Il percorso artistico e umano di Chiara iezzi ha attraversato una fase complessa dopo la separazione professionale da sua sorella Paola. La cantante ha scelto di parlare, senza filtri, dei momenti più oscuri vissuti negli anni successivi alla fine del loro sodalizio, soffermandosi sulle difficoltà personali e lavorative che l’hanno segnata profondamente. Ripercorriamo quanto emerso durante la sua recente intervista a La volta buona.
La fine del duo iezzi e le tensioni nascoste tra arte e mercato
Nel 2013 Chiara e Paola iezzi hanno deciso di prendere percorsi distinti dopo aver condiviso diverse esperienze professionali tra cui i progetti Milleluci e Giungla, spesso considerati sottovalutati. La decisione ha segnato un distacco non solo artistico ma anche personale, con uno stop che è durato per anni, fino alla reunion avvenuta sul palco del festival di sanremo 2023.
Chiara ha confidato che quella separazione l’ha colta profondamente, quasi travolta da un senso di smarrimento. Ha ammesso di aver attraversato un periodo in cui ha pensato alla morte, segno che quella fase difficile aveva ripercussioni intense sulla sua salute mentale. Ha riconosciuto che il dolore non stava solo in un distacco da Paola, ma soprattutto in un conflitto con un mondo musicale che non accoglieva più la loro proposta.
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Crisi personali e lotta con il mercato musicale italiano
Durante l’intervista su RA1 con Caterina Balivo, Chiara ha offerto una testimonianza franca sul calvario vissuto negli anni dopo la fine del duo. La cantante ha parlato di quelle che ha definito “crisi personali” che l’hanno bloccata nel lavoro, impedendole di proseguire in quel momento.
Ha sottolineato che la difficoltà non riguardava il rapporto familiare con Paola, ma piuttosto un vero e proprio scontro con il mercato musicale italiano. Il loro stile, fedele a sé stesse, non riusciva più a trovare spazio nell’industria e questa realtà le ha esauste. Chiara ha descritto questo come un continuo dare senza ricevere riscontri, un processo che l’ha portata a mollare.
La precarietà del lavoro artistico e le difficoltà economiche
Ha spiegato che il lavoro artistico è instabile e imprevedibile: non c’è certezza che una canzone abbia successo o che il pubblico rimanga fedele. Le difficoltà economiche hanno inciso pesantemente sul quotidiano. La cantante ha raccontato di essersi adattata alla situazione vivendo in un ufficio, scelta fatta per contenere i costi in attesa di tempi migliori.
La diversa reazione di chiara e paola agli ostacoli e il recupero dell’equilibrio
Nel corso del suo racconto Chiara ha evidenziato la differenza di sensibilità tra lei e Paola. Mentre la sorella riusciva a mantenere uno spirito positivo e la convinzione che le difficoltà fossero temporanee, Chiara si è sentita sopraffatta, con la necessità impellente di arrestarsi.
Questa pausa forzata ha rappresentato per lei un blocco emotivo e lavorativo doloroso, ma anche una presa di consapevolezza. Ha capito che per riconnettersi con sé stessa e tornare a esprimere la sua arte doveva fermarsi un po’. Quell’arresto, pur segnato da momenti difficili, le ha permesso di ritrovare delle basi più solide.
Oggi quel periodo è alle spalle. Le sorelle Iezzi si sono ritrovate e, a distanza di anni, rimangono unite non solo nella vita privata ma anche sul palco e nella musica. La reunion al festival di sanremo 2023 ha sancito un nuovo inizio, una possibilità di condividere nuovamente esperienze artistiche e umane, superando le fratture e le prove vissute nel passato.