La settantesima edizione dei David di Donatello si è svolta il 2025 con una serata ricca di premi e riconoscimenti. La manifestazione, trasmessa in diretta su Rai 1 sotto la conduzione di Elena Sofia Ricci e Mika, ha visto emergere alcuni protagonisti del cinema italiano e serie tv, tra cui la serie Sky “L’arte della gioia” e il film “Vermiglio“. Scopriamo nel dettaglio chi ha ottenuto i maggiori successi durante questa edizione.
Il trionfo di l’arte della gioia e la rilevanza della serie sky
“L’arte della gioia“, serie Sky inizialmente distribuita nelle sale cinematografiche, si è distinta particolarmente all’interno della competizione. L’opera ha infatti vinto importanti riconoscimenti, tra cui il premio per la miglior attrice protagonista, assegnato a Tecla Insolia, e quello per la miglior attrice non protagonista a Valeria Bruni Tedeschi. Questo successo sottolinea come la serie, pur essendo fruibile anche in tv, abbia mantenuto una forte presenza nel panorama cinematografico.
Scelta innovativa e impatto artistico
La scelta di includere la serie tra i film ha consentito a “L’arte della gioia” di competere ai David di Donatello con produzioni cinematografiche tradizionali, portando a casa risultati di rilievo. La qualità delle interpretazioni e della sceneggiatura originale ha conquistato la giuria e il pubblico, confermando la serie come un progetto di rilievo nel 2025.
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Questi premi indicano un interesse forte verso contenuti che vanno oltre il classico formato cinematografico, considerando la serialità come una dimensione artistica capace di competere al pari dei lungometraggi. Il riconoscimento ricevuto da due attrici principali rafforza l’attenzione sul valore recitativo della serie, che ha saputo coinvolgere e convincere la critica.
Vermiglio protagonista con premi per miglior film regia e sceneggiatura
Il film “Vermiglio” ha raccolto il maggior numero di premi importanti durante la cerimonia. Scelto come miglior film, “Vermiglio” ha anche conquistato i premi per la miglior regia e sceneggiatura originale, tutti attribuiti a Maura Delpero. La produzione, supportata da diverse società italiane e da coproduzioni con Francia e Belgio, si è distinta per la sua capacità di raccontare una storia con forza e originalità.
Qualità e collaborazioni internazionali
Il riconoscimento alla regia conferma la visione precisa e personale di Maura Delpero, mentre la sceneggiatura ha evidenziato un testo solido e originale, capace di coinvolgere chi guarda. Questo attestato sembra indicare una nuova attenzione a produzioni che, pur mantenendo forti radici italiane, guardano anche oltre confine grazie alle collaborazioni internazionali.
Il successo di “Vermiglio” passa anche dal casting e dalla fotografia, premiati rispettivamente con il riconoscimento al miglior casting per Stefania Rodà e Maurilio Mangano, e il miglior autore della fotografia a Mikhail Krichman. Questi dettagli tecnici completano il quadro di una produzione attentamente curata sotto ogni aspetto.
La presenza di “Vermiglio” come protagonista della serata evidenzia un film capace di mettere in campo qualità culturali e artistiche, destinato a lasciare un segno significativo nel cinema italiano contemporaneo.
Gli attori protagonisti e non protagonisti premiati durante la serata
Il premio per il miglior attore protagonista è stato assegnato a Elio Germano, interprete di “Berlinguer – La grande ambizione“, film che ha saputo mettere in luce una figura storica della politica italiana. La sua interpretazione ha riscosso apprezzamenti per la capacità di incarnare con forza e credibilità un protagonista così noto nella storia recente.
Per l’attrice non protagonista, il premio è andato a Valeria Bruni Tedeschi, premio che si somma al già citato riconoscimento per la serie “L’arte della gioia“. Questo evidenzia come la sua performance sia stata riconosciuta per profondità e capacità di completare efficacemente la narrazione.
Anche Francesco Di Leva è stato premiato come miglior attore non protagonista per il film “Familia“. Anche in questo caso si premia una presenza che arricchisce e sostiene la trama, grazie a un’interpretazione che ha saputo colpire per intensità e presenza scenica.
Valorizzazione delle performance
La scelta dei vincitori attoriali indica una valorizzazione di interpreti capaci di dare corpo e anima ai loro personaggi, senza cadere in facili stereotipi o interpretazioni banali, confermando l’attenzione verso performance misurate e convincenti.
Premi tecnici e riconoscimenti speciali dalla serata
I premi tecnici hanno visto la conferma di lavori di alta qualità. Tra questi, spiccano i premi per scenografia, costumi, trucco e acconciatura assegnati al film “Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta“. La cura per questi dettagli ha contribuito a ricreare con precisione un’ambientazione storica, rendendo l’esperienza visiva più autentica.
Musica e premi speciali
La migliore composizione musicale e la miglior canzone originale sono state premiate con la partecipazione di Margherita Vicario, autrice e interprete per il film “Gloria!“. Questo attestato sottolinea la connessione tra musica e immagini come elemento centrale nella costruzione dell’atmosfera narrativa.
Tra i premi speciali, è stato consegnato il “Premio Cinecittà David 70” a Giuseppe Tornatore, riconoscimento che celebra una carriera dedicata al cinema italiano con opere di grande rilievo internazionale. Anche Timothée Chalamet ha ricevuto un premio speciale, segnalando l’attenzione verso figure internazionali che hanno un impatto significativo sulla scena cinematografica.
Non sono mancati premi a produzioni più brevi o internazionali, come il miglior documentario a “Lirica Ucraina” di Francesca Mannocchi e la vittoria del miglior film internazionale con “Anora” di Sean Baker, segno di una manifestazione che guarda oltre i confini nazionali.
La cerimonia sui david di donatello 2025 e la diffusione su rai 1
La cerimonia si è svolta in diretta su Rai 1, con la conduzione di Elena Sofia Ricci e Mika, confermando la scelta di un mix tra spettacolo e attenzione ai contenuti culturali. Il tradizionale appuntamento con i David di Donatello continua a rappresentare uno dei momenti più attesi del calendario cinematografico italiano.
Un evento per pubblico e addetti ai lavori
La trasmissione ha unito pubblico e addetti ai lavori, offrendo un palcoscenico in cui riconoscere il valore di progetti diversi, sia dal punto di vista artistico che tecnico. La scelta dei conduttori, noti per personalità distinte e stili differenti, ha assicurato ritmo alla serata senza perdere di vista il rispetto per le opere premiate.
La diretta ha mostrato un’interazione tra gli ospiti, i premiati e gli spettatori, garantendo una narrazione fluida e coinvolgente. Il successo della manifestazione si riflette nei numeri di ascolto e nell’attenzione dei media, confermando il David di Donatello come un punto fermo nella scena cinematografica italiana.