Celeste dalla porta ha partecipato alla prima serata della nona edizione del BCT Festival del cinema e della televisione di Benevento, portando con sé l’eco del successo ottenuto con il film parthenope. L’attrice si è raccontata in un’intervista esclusiva, svelando il suo rapporto con il cinema, la musica e la città di Napoli, oltre a riflettere sul percorso che l’ha condotta a diventare una delle nuove promesse del cinema italiano.
Celeste dalla porta al bct festival: un incontro tra arte visiva e sonora
Martedì 24 giugno 2025 Celeste dalla porta ha calcato il palco dell’anfiteatro romano di Benevento per introdurre “the music of legends”, evento accompagnato dall’orchestra filarmonica locale. La scelta della location non è casuale: l’antico teatro offre uno scenario unico che esalta la fusione tra musica e narrazione, due elementi centrali nella carriera dell’attrice. Durante la serata, Celeste ha prestato la sua voce narrante per accompagnare i brani eseguiti dall’orchestra. Ha definito questa esperienza come un onore legato sia all’importanza degli artisti coinvolti sia all’emozione suscitata dal contesto storico.
La presenza dell’attrice in questo tipo di manifestazione riflette le sue passioni artistiche che vanno oltre lo schermo cinematografico. Il dialogo tra immagini in movimento e note musicali rappresenta per lei una forma d’espressione completa. La collaborazione con l’orchestra filarmonica testimonia anche una volontà concreta di sperimentare forme diverse d’impegno culturale durante eventi pubblici prestigiosi come quelli organizzati dal BCT Festival.
Parthenope: un ruolo che ha cambiato la vita di celeste dalla porta
Il film parthenope, diretto da paolo sorrentino, è stato presentato in anteprima al festival di cannes nel 2024 ed è stato accolto favorevolmente da critica e pubblico. Celeste dalla porta interpreta parthenope di sangro, personaggio centrale nella pellicola che le ha valso una candidatura ai david di donatello 2025 come miglior attrice protagonista.
L’esperienza sul set si è rivelata intensa sotto molti aspetti: emozioni forti ma anche timori legittimi hanno segnato quel periodo della sua vita professionale. Per concentrarsi durante le riprese aveva scelto consapevolmente un atteggiamento distaccato, “tapparmi il naso e tuffarmi” nelle scene senza lasciarsi sopraffare dai sentimenti momentanei. Dopo l’uscita del film invece tutte quelle sensazioni sono riaffiorate naturalmente dando modo a Celeste di elaborarle pienamente.
Il ruolo le ha aperto nuove strade lavorative ma soprattutto personali; oggi si sente libera dalle ansie legate al futuro perché sa quali possibilità può ancora esplorare grazie alla notorietà conquistata con parthenope. Il film continua a girare nei festival italiani ed europei consolidando ulteriormente quella fama acquisita dopo anni dedicati alla formazione artistica.
Dall’amore per i videoclip musicali ai sogni nel cassetto teatrali
Oltre al grande schermo Celeste dà spazio anche ad altri linguaggi espressivi come quello musicale attraverso i video clip. Nel videoclip incoscienti giovani firmato da achille lauro, dove interpreta una nuova versione felliniana dell’anita ekberg, rivive simbolicamente alcune scene memorabili de “la dolce vita”. Questo progetto rappresenta per lei non solo un omaggio alla storia del cinema italiano ma anche una forma moderna d’incontro fra musica popolare contemporanea e immaginario classico.
L’esperienza nel mondo dei videoclip conferma quanto Celeste ami contaminazioni artistiche diverse; proprio questa passione alimenta il suo desiderio futuro: recitare in musical teatrali. Tra i titoli preferiti cita west side story, riconoscendo però quanto certe produzioni siano così perfette da renderne difficile qualsiasi reinterpretazione personale senza snaturarne lo spirito originale.
Nonostante non si consideri cantante o ballerina professionista ammette apertamente quanto queste arti facciano parte delle sue inclinazioni naturali. L’unione fra canto, recitazione, danza resta dunque uno dei suoi obiettivi più ambiziosi sul piano creativo.
Napoli città ideale tra ricordi artistici e radici emotive
Napoli occupa un posto speciale nell’immaginario personale dell’attrice benché ammetta candidamente non averla vissuta appieno fino ad ora. È stata infatti sede delle riprese principali del film parthenope, occasione unica per avvicinarsi agli spazi urbani carichi d’atmosfera tipica partenopea.
Celeste definisce Napoli “città sogno ideale”, sottolineandone soprattutto il valore simbolico più che esperienziale diretto finora. Resta comunque evidente quel legame profondo maturato attraverso gli incontri umani fatti durante le riprese oltre alle suggestioni culturali offerte dal territorio campano.
Nel racconto emerge pure come fin dall’infanzia abbia nutrito interesse verso tutto ciò che riguarda il mondo dello spettacolo: guardava con ammirazione quei personaggi femminili fortemente caratterizzati presenti nei film scoprendo poi dietro ognuno attori capaci davvero dare loro vita reale.
Questo desiderio iniziale oggi trova riscontro concreto grazie alle opportunità costruite passo dopo passo dentro ambienti professionali selettivi quali quelli frequentati negli ultimi anni.
Riflessioni sull’insolenza necessaria nel mestiere d’attore
Durante l’intervista viene citata una battuta tratta proprio da parthenope riguardo all’insolenza richiesta per emergere nel mondo dello spettacolo secondo flora malva . Alla domanda se davvero serva insolenza nel lavoro attoriale, Celeste risponde senza esitazioni dicendo che dipende molto dalle situazioni incontrate lungo la strada ma non sempre questo atteggiamento risulta indispensabile o funzionale allo sviluppo della carriera stessa.
Questa posizione evidenzia consapevolezza rispetto alle dinamiche complesse proprie dell’ambiente cinematografico dove spesso occorre bilanciare fermezza personale, capacità relazionali, flessibilità comportamentale evitando estremismi inutilmente dannosi.
Celestè dalla porta: un volto tra autenticità e versatilità artistica
Celestè Dalla Porta conferma così ancora una volta perché rappresenta oggi uno dei volti più interessanti emersi recentemente sulla scena italiana, riuscendo a muoversi agilmente fra progetti diversi mantenendo autenticità e coerenza rispetto alle proprie scelte artistiche senza perdere contatto col pubblico né rinunciare ai propri valori personali.