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Caldo africano in italia, anticiclone pluto porta temperature fino a 42 gradi e allerta sanitaria

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L’estate 2025 si è aperta con un’ondata di calore intensa che sta interessando tutta la penisola italiana. L’anticiclone africano Pluto ha spinto masse d’aria rovente dal Sahara verso il Mediterraneo, facendo salire le temperature a livelli record in molte regioni. Le città da nord a sud registrano valori prossimi ai 40-42 gradi e il disagio per la popolazione cresce, soprattutto per chi è più vulnerabile al caldo estremo.

L’espansione dell’anticiclone pluto sull’Italia

L’origine del caldo anomalo che sta colpendo l’Italia risiede nell’anticiclone Pluto, una massa d’aria calda proveniente dal deserto del Sahara. Questo sistema stabile si è esteso rapidamente verso nord-est coinvolgendo gran parte dell’Europa mediterranea e portando condizioni di afa persistente sul territorio italiano. Il fenomeno interessa sia le zone settentrionali che quelle meridionali senza distinzioni.

Aree maggiormente colpite al nord e centro

Al Nord Italia il caldo si concentra principalmente in Emilia-Romagna e basso Veneto dove le temperature raggiungono punte elevate anche nelle ore notturne, impedendo un reale sollievo fisiologico dopo il tramonto. Nel Centro Italia Toscana, Umbria e Lazio subiscono la pressione termica più forte con giornate afose accompagnate da scarse precipitazioni o assenza totale di pioggia.

Il caldo nelle regioni meridionali e isole

Le regioni meridionali come Campania, Puglia e Basilicata sono investite da questa ondata rovente mentre Sicilia e Sardegna nelle loro aree interne registrano i valori massimi: picchi fino a 42 gradi mettono sotto stress ambientale persone ed ecosistemi locali abituati comunque alle alte temperature ma non così prolungate nel tempo.

Città italiane a rischio salute: bollino rosso e arancione

Il ministero della Salute monitora costantemente l’evoluzione delle condizioni climatiche segnalando con bollini colorati i livelli di rischio legati al caldo intenso. Attualmente sei capoluoghi hanno raggiunto il bollino rosso , ovvero Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia e Torino. Qui gli esperti indicano un rischio concreto per la salute pubblica soprattutto tra anziani bambini o persone affette da patologie croniche.

Un livello inferiore ma comunque preoccupante riguarda diverse grandi città contrassegnate dal bollino arancione come Roma, Milano, Napoli, Venezia, Palermo, Ancona, Verona tra le altre metropoli italiane dove l’esposizione al calore resta elevata ma meno critica rispetto alle aree rosse.

Nota sulle notti tropicali e i rischi connessi

La combinazione tra alte temperature diurne ed assenza di raffreddamento notturno crea quella che viene definita “notte tropicale”, condizione particolarmente insidiosa perché impedisce all’organismo umano di recuperare energia durante il riposo influenzando negativamente lo stato fisico generale della popolazione residente nelle zone colpite.

Raccomandazioni delle autorità sanitarie contro il caldo

Davanti alla persistenza dell’ondata africana gli enti preposti invitano tutti i cittadini ad adottare comportamenti prudenziali per limitare gli effetti nocivi del caldo sulla salute pubblica. La protezione civile ha diffuso una serie di indicazioni utili quali evitare attività fisiche intense durante le ore centrali della giornata, mantenere idratazione costante, consumare pasti leggeri ed evitare esposizioni prolungate al sole diretto senza adeguata protezione come cappelli o creme solari ad alta protezione.

Particolare attenzione va rivolta agli anziani, ai bambini, alle persone con malattie croniche o immunodepresse perché risultano maggiormente esposti ai rischi derivanti dall’eccessivo stress termico compresi colpi di calore, disidratazione grave ed esaurimento fisico rapido nei casi più critici.

Previsioni e stato dell’allerta

Nonostante alcune previsioni meteorologiche suggeriscano un possibile miglioramento nei giorni successivi rimane alta l’allerta su tutto il territorio nazionale dato che non sono previste precipitazioni significative né abbassamenti repentini delle temperature almeno nel breve periodo; pertanto sarà necessario continuare a seguire aggiornamenti ufficiali sui bollettini climatici emessi dagli organi competenti fino alla fine dell’emergenza climatica attuale.

Written by
Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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