
"Belve Crime" debutta su Rai 2 con Francesca Fagnani che intervista quattro protagonisti di importanti casi di cronaca nera italiana, offrendo testimonianze dirette e nuove prospettive su vicende criminali ancora attuali. - Unita.tv
La nuova trasmissione belve crime debutta martedì sera su rai due con quattro ospiti che porteranno storie di cronaca nera e testimonianze dirette legate a vicende criminali italiane e internazionali. Massimo Bossetti, Mario Maccione, Eva Mikula e Tamara Ianni si racconteranno in colloqui guidati da francesca fagnani, mostrando lati poco noti di casi che hanno segnato gli ultimi decenni. La trasmissione, destinata ad avere un seguito in autunno, presenta dettagli raccolti direttamente dagli interessati.
Masssimo bossetti, il caso yara gambirasio ancora al centro dell’attenzione
Massimo Bossetti è il primo ospite annunciato. Da giugno 2014 si trova in carcere, condannato per l’omicidio di yara gambirasio. Il caso ha avuto ampia eco sui media e continua a suscitare discussioni, tra dubbi e conferme processuali. Bossetti ha sempre negato la sua responsabilità e il dibattito intorno al caso resta acceso anche dopo anni. In belve crime sarà chiamato a rispondere di nuovo alle domande di francesca fagnani, offrendo un punto di vista diretto sulla sua esperienza e la vicenda giudiziaria.
Un momento ancora delicato
L’intervento di bossetti in trasmissione si colloca in un momento in cui alcune novità legali e perizie scientifiche sul caso sono ancora oggetto di valutazione da parte degli organi giudiziari. La sua permanenza in carcere continua a coinvolgere l’opinione pubblica, che segue con attenzione ogni sviluppo. rai due punta a usare la trasmissione come occasione per riportare al centro il dibattito su questa pagina di cronaca nera.
Ex bestia di satana mario maccione e il percorso dopo la detenzione
Mario Maccione faceva parte delle bestie di satana, la setta che negli anni novanta e duemila ha commesso reati gravi, inclusi tre omicidi e varie azioni violente che hanno coinvolto anche suicidi. Era considerato all’interno del gruppo il medium, con un ruolo particolare legato al contatto con entità spirituali e demoni secondo quanto si narrava. Condannato a una pena di 19 anni, di cui ha scontato 13 in carcere, maccione è stato liberato nel 2017 grazie a un indulto.
Un cambiamento vissuto in prima persona
Da allora ha ricostruito la sua vita partendo da esperienze legate a droga e violenza e ne ha anche scritto un libro intitolato cambio vita. In questo testo ha raccontato il cammino che lo ha portato a lasciarsi alle spalle quegli anni oscuri, trasformando la sua esperienza negativa in un aiuto concreto per persone in difficoltà. Adesso si dedica a offrire sostegno a chi attraversa momenti difficili, un’attività che lo vede impegnato quotidianamente accanto a chi cerca una guida o semplicemente qualcuno con cui sfogarsi.
Eva mikula, testimone chiave nella cattura della banda della uno bianca
Eva Mikula, nata in transilvania, ha lasciato il paese da giovane per trasferirsi in ungheria. Nel 1992 ha incontrato per caso fabio savi, camionista e carrozziere che l’ha portata in italia. La favola è durata poco: savi faceva parte della uno bianca, la banda criminale che tra il 1987 e gli anni novanta ha seminato paura e morte tra emilia romagna e marche con oltre cento azioni criminali documentate, 24 omicidi e una lunga lista di feriti.
La forza della testimonianza
Eva ha vissuto anni di paura e soprusi ma ha poi deciso di parlare, prima con un giornalista ungherese e infine con la polizia italiana. Le sue dichiarazioni hanno permesso di ricostruire in dettaglio le attività della banda, portando a nuovi arresti e allo scioglimento di un’organizzazione che aveva messo in ginocchio diverse regioni. Le sue testimonianze restano un esempio di coraggio e hanno contribuito in modo decisivo alla giustizia italiana.
Tamara ianni, la collaboratrice di giustizia contro il clan degli spada
Tamara Ianni è stata collaboratrice di giustizia tra il 2015 e il 2016, fornendo dettagli che hanno portato all’arresto di 32 persone legate al clan degli spada a nuova ostia, uno dei gruppi criminali più potenti e temuti della capitale. La sua testimonianza ha svelato anche un giro illecito di gestione delle slot machine a roma, attribuendo la gestione iniziale a giovanni galleoni detto baficchio e il controllo attuale agli spada.
Ritorsione e coraggio
Nel 2018 ha subito una ritorsione violenta: una bomba artigianale è esplosa vicino a casa dei suoi familiari, un chiaro messaggio intimidatorio per farla tacere. Nonostante l’attacco, tamara ianni ha continuato a collaborare con la giustizia e oggi è una figura nota per il ruolo decisivo nel contrasto alla malavita romana. Il suo racconto in belve crime porterà a galla nuovi dettagli sulla criminalità organizzata romana.
Queste quattro personalità si confronteranno con francesca fagnani in un nuovo progetto televisivo che punta a mettere a fuoco realtà diverse ma legate dal filo della cronaca nera e della giustizia. La prima puntata di belve crime su rai due offre storie personali raccontate in prima persona, elementi utili per capire vicende complesse ancora oggi al centro dell’attenzione pubblica.