Carlo Conti commenta il flop di ne vedremo delle belle e i preparativi per Sanremo 2026

Carlo Conti riflette sui flop di “Ne vedremo delle belle”, anticipa novità per Sanremo 2025 e 2026, e condivide la sua decisione di trasferirsi a Firenze per il bene della famiglia.
Carlo Conti parla apertamente del flop del suo programma "Ne vedremo delle belle", fa il bilancio positivo di Sanremo 2025 e anticipa novità per il Festival 2026, rivelando anche il suo trasferimento a Firenze per motivi familiari. - Unita.tv

Carlo Conti, noto conduttore televisivo italiano, ha parlato ieri pomeriggio durante la trasmissione Domenica In con Mara Venier. Nell’occasione ha affrontato senza riserve i risultati deludenti del suo programma Ne vedremo delle belle, che è stato chiuso prima del previsto per via degli ascolti troppo bassi. Conti ha inoltre fatto il punto su Sanremo 2025 e ha anticipato alcune novità riguardanti già il Festival 2026.

Un progetto che non ha soddisfatto le aspettative

Il conduttore ha ammesso apertamente che Ne vedremo delle belle non ha ottenuto il riscontro sperato. Ha spiegato di aver avuto fin dall’inizio qualche dubbio sul progetto, che però ha voluto provare lo stesso. Il programma, incentrato su momenti di intrattenimento e comicità, non è riuscito a catturare l’interesse del pubblico, portando alla decisione di chiuderlo anticipatamente. Conti ha sottolineato come riconoscere le proprie “non scelte giuste” sia parte del mestiere e ha preferito non nascondere gli errori fatti. L’esperienza, ha detto, lascia però anche spunti importanti per eventi futuri.

Un lato diverso del conduttore

Questo passaggio mostra un lato diverso del conduttore, che ha saputo raccontare un insuccesso senza fronzoli, senza giustificazioni e con onestà. Un aspetto non comune nel mondo televisivo, dove spesso si evita il confronto con i flop. L’onestà di Conti mette in luce anche la complessità dietro la costruzione di un programma televisivo, dal format alle scelte artistiche, dove nulla può essere dato per scontato.

Il bilancio di sanremo 2025 e le scelte strategiche del conduttore

Carlo Conti ha invece descritto Sanremo 2025 come un evento riuscito bene, addirittura oltre le attese. Ha raccontato di aver affrontato la manifestazione senza la pressione di dover vincere o di seguire numeri particolari. Piuttosto ha voluto concentrarsi nel fare tutto al meglio, scegliendo canzoni valide e ospiti azzeccati che potessero incontrare i favori del pubblico.

La squadra e la trasparenza

Ha evidenziato l’importanza della squadra che lo ha affiancato, che ha lavorato compatta verso un unico obiettivo. Conti ha anche precisato di aver mantenuto rapporti trasparenti con molti artisti, comunicando direttamente con quelli non selezionati per spiegare le scelte e persino invitandoli a rispondergli in modo franco. Un atteggiamento che conferma la trasparenza nelle dinamiche dietro il palco di uno degli eventi musicali più seguiti in Italia.

Non sono mancati riferimenti alla selezione per Sanremo 2026. Conti ha anticipato che già arrivano le prime proposte di brani per la prossima edizione, sottolineando la sua abitudine di riflettere a lungo sulle scelte, tanto da ripensarci anche a ridosso dell’annuncio ufficiale. Questo dettaglio suggerisce un processo di selezione molto accurato e attento.

La relazione con pieraccioni e panariello in vista di sanremo 2026

In conferenza, il conduttore ha raccontato anche la sua amicizia con Massimo Pieraccioni e Giorgio Panariello, due figure care al pubblico e spesso associate a Sanremo. Nonostante non li abbia coinvolti nell’ultima edizione, ha spiegato che il legame personale è forte e va al di là dell’ambito lavorativo.

Ha riconosciuto che nel 2025 non sembrava il momento giusto per portarli sul palco dell’Ariston, ma ha lasciato aperta la porta per il futuro. Sia lui che i due, infatti, manifestano una comprensione implicita senza necessità di parole. Questi rapporti personali giocano un ruolo importante in un mondo dove il lavoro e l’amicizia spesso si intrecciano.

Aspettative per il festival 2026

Questo passaggio ha suscitato interesse perché apre alla possibilità di nuove presenze che potrebbero rinnovare l’attenzione intorno al Festival 2026, creando aspettative fra i fan.

Un nuovo capitolo nella vita privata di carlo conti: il trasferimento a firenze

Oltre all’attività professionale, Conti ha toccato un tema più personale, raccontando della decisione di trasferirsi a Firenze. La scelta è stata motivata dal desiderio di far crescere suo figlio Matteo in un ambiente diverso e più tranquillo rispetto a Roma o Milano, centri tradizionali della televisione italiana.

Ha anche citato la scomparsa di Fabrizio Frizzi, un amico e collega che gli ha fatto riflettere sulla fragilità della vita. Quel lutto gli ha spinto a puntare di più sulla famiglia e a rivedere le priorità, accantonando alcuni impegni televisivi quotidiani come L’Eredità. Il ricordo del rapporto con Frizzi ha lasciato trasparire il valore dei legami umani oltre il lavoro.

Il trasferimento segna dunque una sorta di punto di svolta per Conti, che cerca un equilibrio diverso fra casa e carriera in un momento di grandi cambiamenti personali e professionali.