Il nuovo film di superman, diretto da james gunn, ha portato sul grande schermo una versione fresca e diversa del celebre eroe. David corenswet, protagonista nel ruolo di clark kent, ha recentemente rivelato dettagli sulla collaborazione con il regista durante le riprese. L’intesa tra i due si è rivelata fondamentale per dare vita a un personaggio che combina forza e umanità in modo convincente. Il film è uscito nei cinema da pochi giorni ed è arricchito anche dalle interpretazioni di rachel brosnahan nei panni di lois lane e nicholas hoult come lex luthor.
La scelta dell’attore e l’inizio della collaborazione con james gunn
David corenswet ha affrontato una lunga selezione per ottenere il ruolo di superman: sono stati fatti provini a circa 400 attori prima che lui venisse scelto. La sua audizione si è svolta nel primo giorno delle prove ma la conferma del casting è arrivata solo dopo molto tempo. Questo lungo periodo d’attesa non lo ha scoraggiato ma anzi gli ha permesso di prepararsi mentalmente al progetto.
Corenswet descrive james gunn come un regista molto diretto e coinvolgente durante le riprese. A differenza degli altri cineasti che danno indicazioni in modo più riservato o tranquillo, gunn preferisce stare dietro al monitor a urlare istruzioni precise agli attori mentre girano le scene. Questo metodo può mettere sotto pressione chi non è abituato ma david lo ha accolto positivamente perché aveva bisogno proprio di qualcuno che guidasse senza esitazioni.
L’attore sottolinea quanto sia importante ricevere feedback chiari quando qualcosa non funziona: “Se recito male voglio saperlo subito così possiamo lavorarci insieme”. Questa trasparenza nel rapporto con il regista gli ha dato sicurezza durante tutto il processo creativo.
Dinamiche sul set tra severità e affetto reciproco
Nonostante l’approccio deciso, james gunn mostra anche un lato umano fatto d’ironia e calore verso i suoi collaboratori. Dopo una giornata intensa sul set uscivano spesso insieme per rilassarsi; in quei momenti emergono battute scherzose ma sincere legate al lavoro svolto.
Gunn descrive david come “un bambino curioso” sempre pronto a sperimentare nuove idee o insistere su dettagli particolari fino allo sfinimento degli altri membri della troupe. Per questo ogni tanto doveva fermarlo scherzosamente per evitare distrazioni troppo prolungate nelle riprese.
Questo scambio fatto anche di rimproveri bonari dimostra la fiducia costruita tra i due uomini lungo tutta la produzione del film: nessuno dei due teme confronti diretti o momenti tesi perché entrambi puntano allo stesso obiettivo finale – realizzare una pellicola convincente ed emozionante.
Le domande incessanti dell’attore secondo james gunn
Nel corso dell’intervista concessa alla rivista GQ anche james gunn parla apertamente del suo rapporto con david corenswet definendolo positivo pur riconoscendo qualche difficoltà dovuta all’insistenza dell’attore sulle spiegazioni tecniche o emotive riguardanti alcune scene.
Secondo il regista molte delle domande poste dall’interprete aiutano ad approfondire meglio la caratterizzazione del personaggio migliorando così la performance complessiva davanti alla macchina da presa; altre volte però diventano troppe da gestire senza rallentare troppo i tempi delle riprese.
James racconta come sia stato necessario stabilire dei limiti comunicativi precisi affinché entrambi potessero lavorare senza frizioni inutili mantenendo comunque viva quella curiosità intellettuale che stimola nuove soluzioni creative durante le giornate più impegnative sul set.
La capacità reciproca di capire quando fermarsi fa parte della complicità nata fra loro; david accetta senza offesa quando viene invitato a moderare certi atteggiamenti verbali troppo insistenti proprio perché conosce bene i modi gentili ma fermi adottati dal suo regista nelle relazioni professionali quotidiane col cast cinematografico.