Brady Corbet tornerà sul set all’inizio del 2026 con un nuovo film che miscela atmosfere western e horror, puntando a un racconto che si estende su un arco temporale di oltre 150 anni. Il progetto affronta temi legati all’immigrazione cinese in California, immergendo la storia nel folklore e nei lati oscuri del sogno americano. Questa produzione segna una svolta rispetto ai lavori precedenti del regista, sia per lo stile narrativo che per le ambiziose scelte tecniche.
Un’ambientazione storica che abbraccia un secolo e mezzo di migrazioni e trasformazioni
Il film di Corbet si concentra principalmente sugli anni Settanta, ma la narrazione si sviluppa lungo più di un secolo e mezzo, raccontando un periodo ampio e complesso della storia americana. Un fulcro importante sarà l’immigrazione cinese verso la California, un tema che riflette le profonde evoluzioni culturali e sociali di quel territorio nel corso del tempo. Questa scelta di ambientazione storica consente di esplorare attraverso immagini e storie la trasformazione della società americana in un arco temporale vasto e meno frequentato dal cinema contemporaneo.
La combinazione tra elementi di folklore e riferimenti culturali specifici della storia cinese e americana apre la strada a un racconto che esamina le radici culturali e lo spirito di un’epoca segnata da conflitti, speranze e tensioni sociali. Questa visione storica amplia la dimensione del film rispetto alle opere precedenti di Corbet, consolidando l’interesse del regista per temi di identità e migrazione.
Ispirazione da un cult horror per un progetto che unisce folklore e critica sociale
Corbet ha dichiarato di aver tratto ispirazione dal celebre film The Texas Chainsaw Massacre per creare un racconto che si fonda sul folklore americano e sul lato oscuro del mito del sogno americano. Questo punto di partenza ha influenzato non solo la struttura narrativa, ma anche l’atmosfera e la tensione emotiva, offrendo un approccio ibrido tra genere western e horror.
L’idea di fondere questi generi permette al regista di esplorare dimensioni più profonde della realtà americana che spesso restano sullo sfondo nelle rappresentazioni tradizionali. Il riferimento al folklore introduce inoltre elementi simbolici e misticismo legati alla cultura locale e alle vicende storiche analizzate, arricchendo la narrazione con uno sguardo che attraversa tempi e luoghi diversi.
La scelta di non attenersi a uno stile rigido ma di adottare un approccio più libero rispetto ai suoi lavori passati mostra l’intento di sperimentare con i codici cinematografici e amplificare l’impatto emotivo della storia raccontata. Il film promette di rivelarsi un’opera complessa e stratificata.
Una produzione lunga e tecnica con riprese in pellicola 65 mm otto perf
Le riprese sono programmate per cominciare nel primo trimestre del 2026, precedute da una fase di pre-shooting in primavera e con il cuore della produzione previsto per l’estate. Corbet parla di un progetto di grandi dimensioni, sia per la portata narrativa che per le scelte estetiche. In particolare, il film sarà girato in pellicola 65 mm, formato otto perf, una scelta rara e impegnativa che dimostra la volontà del regista di spingersi oltre i limiti del cinema indipendente tradizionale.
Il formato scelto garantisce una qualità visiva di alto livello, conferendo al film una dimensione tattile e immersiva che la tecnologia digitale spesso non riesce a replicare. Le riprese su pellicola a questa scala richiedono organizzazione precisa, tempi più lunghi e un’attenzione meticolosa ai dettagli, elementi che probabilmente influiranno anche sul ritmo della produzione e sulla direzione artistica complessiva.
La lunga preparazione tecnica e visuale annunciata da Corbet sottolinea quanto il progetto sia pensato per offrire un’esperienza cinematografica intensa. L’impegno richiesto da questa scelta tecnica si traduce in una fase produttiva complessa e articolata, che richiederà una collaborazione stretta tra tutti i reparti coinvolti.
Il proseguimento di un percorso autoriale iniziato con The Brutalist
Questo nuovo film sembra estendere la traiettoria artistica intrapresa da Corbet con The Brutalist, uscito recentemente e accolto come una tappa di maturazione rispetto ai primi lavori come Vox Lux e The Childhood of a Leader. Con The Brutalist, il regista ha approfondito temi complessi legati all’identità e alla memoria, adottando uno stile più raffinato e consapevole.
Il progetto in arrivo rafforza questa direzione, mescolando elementi di genere con riflessioni culturali e storiche. L’impostazione narrativa e la scelta di ambientazione mostrano la volontà di attraversare più generazioni e diverse tensioni sociali, offrendo una visione articolata della storia americana dai suoi lati meno raccontati.
La combinazione di western, horror e indagine sociale arricchisce la filmografia di Corbet, confermando la sua volontà di esplorare territori narrativi difficili e di creare storie stratificate. La nuova opera si presenta come un passo ulteriore nella costruzione di un cinema personale che unisce spettacolo e introspezione.
Attesa per dettagli su cast e produzione in vista del 2026
Non sono ancora stati annunciati dettagli sul cast, ma l’attesa cresce tra gli appassionati del cinema d’autore per il ritorno di Brady Corbet. La portata del progetto, unita all’ambientazione storica e alla sperimentazione tecnica, promette di attirare l’interesse di critica e pubblico.
Il 2026 potrebbe rappresentare un anno significativo per il regista e per il cinema indipendente, che vedrà affermarsi un’opera capace di raccontare storie profonde in modo originale. Le scelte narrative e visive annunciate preparano il terreno per un film che ambisce a restare nella memoria per l’impatto visivo e la ricchezza tematica.
Gli sviluppi sulla produzione saranno seguiti con attenzione nelle prossime stagioni, a partire dalle prime fasi di riprese che si svolgeranno in primavera. Restano da scoprire i protagonisti di questa nuova vicenda, destinata a rappresentare un punto di riferimento per il cinema che guarda alla storia con occhi contemporanei.
Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2025 da Andrea Ricci