Se hai appena finito di vedere l’Eternauta su Netflix, quella sensazione di gelo sulla pelle e malinconia nel cuore ti accompagna ancora. La serie argentina ha raccontato un mondo sommerso dalla neve radioattiva, ma soprattutto la resistenza di chi continua a lottare nonostante tutto sembri perduto. Per chi cerca altre storie che sappiano mixare fantascienza apocalittica, riflessione sulla memoria e lotta umana, ci sono almeno cinque serie che catturano quel senso di stupore e terrore. Ognuna esplora un mondo che crolla, ma dove l’umanità non smette di lottare contro nemici invisibili o visibili, alieni o umani. Ecco cosa vedere subito.
The rain e la pioggia che uccide: dramma adolescenziale in un mondo senza futuro
The Rain racconta di una pioggia portatrice di un virus letale che ha quasi azzerato la popolazione. Da questa minaccia nasce una fuga disperata in un paesaggio desolato e insicuro. La serie danese segue due fratelli in cerca del padre scienziato, ma il viaggio diventa anche una prova di crescita e scelte morali.
La pioggia, come la neve in Eternauta, si trasforma in un elemento letale e simbolo di giudizio. Il mondo è diventato un posto dove non si può più fidare né degli spazi aperti, né delle persone. The Rain è un mix di paesaggi freddi, tensioni emotive e la costante sensazione di precarietà.
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Il rapporto fra i fratelli e il confronto con altri sopravvissuti aggiungono un livello umano intenso, capace di mostrare i contrasti fra speranza e disperazione. La fotografia ricorda paesaggi spettrali e ricoperti da una natura ferita, elementi che aiutano a costruire un’atmosfera ipnotica.
Disponibile su Netflix, questa serie è una scelta solida per chi vuole un racconto che unisce un potente dramma familiare e una distopia inquietante, dove ogni goccia porta con sé la morte.
Falling skies: la resistenza ordinaria dopo l’invasione aliena globale
Falling Skies si apre sui resti di un mondo già devastato da un’invasione aliena. Gli umani si rifugiano nei boschi, organizzano piccoli gruppi di resistenza e tentano di combattere contro “skitters” e robot nemici. La serie segue Tom Mason, un ex professore trasformato in comandante militare, che guida la lotta per la sopravvivenza.
La narrazione punta molto sui rapporti familiari e sul valore della memoria. I protagonisti conservano libri, insegnano ai più giovani la storia di prima della guerra, provano a restare umani nonostante l’orrore. Come in Eternauta, qui la violenza arriva solo come estrema difesa, mai come prima soluzione.
Il senso di comunità fa da sfondo a una guerriglia che si svolge in ambienti naturali, spesso ostili e pieni di insidie. Questa visione di una guerra silenziosa e frammentata mostra la fatica costante e il dolore della perdita, ma anche la tenacia di chi non vuole cedere.
Su Prime Video, la serie offre un racconto diretto e solido sulle conseguenze di un’invasione e sull’importanza di resistere quotidianamente.
Fallout: tra ironia e tragedia in un mondo post-nucleare devastato
La serie Amazon Fallout prende la celebre saga videoludica e la porta sullo schermo con un tono diverso. Qui il mondo giace sotto l’ombra di una guerra nucleare che ha cancellato la civiltà come la conosciamo. I sopravvissuti vivono in bunker sotterranei, e la superficie è dominata da anarchia, mutazioni e violenza.
Fallout unisce satira, azione e temi esistenziali. La protagonista Lucy emerge da un rifugio per affrontare incertezze e pericoli. L’ambientazione richiama alcune immagini familiari di Eternauta: paesaggi danneggiati, maschere antigas, ed eroi solitari in mondi ostili.
Il contrasto fra elementi pulp e momenti più riflessivi rende la serie un’esplorazione delle responsabilità personali in un mondo distrutto dalla guerra. La memoria del passato, anche quella delle proprie colpe, si intreccia con la lotta per andare avanti.
Disponibile su Prime Video, Fallout si differenzia per un’ambientazione più pop e meno politica, ma mantiene il cuore della narrazione in una riflessione sulla sopravvivenza.
Snowpiercer: la lotta sulle rotaie congelate di un mondo diviso
Snowpiercer immagina un pianeta ghiacciato, dove gli ultimi umani vivono su un treno in corsa continua. Il convoglio è diviso in classi sociali nette: la parte posteriore soffre tra miseria e oscurità, mentre la testa si gode lusso e potere. L’ambientazione crea uno scenario di distopia claustrofobica e stratificata.
Come in Eternauta la neve è simbolo di condanna. Uscire dal treno equivale a morire congelati. La lotta per la sopravvivenza si intreccia con una ribellione guidata da Layton, un ex detective che prova a invertire le ingiustizie del sistema.
La serie è un mix di thriller, giallo e critica sociale. Riflette sulle disuguaglianze, il potere e cosa significhi restare umani in una società spaccata in modo così netto. I dilemmi morali si intrecciano con vendette e sogni di un cambiamento reale.
Snowpiercer, disponibile su Netflix, è una scelta per chi cerca un racconto intenso, visivo e denso di tensioni sociali.
War of the worlds: l’invasione vista dal lato della perdita e dell’adattamento
L’adattamento europeo di War of the Worlds si concentra meno sull’invasione e più sulle conseguenze di un attacco alieno. I protagonisti, tra cui scienziati, madri e soldati, si trovano a affrontare la perdita di legami e la necessità di adattarsi a una realtà sconosciuta.
I mostri simili a droni biologici sono inquietanti ma non la vera minaccia. Quel che pesa è la solitudine e la paura che l’invasione scatena dentro le persone. Come in Eternauta, l’elemento più duro da combattere è quello emotivo e sociale.
La serie ha un tono cupo, con momenti claustrofobici e vicoli narrativi ambigui. Non punta su effetti spettacolari ma su situazioni più intime e riflessive. Offre uno sguardo sull’aspetto più esistenziale dell’invasione.
War of the Worlds si trova su Disney+ e propone un racconto diversificato, volto a mostrare come la comunità umana reagisca alle privazioni e alla perdita di certezze.