
Bresh, artista genovese, presenta il nuovo album "Mediterraneo", terzo capitolo di una trilogia che unisce rap e cantautorato, esplorando temi di acqua, speranza e crescita personale, arricchito da collaborazioni con importanti artisti italiani. - Unita.tv
Bresh, artista genovese noto per la sua originale fusione tra rap e cantautorato, torna con un nuovo album intitolato Mediterraneo. Questa terza parte di una trilogia, iniziata nel 2020, esplora temi legati all’acqua e alla speranza. L’incontro con il cantante avviene a Milano, in un locale della zona Tortona, mentre si prepara a un’estate particolare, senza il tour estivo annunciato e poi annullato. Il racconto si sviluppa tra musica, riferimenti alla scena genovese e momenti di cronaca legati al calcio.
Il tour estivo annullato e la gestione della carriera
Poche ore prima dell’incontro con il cantante è stata diffusa la notizia dell’annullamento del tour estivo senza fornire subito spiegazioni. A quel punto Bresh ha confidato che alcune date non avevano registrato un buon riscontro nelle prevendite. Inoltre, ha ammesso che il lavoro sul disco si è protratto più del previsto, impedendo di preparare adeguatamente un live degno di questo nome. Per questi motivi ha deciso di rinviare tutto a ottobre, con scuse rivolte a chi attendeva con entusiasmo di vederlo dal vivo.
Questa pausa forzata si inserisce in un periodo di riflessione artistica e personale. Bresh parla di musica pensosa e profonda, ma anche di leggerezza. Spesso torna il tema della poesia, impostando il proprio lavoro su testi che raccontano speranza, sfidando la cupezza del presente. Il suo approccio evita gli eccessi del rap tradizionale, preferendo atmosfere e immagini più ampie e coinvolgenti.
Ha rivelato di incontrare alcune difficoltà legate a voci circolate su di lui. Per difendersi ha citato la fidanzata, quasi come garanzia di trasparenza. Le chiacchiere non hanno messo in discussione il suo modo sereno e solare di presentarsi agli altri, che sembra in armonia con i temi trattati nelle sue canzoni.
Collaborazioni e riferimenti artistici nel nuovo progetto
Mediterraneo contiene diverse collaborazioni con artisti di rilievo. Tra i nomi spiccano tedua, chiamato Mario da Bresh e definito un fratello, Achille Lauro, considerato una sorta di mentore o fratello maggiore, e Sayf, giovane talento della “nuova scuola” di Levante. C’è poi Kid Yugi, inserito nella top tre delle firme italiane rap da Andrea.
Questi contributi arricchiscono le sfumature dell’album, che si muove tra diversi stili e influenze senza perdere un filo conduttore poetico. La scelta di includere canzoni come Aia che Tia, che si rifà a sonorità dialettali, o il featuring con Achille Lauro in Il limite, che cita Rino Gaetano, dimostra una cura particolare per collegamenti culturali e musicali.
Cambiamenti personali e crescita artistica
Bresh ricorda anche i cambiamenti vissuti negli ultimi anni, quando la crescita artistica ha coinciso con una nuova realtà personale: lasciare la casa condivisa con Mario, acquistare un’auto nuova, ottenere maggiore indipendenza economica. Questi momenti sono al centro di un racconto in cui si percepiscono paura di perdere autenticità ma anche la consapevolezza di un percorso compiuto.
L’album mediterraneo e il valore simbolico dell’acqua
Mediterraneo è il terzo capitolo di una trilogia iniziata da Bresh nel 2020 con l’album Che io mi aiuti e proseguita nel 2022 con Oro Blu. La trilogia si ispira al tema dell’acqua, elemento ricorrente nei titoli e nelle sonorità del nuovo progetto. In effetti, l’acqua rappresenta non solo il mare, molto presente nella cultura genovese di Bresh, ma diventa anche un simbolo di continuità e cambiamento, una metafora per chi ascolta e si identifica con le sue melodie.
Durante l’incontro al Vertigo di Milano, Bresh ha spiegato che il concetto dell’acqua simboleggia “noi” che ascoltiamo e interpretiamo la sua musica. Ha scelto un luogo vicino a Porta Genova, noto per essere un punto nevralgico della città, quasi a sottolineare il legame con una metropoli che, come tutto il Paese, fatica a gestire un clima sempre più incerto. Il riferimento meteorologico, con piogge improvvise nonostante sia giugno, accompagna la narrazione e rafforza la centralità dell’acqua nel suo progetto artistico.
