L’arte della trasformazione è al centro del percorso di giulia vecchio, attrice e comica italiana, che ha interpretato con cura la conduttrice monica setta in una parodia andata in onda su tv8. La preparazione per diventare monica setta si è basata su dettagli come il “naso adunco”, una protesi creata apposta dai truccatori per riprodurre il volto della giornalista. Giulia ha raccontato a rolling stone il processo che porta a una comicità efficace, fatta di studio, sintonia con l’autore e il lavoro sul personaggio. Scopriamo insieme come si è svolta questa trasformazione, ma anche gli altri aspetti della carriera di giulia.
Da un naso adunco alla voce: come si costruisce una parodia su schermo
Per calarsi nel ruolo di monica setta, giulia vecchio ha dovuto affidarsi a un trucco molto preciso. I truccatori di tv8 hanno ideato una protesi che modificasse il suo naso, rendendolo più simile a quello della conduttrice. Non si è trattato solo di un fatto estetico, ma di un passo fondamentale per rendere credibile la parodia. Giulia ha registrato un video dietro le quinte mostrando tutto il processo, rivelando dettagli e difficoltà di una trasformazione che appare semplice ma molto elaborata.
Studiare ogni dettaglio per far ridere
Da quelle brevi immagini emerge quanto lavoro serve per costruire un personaggio comico. Giulia ha spiegato che non basta solo avere un’idea divertente. Serve la chiave giusta per far ridere il pubblico, che si trova solo con uno studio accurato e un autore capace di scrivere battute che rispecchino la personalità del personaggio. Inoltre, il comico deve dare una voce e una postura coerenti, fino a far vivere la parodia come un piccolo quadro in movimento. Il volto, la gestualità, il tono, sono tutti elementi studiati con attenzione.
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In effetti, giulia ha sottolineato che da giovane credeva di poter improvvisare ogni battuta, ma la realtà è diversa. Dietro ogni risata che si strappa c’è un lavoro lungo e preciso, fatto di prove, aggiustamenti, appunti e studio continuo. Per imitare monica setta ha dovuto osservare molto, imparare i suoi tic, il modo di muoversi e di parlare. Tutto questo senza perdere il proprio stile comico, ma adattandolo al personaggio preso in prestito.
Giulia vecchio e il sogno di diventare attrice drammatica e comica insieme
La vena comica di giulia vecchio è emersa presto durante i suoi studi teatrali a brindisi. La sua insegnante la spingeva spesso verso ruoli comici, notando la sua capacità di far ridere chi la seguiva. Per giulia però non era sufficiente solo far sorridere: aspirava a ruoli drammatici che potessero mostrarne un’altra faccia. Ad esempio, aveva una particolare passione per la tragedia greca, quel teatro antico che studiava a scuola pur con qualche difficoltà in latino e greco.
Il desiderio di ruoli seri
A teatro aveva scoperto un mondo dove la drammaticità prendeva vita. Quel desiderio di interpretare ruoli seri non si è mai spento e oggi guida ancora la sua carriera. Lei stessa ha detto di voler seguire le orme di paola cortellesi, attrice e comica italiana capace di passare con credibilità dal comico al drammatico. Giulia aspira a questo equilibrio, mostrando un talento misto che non si limita a una sola dimensione.
Questo percorso evidenzia come la recitazione possa offrire molte strade e come è possibile volersi misurare in campi differenti senza rinunciare a ciò che si è. Giulia è convinta che il pubblico apprezzi un attore che sappia far ridere e al tempo stesso raccontare storie serie, e che questa apertura sia un valore aggiunto nel panorama dello spettacolo italiano.
L’esperienza a miss italia: dall’incoraggiamento familiare all’eliminazione
Un episodio particolare della vita di giulia vecchio risale a quando partecipò a miss italia. In famiglia, i complimenti non erano frequenti, e questo la spingeva a cercare conferme altrove. Furono altre persone, fuori casa, a suggerire ai suoi genitori di portarla al concorso di bellezza. Per giulia quella partecipazione rappresentava un modo per sentirsi riconosciuta, anche se era un gesto inconsueto per la sua famiglia.
Dal momento in cui prese parte a miss italia, la sua vita cambiò rapidamente. Partita dalla puglia, arrivò a salsomaggiore terme con speranze e qualche timore. Ma durante la prima serata del concorso subì un’eliminazione che ha definito “incontrollata”. Quel passo precoce fuori dalla competizione segnò un momento importante, non solo per la delusione ma per ciò che da lì è venuto dopo nella sua strada artistica.
Un gesto di affetto particolare
La partecipazione al concorso si lega anche a un modo familiare di esprimere affetto: il padre di giulia riteneva che quel gesto fosse il suo modo per “essere con lei”, manifestando un sentimento forse mai espresso con parole. Così miss italia è rimasta un’esperienza che ha tracciato un punto di svolta, rappresentando una tappa verso la costruzione della sua carriera attuale, meno legata all’immagine e più alla recitazione.