La tensione tra iran e israele sembra aver raggiunto un nuovo capitolo con l’annuncio di un cessate il fuoco che dovrebbe entrare in vigore dalle 6:00 ora italiana. Questa notizia arriva in seguito alla dichiarazione del presidente Donald Trump, che ha definito conclusa “la guerra dei 12 giorni”. Tuttavia, la notte appena trascorsa ha visto attacchi missilistici iraniani contro la città di Beer Sheva, mettendo in discussione la solidità dell’accordo.
Cessate il fuoco annunciato da teheran ma le sirene risuonano a tel aviv e gerusalemme
Alle prime ore del mattino, le autorità di Teheran hanno diffuso una comunicazione ufficiale riguardante un cessate il fuoco con israele, previsto per le 6:00 ora italiana. Nonostante questo annuncio formale, nelle principali città israeliane come Tel Aviv e Gerusalemme sono continuate a risuonare sirene di allarme antiaereo. Questi segnali indicano che la situazione resta estremamente tesa sul terreno.
Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, l’accordo sarebbe stato mediato dal Qatar, paese che sta assumendo un ruolo sempre più rilevante negli equilibri mediorientali. Il presidente Trump ha pubblicato un messaggio sulla piattaforma Truth invitando al rispetto della tregua appena stabilita: “Il cessate il fuoco è ora in vigore. Vi prego, non violatelo”. Tuttavia queste parole arrivano poche ore dopo una notte segnata da violenti raid missilistici.
L’attacco missilistico su beer sheva mette a dura prova la tregua
Durante la notte un missile balistico proveniente dall’iran ha colpito direttamente un edificio residenziale nella città meridionale di Beer Sheva. L’impatto ha provocato almeno quattro vittime accertate e oltre venti feriti gravi o lievi. I soccorritori si sono precipitati sul posto per cercare eventuali sopravvissuti sotto le macerie causate dall’esplosione.
Le immagini diffuse dai media internazionali mostrano i danni consistenti all’edificio colpito e sottolineano come questa azione militare rappresenti uno dei momenti più drammatici delle ultime settimane nel conflitto tra iran e israele. L’attacco mina pesantemente l’efficacia del cessate il fuoco appena proclamato dalle parti coinvolte.
Israele mantiene alta l’allerta mentre si valuta risposta militare
In risposta agli attacchi notturni l’esercito israeliano ha deciso di revocare alcune restrizioni imposte ai civili permettendo loro di lasciare temporaneamente i rifugi antiaerei ma mantenendo comunque lo stato d’allerta al livello massimo nelle zone sensibili del paese.
Il comando del fronte interno israeliano ha diramato comunicazioni ufficiali rivolte alla popolazione chiedendo prudenza nei comportamenti quotidiani vista la possibilità concreta di ulteriori aggressioni o provocazioni da parte delle forze nemiche presenti nella regione mediorientale.
Le forze armate israeliane restano pronte ad intervenire rapidamente qualora dovessero verificarsi nuovi attacchi o minacce dirette al territorio nazionale mentre dal governo non sono ancora giunte dichiarazioni pubbliche significative sullo sviluppo della situazione politica o militare; anche il premier Benjamin Netanyahu preferisce mantenere riserbo sui prossimi passi strategici dell’esecutivo in questa fase delicata della crisi internazionale.