In Mediterraneo, le tracce alternano emozioni diverse. Il mood rilassato e riflessivo di Bresh invita a una “hope music”, una musica che guarda avanti e cerca di portare conforto in un momento storico segnato da incertezze. Il viaggio musicale si sviluppa tra testi poetici e immagini evocative, in cui la parola poesia è utilizzata più volte per definire il suo stile d’approccio.
La scena genovese: tra rap e cantautorato
Andrea, nome di battesimo di Bresh, fa parte di quella scena musicale genovese che ha saputo rinnovare il linguaggio del rap portandolo verso territori più vicini al cantautorato. Artisti come Olly, Alfa, Tedua e Izi rappresentano questa “nouvelle vague” che ha dato nuova linfa alla musica italiana, partendo proprio dal capoluogo ligure. In questo contesto, Bresh si distingue per un’attitudine solare e testi che parlano alla quotidianità, senza rinunciare a un certo spessore poetico.
Non è un dettaglio secondario il fatto che Bresh sia anche tifoso del Genoa, squadra con la quale condivide le radici e che gli ha ispirato uno dei suoi brani più noti, Guasto d’amore, considerata una sorta di inno dalla tifoseria rossoblù. Questo legame si riflette anche nella sua esperienza personale: andare allo stadio è diventato diverso dopo il successo musicale. Ora tende a evitare la calca del settore principale, preferendo godersi la partita da una posizione più riservata, pur non abbandonando del tutto quella atmosfera.
La sua partecipazione a Sanremo con la canzone La tana del granchio ha allargato il suo pubblico. Bresh però mette da parte chi segue solo le grandi platee, preferendo concentrarsi su chi lo segue da sempre, definendoli “sognatori”. Nonostante le difficoltà di oggi, questo rapporto con i fan sembra solido, confermato dall’attesa per la ripresa del tour autunnale, al momento l’unico previsto dopo la pausa discografica.
Il calcio tra emozioni e tifoserie: una lettura personale
Al di fuori della musica, Bresh scherza sulla sua passione per il calcio, in particolare per il Genoa. Durante un incontro precedente, si era presentato con una maglia della squadra con stampato Guasto d’amore. Stavolta ha indossato la divisa del West Ham, un segnale che vuole mantenere un profilo ironico e non troppo serio su certe rivalità.
Ha commentato la questione della retrocessione della Sampdoria, definendola uno “spareggio” che ormai non sente più molto. Al Marassi, è stato presente il giorno in cui si è tenuto un funerale goliardico per i colori rivali. Tuttavia, Bresh preferisce evitare battibecchi con chi simpatizza per i blucerchiati, posizionandosi come tifo più distaccato e misurato rispetto ad altri colleghi e artisti suoi amici.
Questa scelta sembra riflettere il carattere del cantante, che non ama lo scontro diretto ma preferisce farsi riconoscere per i suoi testi e la sua musica. La passione per il Genoa resta forte, ma dentro un equilibrio che consente di vivere anche altre esperienze senza alimentare tensioni inutili.
Un incontro a milano tra pioggia, musica e speranza
L’appuntamento al Vertigo di Milano si chiude con un piccolo gesto simbolico: Bresh regala un telo da mare decorato con un’immagine di nave pirata, che richiama la copertina di Mediterraneo. Il dono è un ricordo tangibile del progetto ma anche un richiamo a un viaggio in un mare pieno di incognite, che però va affrontato con coraggio e fiducia.
Il temporale che si scatena mentre mi dirigo verso la metropolitana dopo l’incontro rafforza il contrasto tra difficoltà e speranza. È proprio in questo preciso momento che le canzoni di Bresh dimostrano quanto sia vivo e saldo quel “fiammifero” dell’ispirazione che continua a illuminare la sua strada.
L’album Mediterraneo, con brani come Torcida, Umore Marea e la collaborazione con Kid Yugi in Altezza Cielo, testimonia come la musica possa rispondere al presente con energie complesse, capaci di attraversare momenti oscuri senza perderne la luce. Il nome di Bresh si conferma all’interno della scena italiana come un segnale di ricerca e perseveranza.