Crunchyroll si trova al centro di una polemica dopo che alcuni spettatori hanno scoperto prove concrete dell’uso di ChatGPT per tradurre i sottotitoli delle sue serie anime. La scoperta ha scatenato un’ondata di critiche da parte degli appassionati, delusi dagli errori e dalla scarsa qualità delle traduzioni automatiche. Il caso più noto riguarda la serie Necronomico and the Cosmic Horror Show, ma il malcontento si protrae da tempo su diversi titoli.
La scoperta che ha acceso le critiche contro crunchyroll
Tutto è iniziato con una frase in tedesco comparsa nel primo episodio di Necronomico and the Cosmic Horror Show trasmesso su Crunchyroll il 1° luglio 2025. Quel sottotitolo conteneva un chiaro segno dell’intervento dell’intelligenza artificiale: un nome generico lasciato come placeholder all’interno della traduzione. A rendere pubblica questa anomalia è stato un utente della piattaforma X, @CheeseGX, che ha condiviso lo screenshot diventato virale in poche ore.
Questo dettaglio ha confermato i sospetti che circolavano già da tempo tra i fan: Crunchyroll sta utilizzando ChatGPT o sistemi simili per automatizzare parte del lavoro sulle traduzioni senza un controllo umano adeguato. Oltre alla frase in tedesco, sono emersi altri errori evidenti nelle versioni inglesi e in altre lingue, come la presenza del testo “Tradotto da: Nome del traduttore” rimasto nel file finale anziché essere sostituito dal nome reale o rimosso.
La reazione sui social è stata immediata e dura. Molti utenti hanno denunciato l’imprecisione delle traduzioni generate dall’AI e la mancanza di revisione accurata prima della pubblicazione dei contenuti.
Precedenti episodi di problemi nei sottotitoli e uso discutibile dell’intelligenza artificiale
Non si tratta certo del primo episodio controverso legato ai sottotitoli prodotti o gestiti da Crunchyroll negli ultimi anni. Già nel 2024 l’uscita della terza stagione di Re:Zero aveva sollevato numerose proteste a causa degli errori nei testi sullo schermo; quei problemi furono poi corretti ma mostrarono quanto sia delicata la gestione delle versioni localizzate.
Inoltre diverse discussioni nate su Reddit avevano messo in luce l’impiego frequente di sistemi speech-to-text poco precisi nella produzione dei sottotitoli per titoli popolari come One Piece, Solo Leveling o Gundam: The Witch from Mercury. Questi strumenti automatici spesso generano strafalcioni difficili da ignorare soprattutto per gli spettatori più attenti alle sfumature linguistiche originali.
Il ricorso massiccio a queste tecnologie deriva dalla volontà esplicita dello streamer giapponese-americano di accelerare le tempistiche d’uscita rispetto al mercato nipponico originale — tentativo comprensibile ma rischioso se non accompagnato da una supervisione umana rigorosa capace d’intervenire sui risultati prodotti dall’intelligenza artificiale.
Motivazioni dietro l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle produzioni crunchyroll
Il presidente Rahul Purini aveva spiegato chiaramente durante un’intervista rilasciata a The Verge quali fossero gli obiettivi principali nell’adottare nuove tecnologie nei processi produttivi della piattaforma streaming: migliorare il passaggio dal parlato al testo soprattutto nelle lingue straniere ed estendere rapidamente i servizi anche ai non udenti grazie a sottotitoli disponibili tempestivamente in più idiomi.
L’esigenza nasce dal fatto che molte serie anime vengono distribuite contemporaneamente al Giappone o quasi; riuscire ad avere una versione localizzata entro poche ore diventa fondamentale per mantenere alta l’audience globale ed evitare pirateria derivante dalla mancanza immediata dei contenuti ufficialmente accessibili all’estero.
Questa strategia punta dunque a ridurre costi e tempi attraverso soluzioni automatizzate basate sull’intelligenza artificiale come ChatGPT o software simili integrati nei flussi editoriali interni alla piattaforma streaming. Il rovescio della medaglia però emerge quando questi strumenti producono risultati imprecisi senza sufficientemente intervento umano corretto prima della diffusione pubblica finale.
Altre tensioni interne ed esterne legate alla gestione crunchryoll
Oltre alle critiche sull’uso improprio delle AI c’è chi segnala comportamenti poco trasparenti nella gestione comunicativa verso gli utenti finalizzati a limitare discussioni negative sulla qualità offerta dai servizi stessi; commenti sgraditi vengono rimossi dalle pagine ufficiali mentre alcune produzioni attese ricevono promozione minima se non nulla — fenomeno segnalato su vari forum dedicati agli appassionati anime online italiani ed internazionali.
Una vicenda particolare riguarda David Wald, doppiatore storico molto noto nell’ambiente anglosassone soprattutto per aver prestato la voce al personaggio Gajeel nella versione inglese di Fairy Tail. Wald ha deciso infatti di interrompere ogni collaborazione con Crunchyroll dopo aver accusato la società americana d’avere aperto corrispondenze inviategli dai fan, danneggiandole materialmente. L’accusa è stata negata dall’azienda ma resta uno scandalo mediatico importante; Wald non ritornerà più nel cast vocale coinvolgendo così anche progetti futuri collegati allo stesso franchise.
Questi episodi raccontano bene uno scenario complicatissimo dove tecnologia, aspettative commerciali e passioni di pubblico devono ancora trovare equilibrio stabile. Le pressioni sugli operatori di settore restano alte mentre cresce la tensione fra creatori, distributori e fruitori finali delle opere animate giapponesi diffuse worldwide tramite piattaforme digitali in rapido sviluppo.