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Cristina Quaranta e Alessia Merz si ritrovano dopo trent’anni tra ricordi di Striscia la Notizia e vecchie rivalità

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Cristina Quaranta e Alessia Merz si sono ritrovate nello studio televisivo di La Volta Buona, il programma di Caterina Balivo, per raccontare la loro storia intrecciata legata a Striscia la Notizia. Un incontro che ha riportato alla luce ricordi, battute e la genesi di un rapporto tra amiche e rivali durato trent’anni. Tra soprannomi pungenti e discussioni sul ballo, le due ex veline hanno mostrato al pubblico un rapido viaggio nel tempo.

Il primo incontro: due caratteri oppositì negli anni della gavetta a raiuno

Il loro primo incontro professionale risale a più di trent’anni fa, negli studi di Raiuno, dove Alessia Merz arrivava da un ambiente diverso, quello delle montagne, mentre Cristina Quaranta era già una presenza consolidata, con radici romane profonde. Alessia, scherzando, è stata definita da Cristina “una piccola Heidi”, un soprannome che sottolinea la sua provenienza quasi da un mondo fiabesco e isolato rispetto a quello delle grandi città.

I caratteri fin da subito erano agli antipodi. Cristina, descritta come “una romana ruspante”, aveva modi diretti e a volte pungenti. Alessia ammette di essere stata vista inizialmente come “una coscia”, un termine dal sapore un po’ dispregiativo, tradizionale di certi ambienti romani. Per farsi rispettare, Alessia racconta di aver dovuto agire con forza, addirittura “esplodere”, cioè farsi sentire con decisione. Da questo primo scontro, però, è nata una prima forma di rispetto reciproco, trasformando il rapporto da antagonista a complice. La rivalità televisiva avrebbe poi preso forma tra loro, ma non avrebbe mai cancellato una stima alla base.

Il ruolo di veline a striscia la notizia, coreografie difficili e tensioni nascoste

Il periodo più significativo rimane quello vissuto a Striscia la Notizia come veline, il ruolo che le ha rese celebri. Cristina Quaranta ha raccontato apertamente le difficoltà vissute in coppia con Alessia Merz sul piano coreografico. Cristina spiega come spesso si sia sentita penalizzata dal confronto con Alessia. “Mi muovevo troppo rispetto a lei”, ha detto, descrivendo una situazione in cui le differenze nei modi di ballare erano evidenti.

Alessia, chiamata da Antonio Ricci “la bella”, veniva vista come meno preparata nel ballo. Cristina, che invece aveva un background più legato alla danza, subiva limitazioni continue. Il coreografo le diceva di “accennare” certi passaggi per non sovrastare Alessia. Cristina, prendendo la parola, si chiedeva retoricamente: “Come fai ad accennare se sei ballerina dentro?”, frase che ha raccolto sia ilarità sia comprensione in studio. Questo episodio ha rivelato il difficile equilibrio tra immagine e tecnica richiesto in tv, un compromesso da accettare per chi agiva nel mondo dello spettacolo.

Soprannomi e aneddoti: tra pinocchio e la strega di biancaneve in un mondo di riflettori

Il racconto si è arricchito con aneddoti legati ai soprannomi affibbiati a entrambe. Ad Alessia Merz, Antonio Ricci avrebbe dato il nomignolo “Pinocchio”, associandola al personaggio di Geppetto e al suo “meraviglioso Pinocchio”. Cristina, invece, era chiamata “la strega di Biancaneve”, una definizione che la Balivo ha usato per alleggerire il clima della discussione ma che lascia capire la complessità dei rapporti di lavoro in un ambiente molto competitivo.

Nonostante qualche divergenza, la stima reciproca non è mai mancata. Cristina ha chiarito che non si sono mai fatte la guerra, mentre Alessia ha confermato che tra loro non ci sono mai stati problemi veri. Le due hanno avuto percorsi paralleli ma con esperienze diverse: Cristina ha lavorato anche con Miriana Trevisan, più presente in ambito coreografico, Alessia si è distinta per il suo ruolo iconico di velina “bella e taciturna”. Queste contrapposizioni fanno capire come il successo televisivo passi anche da dinamiche umane spesso sottaciute.

La convivenza tra rivalità e rispetto nei volti di due ex volpine tv

La chiacchierata tra Cristina e Alessia si è conclusa con qualche battuta ancora pungente ma sempre su una linea di rispetto. Cristina ha ammesso che quello specifico anno tv le aveva creato qualche difficoltà, lasciando un velo di dubbio su quanto fossero reali certe stoccate.

Nel complesso, il loro racconto ha mostrato come dietro la televisione ci sia un rapporto fatto di contrasti, scontri ma anche di complicità, che dura anni. La loro storia a Striscia la Notizia resta una testimonianza di un certo modo di fare spettacolo, in cui i confini tra legami personali e necessità professionali si intrecciano continuamente. Il pubblico ha potuto ascoltare un ricordo sincero di due donne che hanno attraversato insieme una parte importante della tv italiana, mantenendo saldo un filo che ha resistito alla prova del tempo.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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