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Concerto benefico ad assisi, sul palco arisa, lucio corsi, gabriele cirilli e marcella bella

Un concerto benefico condotto da Carlo Conti ad Assisi ha unito musica e comicità, con esibizioni di Arisa, Lucio Corsi e Gabriele Cirilli, affrontando anche temi di libertà artistica.

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Sabato 24 maggio 2025, Rai Uno ha trasmesso da Assisi il concerto benefico "Con il cuore nel nome di Francesco", condotto da Carlo Conti, con esibizioni di Arisa, Lucio Corsi, Gabriele Cirilli e Marcella Bella, unendo musica, comicità e solidarietà, e chiudendo con una piccola polemica sulla censura di un brano. - Unita.tv

La serata di sabato 24 maggio 2025 a Rai Uno si è aperta con un evento speciale dedicato alla solidarietà. Nella splendida cornice della piazza della Basilica di Assisi, Carlo Conti ha condotto un concerto benefico intitolato “Con il cuore nel nome di Francesco”. Artisti noti della scena musicale italiana, insieme a momenti di comicità, si sono alternati sul palco per sostenere cause legate alla pace e alla povertà. La manifestazione ha conquistato il pubblico ma non è mancata una piccola discussione, mostrando anche le difficoltà che possono nascere durante eventi di questo tipo.

L’apertura del concerto con la voce di arisa

Arisa ha inaugurato il concerto con l’interpretazione di “Dolce sentire”, un canto a tema francescano che ha rapidamente catturato l’attenzione di chi era presente in piazza. La sua performance si è distinta per la semplicità e l’efficacia, con un look sobrio composto da un completo nero e un’acconciatura minimalista. Non si è limitata a quella canzone, ma ha proseguito con “Meraviglioso amore mio”, uno dei suoi pezzi più apprezzati. La sua presenza sul palco ha incarnato il valore della musica fatta per trasmettere emozioni, senza inutili sovraccarichi scenici.

La sua abilità vocale è stata riconosciuta da tanti e ha contribuito a creare un’atmosfera raccolta e intensa, ideale per una serata dedicata a tematiche sociali. Arisa ha così dimostrato, ancora una volta, di saper comunicare molto sfruttando la sua espressività e la profondità delle sue interpretazioni. Il pubblico ha risposto con calore, rendendo il momento uno dei più commoventi della serata.

Lucio corsi: il messaggio dietro la musica

Sul palco ha preso poi la scena Lucio Corsi, che ha suonato il piano e l’armonica a bocca, sottolineando con queste scelte semplici l’autenticità del suo stile. Dopo la sua esibizione, si è soffermato a raccontare l’importanza del concerto per lui: per Corsi si è trattato di un momento di crescita personale che segue un percorso artistico segnato anche dalla partecipazione a Sanremo e all’Eurovision. Questi eventi, secondo lui, hanno rappresentato una scuola importante, un luogo in cui ha imparato a misurarsi con il pubblico.

La sua canzone di punta, definita da Carlo Conti “un inno alla normalità”, racchiude un’idea semplice ma importante: la felicità non si raggiunge solo tagliando traguardi, ma anche godendo dell’inizio di ogni percorso. Corsi ha spiegato che “non serve diventare supereroi per vivere bene, ma basta apprezzare i momenti quotidiani e trovare serenità negli inizi, lasciando che sia la felicità stessa a guidare il cammino.” Questo messaggio, così concreto, ha colpito molti presenti e spettatori.

La comicità di gabriele cirilli tra risate e realtà

In una serata impegnata, la presenza di Gabriele Cirilli ha portato un tocco di leggerezza fondamentale. Appena arrivato sul palco, ha subito scherzato con Carlo Conti richiamando l’attenzione sul freddo e il cielo grigio, rompendo il ghiaccio con una battuta immediata. La sua missione era chiara: far ridere, ma senza banalizzare. Cirilli ha sottolineato come “il sorriso sia uno strumento potente, definendolo la migliore medicina.”

La sua ironia è diventata più pungente quando ha descritto le famiglie italiane al mattino, smentendo le immagini perfette delle pubblicità. Secondo lui, ciò che si percepisce non è dialogo ma rumori, suoni scambiati a fatica. Il suo piccolo sketch ha stuzzicato gli spettatori, creando momenti di risata vera, centrando un aspetto assai riconoscibile della quotidianità.

La polemica in chiusura con marcella bella

Tra gli ospiti c’era anche Marcella Bella, che ha proposto una versione remixata di “Montagne Verdi”, con suoni adatti a stadi sportivi. Un umorismo leggero di Carlo Conti ha accompagnato l’esibizione, suggerendo scherzosamente di proporre la canzone alla Fiorentina. Poi è arrivato un momento di tensione: Marcella Bella ha rivelato che non le è stato permesso di cantare il suo ultimo pezzo, “Pelle Diamante”. Il motivo? Una parola ritenuta inadatta dal conduttore.

La cantante ha preso atto con rammarico, chiedendo scusa per non aver potuto presentare l’ultima canzone portata a Sanremo. Questo episodio, benché marginale, ha acceso un piccolo dibattito sulla libertà artistica negli eventi televisivi organizzati, facendo emergere le difficoltà di gestire contenuti che possono risultare controversi pur restando nell’ambito musicale. La serata ha così chiuso con un piccolo spunto di discussione, segno che anche momenti celebrativi possono riservare sorprese.