Il festival del cinema di Cannes, evento di punta del calendario cinematografico internazionale, ha deciso di introdurre nuove regole sul dress code del red carpet. Dopo anni segnati da abiti provocatori e qualche controversia, gli organizzatori hanno imposto un divieto esplicito agli outfit troppo audaci. Questa mossa cambia le consuete dinamiche di stile che da sempre caratterizzano il festival e segna un cambio netto nelle scelte estetiche degli ospiti.
Le nuove regole sul dress code per il red carpet di Cannes
Il 2025 porta una novità importante nel regolamento del festival di Cannes. Un documento ufficiale diffuso dagli organizzatori vieta qualsiasi forma di nudità che possa apparire sul red carpet, intendendo anche spazi limitrofi al red carpet stesso. In particolare, vengono segnalati come vietati abiti troppo scoperti o provocatori, con l’obiettivo di garantire un’immagine ritenuta più “decente” e aderente a un codice di comportamento più rigoroso.
I team di accoglienza deputati al controllo degli ingressi sono incaricati di far rispettare questa norma. Chi presenterà outfit non conformi rischia di vedersi negare l’accesso all’area. La decisione, comunicata a inizio 2025, risponde alle tensioni emerse nelle edizioni passate, in cui abiti estremi avevano suscitato dibattiti accesi sui media e tra il pubblico. Si specifica che il divieto riguarda lo spazio del festival a 360 gradi, quindi è impossibile immaginare che una semplice sfilata sul red carpet ospiti outfit audaci come quelli visti in passato.
Leggi anche:
Abiti provocatori: esempi delle passate edizioni del festival
Negli ultimi anni il red carpet di Cannes ha ospitato abiti che hanno acceso curiosità e polemiche. Celebrità e modelle come Bella Hadid e Natasha Poly hanno spesso scelto abiti dalle trasparenze marcate, scollature profonde o tagli insoliti capaci di catturare l’attenzione dei fotografi, con soluzioni talvolta al limite della provocazione.
Queste scelte hanno prodotto rassegne stampa molto seguite ma anche discussioni sul confine tra eleganza e eccesso. La notorietà di molte modelle infatti è passata anche attraverso questa capacità di stupire con outfit che, più che tessuto, sembravano soli accessori per il corpo. Dal tubino quasi inesistente ai lunghi abiti di tulle trasparente, il festival ha visto sfilare soluzioni spesso pensate per fare notizia.
Questi esempi hanno contribuito a creare un’immagine del festival un po’ più audace rispetto ad altri eventi del cinema. Mai però questa dimensione aveva portato a restrizioni così ufficiali come quelle introdotte per il 2025. Ora la sfida sarà quella di mantenere un equilibrio. Il glamour resta fondamentale, ma gli abiti dovranno rispettare limiti chiari.
Impatto sulle modelle e sulle scelte di stile future a Cannes
Con le nuove linee guida, l’approccio al red carpet cambierà anche per le modelle più conosciute per i loro outfit spettacolari. Bella Hadid, Natasha Poly e altre star della passerella dovranno orientarsi verso scelte meno trasgressive e più aderenti ai canoni imposti. La ricerca della visibilità dovrà orientarsi su tagli, tessuti e dettagli più sobri, evitando trasparenze o esposizioni eccessive.
Per molti stilisti si apre una nuova sfida creativa: inventare abiti che sappiano conquistare senza superare i limiti stabiliti dal festival. Si prevede una stagione di proposte più eleganti e meno appariscenti, ma non per questo meno curate nel design. Anche le scelte di trucco e acconciature potrebbero acquisire maggiore rilievo, compensando il minore spazio concesso al corpo.
Reazioni del pubblico e potenziali sviluppi futuri del festival
La decisione di vietare i vestiti troppo audaci ha suscitato pareri contrastanti tra gli addetti ai lavori e tra gli appassionati del festival. Alcuni accolgono con favore una svolta che promette di riportare un’atmosfera più sobria e concentrata sul cinema, riducendo le distrazioni legate agli outfit. Altri temono che questo possa attenuare l’elemento spettacolare e glamour che da anni accompagna Cannes.
La misura sembra comunque in linea con una tendenza più ampia negli eventi pubblici, orientata a definire codici di comportamento più rigidi nella presentazione personale. Si potrebbe immaginare che nei prossimi anni le regole si estendano ad altri aspetti, come il comportamento in pubblico o la scelta di accessori, mantenendo sempre al centro il rispetto delle norme stabilite.
Il festival di Cannes rimane un’icona del cinema mondiale, e questo cambiamento nel dress code è un segno di attenzione alla percezione pubblica e all’identità che vuole costruire. Gli sviluppi futuri saranno monitorati con interesse, per capire come questa nuova direzione influenzerà la cultura del festival e l’interesse del pubblico.