economia della storia. Il regista ha confermato di aver scritto la parte pensando a lei, lasciando aperta la possibilità di vederla ancora. Dal punto di vista produttivo, questa conferma porterebbe continuità e profondità ai futuri sviluppi della saga, già anticipati da un secondo capitolo live action.
Le sfide tecniche dietro le scene con i draghi
Nel raccontare Dragon Trainer live action, non si può ignorare il tema centrale: le sequenze in cui i personaggi cavalcano i draghi. Questi momenti richiedono una mescolanza perfetta tra scene girate dal vivo e animazioni digitali. Per ottenere un risultato credibile, la produzione ha utilizzato una gigantesca macchina meccanica con sei assi di movimento, capace di simulare i movimenti del drago.
Accanto a questa struttura, c’erano modelle robot dei draghi, personalizzate uno per ogni creatura del film. Per esempio, il modello di Sdentato includeva il petto, il collo e la testa montati sul gimbal mobile. L’attore Mason Thames si trovava sopra quella macchina, e ogni movimento simulato della creatura faceva reagire il suo corpo, replicando la sensazione di cavalcare un essere vivente.
Dopo aver registrato le performance attoriali su questa piattaforma, la componente visiva è stata integrata con le animazioni curate da FrameStore, azienda specializzata in effetti speciali. Questo ha permesso di ottenere un’immagine finale in cui la presenza fisica dell’attore e il drago digitale risultavano perfettamente sincronizzati.
Il ritorno possibile di cate blanchett nel ruolo di valka
Gerard Butler ha confermato che l’interpretazione di stoick include una presenza più tangibile rispetto alle versioni animate. Questo ha rinnovato l’interesse verso tutta la famiglia di personaggi, con occhi puntati su cate blanchett per il ruolo di valka. Dean Deblois ha dichiarato “di aver pensato a lei mentre scriveva la parte e di averle già proposto un coinvolgimento.”
Non esistono però conferme definitive e tutto dipenderà dalla disponibilità dell’attrice. Il regista si è mantenuto prudente, ma non nasconde un desiderio forte di riunire nuovamente il cast originale e consolidare il legame emozionale con la storia. Ogni aggiunta del cast contribuisce a rafforzare la caratterizzazione e l’intensità degli intrecci narrativi, fondamentali per la riuscita di una saga live action.
Il valore dell’empatia tra hiccup e Sdentato
Uno dei momenti salienti del racconto è la relazione tra hiccup e il drago Sdentato, che si riflette in uno sguardo profondo e rivelatore. Il regista sottolinea come questo dualismo rappresenti un invito a superare le paure e i pregiudizi, per stabilire un legame autentico anche con ciò che appare diverso o selvatico.
Deblois racconta che i draghi, seppur creature fantastiche, rappresentano l’affetto e la compagnia che gli animali domestici portano nelle nostre vite. Il messaggio che passa dal film è quello di guardare oltre le apparenze e creare spazio per la compassione, un tema che, vista la complessità del mondo odierno, risulta particolarmente attuale. La connessione tra i protagonisti si fa esempio di empatia concreta, in grado di abbattere barriere culturali e personali.
Il significato di famiglia secondo dean deblois
Dean Deblois ha spesso intrecciato nei suoi lavori il concetto di famiglia, intesa non solo come legame di sangue, ma come scelta personale. Dopo aver diretto due film con al centro rapporti familiari e affetti forti, il regista ribadisce che la famiglia diventa ciò che ognuno decide di costruire, spesso lontano da vincoli biologici o tradizionali.
L’esempio di hiccup, che non teme il giudizio dei suoi coetanei e resta fedele a sé stesso, sottolinea un percorso di crescita fatto di accettazione e autenticità. Questo messaggio si rivolge a chi si sente escluso o diverso nella propria cerchia, invitando a trovare, nell’autenticità, una nuova dimensione di appartenenza. In definitiva, la visione di Deblois mette al centro il coraggio individuale capace di trasformare l’ambiente circostante, con gentilezza e chiarezza.
Ultimo aggiornamento il 16 Giugno 2025 da Matteo Bernardi