Come la scienza ha ispirato la serie netflix l’eternauta e cosa potrebbe succedere davvero sulla terra
L’Eternauta di Netflix esplora un futuro apocalittico ispirato a eventi scientifici reali, come la migrazione dei poli magnetici e le conseguenze delle radiazioni, rielaborando la realtà per creare tensione narrativa.

L'articolo analizza la serie Netflix argentina *L'Eternauta*, evidenziando come intreccia scienza reale e finzione per raccontare un'apocalisse climatica causata da fenomeni spaziali, confrontando gli elementi narrativi con le conoscenze scientifiche attuali sulla fascia di Van Allen e le radiazioni. - Unita.tv
Il mondo delle serie tv e del cinema spesso pesca dalla scienza reale per costruire storie avvincenti, mettendo in scena scenari futuribili o apocalittici. Anche Netflix ha seguito questa strada con l’originale argentina L’Eternauta, che si basa su un fumetto cult e propone una visione drammatica di un cambiamento climatico estremo causato da fenomeni spaziali e terrestri. In questo articolo vedremo come la serie presenta concetti scientifici reali, in che modo li rielabora per la fiction e quali sono invece le effettive conseguenze di questi fenomeni secondo gli studi attuali.
La trama di l’eternauta e l’ispirazione scientifica nella fiction
L’Eternauta racconta la tragedia di Buenos Aires investita da una nevicata misteriosa. Quella che sembra solo neve si rivela, molto presto, un pericoloso deposito di polvere stellare radioattiva con effetti letali a contatto. I pochi sopravvissuti, guidati da Juan Salvo e Tano, affrontano un mondo distrutto da radiazioni, oscurità e isolamento totale.
La serie riprende il celebre fumetto argentino degli anni ’50 e ne amplifica i toni apocalittici. Il collasso climatico mostrato coincide con una crisi politica e sociale, con riferimenti espliciti ai momenti di dittatura in Argentina. L’ambientazione post-apocalittica si intreccia quindi con un messaggio politico e sociale forte, che sottolinea il potere repressivo sulle persone dell’epoca.
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Scienza e fiction qui si intrecciano. L’elemento scatenante della catastrofe è la cosiddetta “nevicata assassina” causata da polvere carica di radiazioni provenienti da un malfunzionamento della fascia di Van Allen. Lo scenario narrativo crea una catena di eventi drammatici, spingendo lo spettatore a interrogarsi sulla realtà dietro l’immaginazione.
La fascia di van allen nel racconto e cosa dice la scienza
Nel corso della serie i personaggi avanzano una spiegazione scientifica per ciò che sta succedendo: la fascia di Van Allen, composta da particelle cariche che circondano la Terra e sono tenute dal campo magnetico, avrebbe ceduto per via di una inversione dei poli magnetici. Questo avrebbe fatto cadere sulla Terra una pioggia di radioattività, visibile come neve tossica.
Nella realtà, la fascia di Van Allen è una cintura di particelle intrappolate dal campo magnetico terrestre che protegge il pianeta dai venti solari carichi di radiazioni. Si tratta di una struttura dinamica formata da particelle ad alta energia, fondamentali a schermare la superficie contro particelle nocive provenienti dallo spazio.
Tuttavia, un cedimento totale o una caduta della fascia è altamente improbabile. Anche se i poli magnetici si spostano nel tempo, modificando il campo magnetico, questo processo avviene su scale di migliaia di anni e in modo graduale. La protezione magnetica non scompare mai del tutto e gli effetti sulla Terra sono limitati.
Cosa succede davvero durante la migrazione dei poli magnetici
Quando i poli magnetici cambiano posizione, un fenomeno chiamato migrazione dei poli o inversione geomagnetica, il campo magnetico terrestre si indebolisce temporaneamente. I mezzi di comunicazione e i satelliti potrebbero risentire di un aumento delle radiazioni spaziali, ma la superficie non verrebbe travolta da uno scenario apocalittico come quello mostrato ne L’Eternauta.
Attualmente il polo nord magnetico si è spostato dalle coste del Canada fino a regioni vicine alla Russia, un movimento osservato e monitorato dagli scienziati. Nonostante le variazioni, la magnetosfera continua a funzionare come scudo, seppur con un’intensità ridotta.
Questo spostamento dura migliaia di anni e non provoca effetti immediati e catastrofici. Le polveri radioattive viste nella serie o eventi correlati a una caduta della fascia di Van Allen non sono previsti nei modelli scientifici attuali.
La neve radioattiva: realtà di un fenomeno storico o mito apocalittico?
La scena più simbolica della serie è proprio la “nevicata assassina” sulla città, che si ispira a reali episodi legati a test nucleari. Nel 1954, il test nucleare statunitense Castle Bravo rilasciò polveri radioattive che ricaddero a pioggia sulle Hawaii, causando gravi contaminazioni.
Quella neve tossica causò ustioni e malattie tra i pescatori presenti nella zona, compreso un decesso registrato tempo dopo. Questi eventi testimoniano in che modo le esplosioni atomiche possono diffondere particelle radioattive nell’atmosfera e causare effetti concreti su popolazione e ambiente.
Nel caso più drammatico pensato per un inverno nucleare, le ricadute radioattive su larga scala coprirebbero ampie zone terrestri, rendendo alcune aree inabitabili per anni. Questa triste realtà ha ispirato molte opere di finzione come Fallout, evocando un mondo segnato da radiazioni e distruzione.
Limiti e differenze tra la fiction e la scienza attuale
L’Eternauta propone uno scenario spettacolare e cupo, ma lo scenario scientifico reale si discosta in più punti. Il collasso rapido della fascia di Van Allen e la neve radioattiva come pioggia mortale sull’intera città sono elementi scaricati nella finzione per aumentare tensione e dramma.
Anche se la magnetosfera subisce variazioni e persino inversioni, questi eventi avvengono su tempi lunghi e non portano a improvvisi disastri atmosferici o a piogge mortali nelle città. Le radiazioni possono danneggiare strumentazioni tecnologiche e satelliti, ma gli effetti devastanti sulla vita umana sono più limitati e richiedono cause più complesse.
Dunque, l’Eternauta dà vita a una storia coinvolgente e basata su fatti scientifici reali, specie per quanto riguarda la magnetosfera e gli effetti nucleari, ma amplifica ciò che la scienza conosce per raccontare un futuro possibile e allo stesso tempo spaventoso. Anche se i rischi reali non vanno sottovalutati, i dettagli narrativi vanno letti come esempi estremizzati che suggeriscono riflessioni più ampie sul nostro rapporto con la natura e la politica.