Daniel Craig parla del suo nuovo film “Queer” durante l’intervista con Fabio Fazio

Daniel Craig, ospite di Fabio Fazio a “Che Tempo Che Fa”, presenta il suo nuovo film “Queer” di Luca Guadagnino, un adattamento della novella di William S. Burroughs in uscita ad aprile 2025.
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Daniel Craig parla del suo nuovo film "Queer" durante l'intervista con Fabio Fazio - unita.tv

Daniel Craig è stato l’ospite d’onore dell’ultima puntata di “Che Tempo Che Fa“, il programma condotto da Fabio Fazio. Durante l’intervista, l’attore britannico ha discusso vari temi, con particolare attenzione al suo prossimo progetto cinematografico, “Queer“, diretto da Luca Guadagnino, in uscita nelle sale il 17 aprile 2025.

La trama di “Queer” e il personaggio di William Lee

“Queer” è un adattamento cinematografico di una novella scritta nel 1985 dal noto autore americano William S. Burroughs. La storia segue le disavventure di William Lee, interpretato da Daniel Craig, un veterano americano che vive in Messico negli anni ‘50. Lee è un uomo disilluso, che cerca di sfuggire alla sua vita passata, caratterizzata da problemi legati alla droga. La sua routine quotidiana è segnata dall’abuso di alcol e sostanze, fino a quando non incontra Eugene Allerton, interpretato da Drew Starkey. Questo giovane espatriato americano rappresenta per Lee una possibilità di riscatto e un’opportunità per riscoprire l’amore, un sentimento che sembrava lontano dalla sua vita.

Il cast del film include anche nomi noti come Jason Schwartzman, Lesley Manville e Henry Zaga, tutti attori di grande talento che contribuiscono a dare vita a questa storia complessa e profonda.

Le riflessioni di Craig sul suo personaggio

Durante l’intervista, Daniel Craig ha condiviso le sue impressioni sul personaggio di William Lee, descrivendolo come un uomo che cerca di colmare un vuoto interiore attraverso l’amore. “Ha un buco dentro che sta cercando di riempire con l’amore, qualcosa che lo aiuti a trascendere la sua tristezza. Siamo tutti alla ricerca dell’amore, riconosco dentro di lui molte cose che ho anche io”, ha dichiarato l’attore. Questa riflessione mette in luce la vulnerabilità del personaggio e il suo desiderio di connessione umana, un tema universale che risuona con il pubblico.

Le scene di sesso e il contesto culturale

Un argomento che ha suscitato interesse durante l’intervista sono state le scene di sesso presenti nel film. Craig ha affrontato la questione con franchezza, affermando: “Ci sono tante cose che mi imbarazzano, il sesso non è una di quelle. Lo facciamo tutti. C’era davvero bisogno di far vedere il rapporto fisico”. Questa dichiarazione evidenzia l’importanza della rappresentazione autentica delle relazioni e della sessualità nel cinema contemporaneo.

In un precedente incontro alla Mostra del Cinema di Venezia, Craig aveva già espresso la sua opinione sulle scene di sesso, definendole “piuttosto pudiche”. Questo approccio riflessivo e diretto dimostra la volontà dell’attore di affrontare tematiche delicate con serietà, senza cadere nel sensazionalismo.

L’ammirazione di Craig per Cinecittà

Infine, Daniel Craig ha condiviso il suo entusiasmo per il lavoro con Luca Guadagnino e la sua ambizione di lavorare a Cinecittà. “Cinecittà è sempre stata una mia ambizione. Luca voleva che il film fosse simile all’età d’oro di Hollywood“, ha affermato. Questa dichiarazione sottolinea il legame tra il film e la tradizione cinematografica italiana, nonché il desiderio di creare un’opera che onori il passato del cinema, pur affrontando tematiche moderne e rilevanti.

“Queer” si preannuncia come un’opera significativa che esplora l’amore, la solitudine e la ricerca di identità, promettendo di catturare l’attenzione del pubblico al suo debutto nelle sale.