Cristian Totti ha deciso di lasciare il calcio giocato all’età di 19 anni, sorprendendo tifosi e operatori del settore. Dopo diverse esperienze tra Italia e Spagna, il giovane figlio dell’ex capitano della Roma ha scelto una nuova strada professionale, restando però legato al mondo del pallone grazie a un incarico nella scuola calcio creata dalla famiglia Totti.
Cristian Totti lascia il calcio: un percorso giovanile segnato da difficoltà
Fin dai primi anni nelle giovanili della Roma, Cristian Totti ha mostrato talento nel ruolo di centrocampista, ma le aspettative si sono scontrate con una realtà più complicata. Dopo aver mosso i primi passi nella squadra Under 16 della Roma, il giovane calciatore si è trasferito al Frosinone, dove ha collezionato solo quattro presenze tra Under 18 e Primavera. Successivamente ha affrontato un’esperienza all’estero con il Rayo Vallecano in Spagna, ma senza riuscire a imporsi.
Il ritorno in Italia ha portato Cristian a militare in squadre minori come Avezzano e Olbia, dove però non ha trovato continuità. La sua carriera ha subito un rallentamento, anche a causa di pressioni esterne legate al cognome Totti. A complicare il cammino, si sono aggiunti episodi di body shaming, in particolare nel periodo in cui giocava nell’Olbia, con critiche concentrate sul suo fisico e alcuni commenti offensivi apparsi online da parte di tifosi.
Questi fattori hanno condizionato la serenità e la crescita professionale di Cristian Totti sul campo. Il ragazzo ha trascorso gli ultimi anni del suo percorso calcistico tra insicurezze e un ambiente a volte difficile da gestire, fino a decidere per un cambio radicale.
Scelto un nuovo ruolo nella società sportiva della famiglia Totti
In seguito all’addio al calcio giocato, Cristian Totti ha già intrapreso la sua nuova vita lavorativa all’interno della Totti Soccer School. Questa realtà, fondata da Francesco Totti e guidata dallo zio Riccardo, si occupa di formazione calcistica con un occhio di riguardo alla crescita tecnica e personale dei giovani.
Il giovane Totti affiancherà il direttore generale Claudio D’Ulisse, che ha espresso ottimismo nei confronti della presenza di Cristian. Secondo D’Ulisse, questo ruolo permetterà al ragazzo di offrire un contributo a tutto tondo all’interno della scuola calcio, rappresentando anche un punto di vista prezioso per la famiglia Totti.
Questa scelta segna un passaggio importante: da giocatore a operatore sportivo. Cristian potrà così rimanere vicino al calcio, mettendo a frutto l’esperienza accumulata e vivendo il mondo dello sport da una diversa prospettiva.
L’ultimo gesto simbolico nel mondo del calcio prima dell’addio
Qualche settimana prima dell’annuncio ufficiale, Cristian Totti è tornato a vestire la maglia numero 10 in occasione del raduno “Operazione Nostalgia” a Vicenza, evento che ha visto riuniti ex calciatori in una giornata dedicata al ricordo.
Indossare quella maglia, così legata alla figura iconica di Francesco Totti, ha avuto un forte valore simbolico per Cristian. Quella sarebbe stata la sua ultima apparizione su un campo da calcio in veste di giocatore, prima di aprire un nuovo capitolo della sua vita.
Questa esperienza ha rappresentato un momento di chiusura di un cammino sportivo e l’incipit di una nuova fase, che lo porterà a occupare un incarico diretto nella gestione e nell’organizzazione sportiva, sempre sotto l’ombrello della famiglia Totti.
Cristian Totti si prepara dunque a intraprendere una carriera lontana dai riflettori del campo, ma ancora vicina alla passione per il calcio che ha segnato la sua crescita personale e professionale.
Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Andrea Ricci