
L’estate 2025 sarà caratterizzata da un’intensa ondata di caldo causata da un forte anticiclone africano sul Mediterraneo, con temperature fino a 40°C soprattutto nel centro-sud e nelle isole, accompagnata da allerte sanitarie per proteggere le fasce più vulnerabili. - Unita.tv
L’estate 2025 si presenta con un rapido aumento delle temperature dovuto a un robusto anticiclone africano che interessa gran parte del Mediterraneo. Questo fenomeno genera condizioni di caldo intenso, con punte fino a 40 gradi in alcune zone, che anticipano il periodo più caldo della stagione. I servizi sanitari si preparano ad affrontare le prime allerte per l’ondata di calore, diffusasi dal nord fino alle isole maggiori.
Le regioni più colpite: disagi e temperature record soprattutto nel centro-sud e nelle isole
Le temperature più elevate sono previste nelle regioni centrali e meridionali, con Toscana, Lazio, Molise, Basilicata, Puglia e Calabria che proveranno una calura forte e persistente. La situazione più critica si registra nelle aree interne di Sardegna e Sicilia dove il termometro potrebbe superare i 39 gradi e toccare punte vicine ai 40 il 12 e 13 giugno. Questi valori sono nettamente superiori alle medie stagionali e segnalano un evento di anomalia climatica per il mese.
Anche al nord le temperature risulteranno alte ma inferiori rispetto al sud: città come Milano, Bologna, Verona e Torino vedranno i termometri salire fino a 33-34 gradi. Qui però l’umidità elevata aumenterà il fastidio percepito. Nelle principali città del centro-sud, come Roma, Firenze e Napoli il caldo si farà sentire già da metà settimana con valori intorno ai 35 gradi.
I servizi sanitari locali hanno già attivato le prime allerte per le ondate di calore a tutela delle fasce più vulnerabili, in particolare anziani e bambini. Le raccomandazioni includono il rispetto dell’idratazione e l’evitare le ore del giorno più calde per attività all’aperto.
Il quadro meteo attuale e le possibili evoluzioni
Il quadro meteo resta segnato da questa prima forte scossa africana e resta da vedere se le condizioni cambieranno entro la fine del mese. La popolazione è chiamata alla massima attenzione.
Il blocco atmosferico e il suo effetto sull’aria calda nel mediterraneo
Il fenomeno alla base di questa ondata di caldo è un blocco atmosferico rappresentato da un’alta pressione estesa che ristagna sul territorio per diversi giorni. In pratica, questa “cupola” ad alta pressione si estende dal Sahara e arriva fino quasi alle Alpi, bloccando il passaggio delle perturbazioni atlantiche che di solito rinfrescano il bacino del Mediterraneo. Con il soffocante cielo sereno e l’assenza di piogge, l’umidità cresce e la temperatura rimane elevata. Questo tipo di situazione fa aumentare il disagio soprattutto nelle città, dove il calore si accumula e rallenta la naturale ventilazione notturna. La terra e i raccolti, in tutta l’area interessata, soffrono invece un forte stress idrico.
Gli esperti meteo avvertono che queste condizioni si protrarranno almeno fino alla fine della seconda settimana di giugno e che solo un’irruzione d’aria più fresca proveniente dall’Atlantico potrà interrompere la fase di caldo intenso. Per ora, però, la presenza di questo anticiclone fa sì che il caldo continui a dominare la scena.