
Emma Heming Willis racconta nel suo libro come Bruce Willis ha affrontato la demenza frontotemporale, continuando a recitare grazie a strategie di supporto e al sostegno familiare. - Unita.tv
Emma Heming Willis, moglie di Bruce Willis, ha recentemente svelato come l’attore abbia affrontato la malattia degenerativa che lo colpisce, riuscendo a restare attivo professionalmente. Nel libro in uscita a settembre, intitolato The Unexpected Journey, racconta i dettagli di un percorso difficile ma segnato dalla volontà di continuare a lavorare e comparire sullo schermo nonostante le prime avvisaglie della demenza frontotemporale.
La strategia dietro le quinte per continuare a recitare durante la malattia
Bruce Willis ha trovato espedienti concreti per portare avanti la carriera sul set, anche mentre la malattia avanzava. Secondo il racconto di Emma Heming, durante le riprese di film come Assassin e la saga Detective Knight , l’attore ha usato un auricolare attraverso cui un amico gli suggeriva le battute, riducendo allo stesso tempo il numero di dialoghi da memorizzare. Questi accorgimenti erano impercettibili per il pubblico, ma cruciali per permettere a Willis di restare presente e attivo in contesti lavorativi impegnativi.
Una patologia che colpisce il linguaggio e la memoria
Questo metodo ha permesso di compensare parzialmente le difficoltà cognitive causate dalla demenza frontotemporale, una patologia che colpisce le aree del cervello legate al linguaggio e alla memoria. La moglie ha spiegato che l’attore ha mantenuto in qualche modo la sua passione per la recitazione, nonostante la malattia, mostrando una tenacia quasi invisibile all’esterno. I colleghi sul set, probabilmente ignari delle difficoltà reali, hanno collaborato in modo discreto per sostenere Bruce e permettergli di portare a termine le scene senza esporsi.
Il ruolo del carattere e dello stile recitativo nella gestione della malattia
Bruce Willis ha sempre avuto uno stile recitativo caratterizzato da una certa lentezza e a volte una parlata volutamente rilassata. In parte, questo elemento ha contribuito a mascherare l’avanzare della demenza, perché quella calma nel tono e nei ritmi sembrava parte del personaggio più che un segno di difficoltà. In un’intervista con Michael Parkinson, Willis aveva detto che quel suo modo di parlare era legato anche a un senso dell’umorismo nato da balbuzie e insicurezza, riuscendo a far ridere il pubblico con ironia e leggerezza.
Oggi quell’ironia assume un significato più profondo, quasi eroico, perché sottolinea la capacità dell’attore di adattarsi e trovare soluzioni in momenti delicati. Il pubblico ha potuto apprezzare la sua presenza in opere recenti proprio grazie a questo mix di metodo e personalità che ha permesso di superare ostacoli di salute gravi.
Un mix di metodo e personalità
La combinazione dello stile rilassato e dell’ausilio tecnico ha permesso a Bruce Willis di mantenere un rapporto professionale con la recitazione, trovando un equilibrio tra le esigenze della malattia e le richieste del lavoro.
L’importanza del supporto familiare e la testimonianza di emma heming willis
Emma Heming Willis ha spiegato che il suo libro non si limita a raccontare la storia del marito, ma vuole essere una guida per chi si trova ad affrontare una diagnosi di malattia neurodegenerativa. Nel racconto emerge il senso di smarrimento iniziale nella coppia, ma anche la trasformazione della loro vita grazie al supporto ricevuto e all’organizzazione messa in atto per affrontare la situazione.
Secondo Emma, avere una rete di amici fidati e professionisti vicino ha fatto la differenza. Ha sottolineato l’importanza di fornire indicazioni concrete e sostegno a chi si ritrova senza punti di riferimento, una condizione che lei stessa ha vissuto. Il libro esce così come testimonianza di una realtà complicata ma che si può affrontare con strumenti pratici e solidarietà.
Una testimonianza di lotta e solidarietà
Questa voce, quella di Emma, arricchisce la narrazione pubblica su Bruce Willis, mostrando un lato meno noto ma fondamentale: la lotta silenziosa contro una malattia che cambia la vita e il modo in cui si affronta il lavoro e le relazioni quotidiane.