Il film how to have sex, diretto da molly manning walker e vincitore della sezione un certain regard al festival di cannes 2023, racconta la storia intensa di tre ragazze adolescenti durante una vacanza estiva a creta. La pellicola si concentra su temi delicati legati alla crescita, all’ansia sociale e alle difficoltà che emergono dietro l’apparente spensieratezza delle feste giovanili. Stasera alle 21.20 il film sarà trasmesso su cielo, offrendo uno sguardo crudo e autentico sulle sfide dell’adolescenza.
La trama: tra divertimento apparente e pressioni invisibili
how to have sex segue le vicende di tara, em e skye, tre amiche sedicenni che partono per creta con l’intento di godersi una vacanza fatta di mare, sole e discoteche. Il viaggio è scandito da momenti di festa notturna, nuove amicizie ed emozioni intense tipiche dell’età giovane. tara è l’unica del gruppo ancora vergine; per lei questa esperienza rappresenta un passaggio importante ma carico di ansie.
La pressione sociale spinge tara a voler affrontare la sua prima esperienza sessuale proprio durante questa vacanza ma il contesto si rivela ben presto complicato. I luoghi della festa nascondono insidie emotive che mettono in discussione le sue certezze personali e i rapporti con le amiche cambiano sotto il peso delle aspettative non dette. Nel corso della storia emerge così un quadro più complesso rispetto alla semplice evasione estiva: ogni momento gioioso convive con tensioni profonde.
Lo stile narrativo: tra riferimenti cinematografici e nuova prospettiva femminile
Le prime scene mostrano immagini luminose del mare greco illuminate dal sole cocente creando subito un’atmosfera sospesa tra nostalgia e realtà palpabile. Questo richiamo visivo può ricordare aftersun per ambientazione mentre la regia attenta ai dettagli dei personaggi richiama mektoub my love nel modo in cui segue da vicino le protagoniste nei loro movimenti frenetici.
Il filtro delle discoteche evoca invece spring breakers ma how to have sex si distingue inserendo una prospettiva femminile invertita rispetto ai soliti racconti giovanili centrati sul corteggiamento maschile verso ragazze giovani. Qui sono invece loro ad affrontare dinamiche complesse legate al desiderio ma anche alla vulnerabilità emotiva.
tara incarna questa differenza: non appare come una figura vorace o superficiale bensì fragile ed insicura rispetto alle amiche più disinvolte; sembra quasi estranea al clima festaiolo intorno a lei mostrando quanto sia difficile trovare spazio quando ci si sente fuori posto dentro quel mondo apparentemente libero ma pieno d’insidie.
Temi principali: fragilità adolescenziale tra libertà apparente e rischi reali
how to have sex mette in luce contraddizioni forti nella vita dei giovani oggi attraverso gli occhi di tara che rappresenta chi lotta contro aspettative sociali pesanti senza poter davvero scegliere liberamente cosa fare o come sentirsi sicura nelle proprie scelte intime.
La pellicola mostra come dietro all’apparenza spensierata delle feste ci siano situazioni dove predomina il rischio concreto della prevaricazione soprattutto sulle ragazze più vulnerabili; pur sembrando autonome queste ultime spesso diventano vittime senza potersi difendere efficacemente dalle pressioni esterne o dai comportamenti aggressivi degli altri partecipanti agli eventi notturni.
L’approccio scelto dalla regista evita moralismi o lezioncine; lo sguardo resta quello sincero della protagonista stessa mentre prende coscienza lentamente del suo disagio crescente fino ad arrivare ad accettarlo come parte dolorosa ma reale del percorso verso l’età adulta.
Cast principale: mia mckenna-bruce protagonista emergente nel cinema britannico
mia mckenna-bruce interpreta tara dando corpo a tutte le emozioni contrastanti provate dal personaggio grazie ad una recitazione intensa capace di trasmettere fragilità ed inquietudine insieme senza cadere nel melodramma facile. Già nota per aver lavorato nell’adattamento cinematografico persuasione accanto a dakota johnson ha confermato qui tutto il suo talento emergente sotto la guida attenta dell’esordiente molly manning walker.
Accanto a lei compaiono larap peake nei panni di skye ed enva lewis in quelli di em mentre samuel bottomley interpreta paddy contribuendo così a creare un ensemble credibile capace d’incarnare diverse sfumature dell’esperienza adolescenziale vissuta nella cornice isolana greca scelta dalla produzione.
